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Topic: NBA  (Letto 339727 volte)

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Offline 'Lucas

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« Risposta #120 il: Settembre 26, 2011, 21:41:30 pm »
I Nets diventano Brooklyn Nets

I New Jersey Nets dalla stagione 2012-2013, lock out permettendo, si trasferiranno a Brooklyn, nel nuovo impianto Barclays Center tuttora in costruzione, e prenderanno il nome di Brooklyn Nets.
Lo ha riferito l'azionista di minoranza della franchigia, e stella del rap, Jay-Z, nativo di Brooklyn e principale fautore di questa svolta. I Nets giocano in New Jersey dal 1976, anno in cui entrarono a far parte della Nba provenienti dalla disciolta Aba.
"Dal momento in cui il Barclays Center diventerà realtà, so che questo significherà molto per Brooklyn", ha aggiunto Jay-Z, originario di un quartiere che pur appartenendo alla Grande Mela ha sempre avuto una sua precisa identità ed ora avrà anche una squadra che ne porta il nome.
Jay-Z ha anche precisato che ad inaugurare l'arena in cui giocheranno i Nets sarà un suo concerto previsto a settembre del 2012. "Io vengo da lì e sarò sempre uno di Brooklyn - ha daggiunto il grande rapper - e l'apertura di questa arena per me significa più che per qualsiasi altra persona".

    Offline Sonny Boy

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    « Risposta #121 il: Settembre 27, 2011, 10:07:13 am »
    Kobe Bryant ha alzato l’asticella: per venire a giocare a Bologna la stella dei Lakers ha chiesto 15 milioni di Dollari lordi all’anno (7.5 netti). Sabatini però non può accogliere una richiesta del genere: “Questo è un progetto imprenditoriale, quindi deve avere una sua sostenibilità certa. A quelle cifre potremmo tenerlo solo per due mesi, sempre che le squadre avversarie accettino di dividere l’incasso cono noi“. Domani Kobe sbarcherà in Italia e sicuramente sarà un’occasione per ultimare l’affare, nel bene o nel male.
    La buona notizia arriva però da Manu Ginobili che al DarioShow ha detto che se giocherà durante il lockout lo farà solo alla Virtus Bologna.

      Offline Def Leppard

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      « Risposta #122 il: Settembre 27, 2011, 12:56:12 pm »
      I Nets diventano Brooklyn Nets

      I New Jersey Nets dalla stagione 2012-2013, lock out permettendo, si trasferiranno a Brooklyn, nel nuovo impianto Barclays Center tuttora in costruzione, e prenderanno il nome di Brooklyn Nets.
      Lo ha riferito l'azionista di minoranza della franchigia, e stella del rap, Jay-Z, nativo di Brooklyn e principale fautore di questa svolta. I Nets giocano in New Jersey dal 1976, anno in cui entrarono a far parte della Nba provenienti dalla disciolta Aba.
      "Dal momento in cui il Barclays Center diventerà realtà, so che questo significherà molto per Brooklyn", ha aggiunto Jay-Z, originario di un quartiere che pur appartenendo alla Grande Mela ha sempre avuto una sua precisa identità ed ora avrà anche una squadra che ne porta il nome.
      Jay-Z ha anche precisato che ad inaugurare l'arena in cui giocheranno i Nets sarà un suo concerto previsto a settembre del 2012. "Io vengo da lì e sarò sempre uno di Brooklyn - ha daggiunto il grande rapper - e l'apertura di questa arena per me significa più che per qualsiasi altra persona".
      Negli states spuntano palazzetti e arene ipermoderne e attrezzate come se fossero funghi,e qui a Napoli noi non ne abbiamo nemmeno uno  :facepalm:

        Offline Sonny Boy

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        « Risposta #123 il: Settembre 28, 2011, 19:07:08 pm »
        Con il lockout sempre ben attivo, e al momento non sembrano esserci margini per una risoluzione a breve termine, continuano le partite di esibizione e benficenza in giro per gli Stati Uniti a cui partecipano le grandi star. Domenica, nella mitica The Palestra di Philadelphia, Team Philly ha battuto Melo’s Team 131-122 nella “The Battle for I-95“. Nella squadra locale c’erano talenti come Kyle Lowry (ex Villanova), Lou Williams (dei 76ers), Tyreke Evans, Jason Thompson e Hakim Warrick. Con Melo Anthony c’erano, tra gli altri, Chris Paul, LeBron James e Josh Selby. Per una volta assente Kevin Durant, finora onnipresente nelle gare di esibizione. In ogni caso a The Palestra c’erano quasi 9mila persone e alla fine sono stati raccolti 25mila dollari per costruire campi da basket nella città dell’amore fraterno.

        Per la cronaca il migliore è stato manco a dirlo LeBron James, con 43 punti e alcune giocate pazzesche sopra il ferro. CP3 ha chiuso con 6 punti e 8 assist mentre Melo Anthony ne ha griffati 31. Dall’altra parte, dominante Kyle Lowry con 34, Lou Williams ne ha aggiunti 31 mentre il vostro playmaker dei sogni Tyreke Evans ha messo 18 punti cui ha aggiunto 18 rimbalzi. Importante però che dopo la partita Carmelo Anthony abbia parlato ai giornalisti, soprattutto della questione lockout. L’ala dei New York Knicks ha certamente detto cose interessanti.

        “La cosa principale che dobbiamo fare come giocatori è restare uniti. Ci sentiamo quasi tutti i giorni. Parliamo della serrata, di varie situazioni diverse. Parliamo dei proprietari, si parla di noi stessi, parliamo della realtà. Speriamo di poter fare qualcosa al più presto. Se c’è una direzione che dobbiamo prendere per salvare la stagione, allora dobbiamo fare di tutto per imboccarla. Ci deve essere una stagione“.
        Al momento però è tutto bloccato e allora l’ex stella di Syracuse e nativo di Baltimore si dice felice di partecipare a queste gare di beneficenza, anche per tenersi in forma. Melo aggiunge inoltre di essere pronto per il training camp, la sua testa è concentrata per l’inizio della preparazione.
        “Qualunque città ci chiama per giocare, noi facciamo in modo di esserci. Adesso purtroppo non c’è una stagione, quindi vogliamo dare ai tifosi qualcosa per divertirsi. Dobbiamo continuare a giocare e dare ai fan quello che vogliono. So che loro vorrebbero che la regular season iniziasse presto, e anche noi lo vogliamo, però al momento queste partite sono ciò che possiamo offrire. E’ già qualcosa“.
        Di seguito le migliori azioni della sfida giocata a The Palestra
        Con il lockout sempre ben attivo, e al momento non sembrano esserci margini per una risoluzione a breve termine, continuano le partite di esibizione e benficenza in giro per gli Stati Uniti a cui partecipano le grandi star. Domenica, nella mitica The Palestra di Philadelphia, Team Philly ha battuto Melo’s Team 131-122 nella “The Battle for I-95“. Nella squadra locale c’erano talenti come Kyle Lowry (ex Villanova), Lou Williams (dei 76ers), Tyreke Evans, Jason Thompson e Hakim Warrick. Con Melo Anthony c’erano, tra gli altri, Chris Paul, LeBron James e Josh Selby. Per una volta assente Kevin Durant, finora onnipresente nelle gare di esibizione. In ogni caso a The Palestra c’erano quasi 9mila persone e alla fine sono stati raccolti 25mila dollari per costruire campi da basket nella città dell’amore fraterno.

        Per la cronaca il migliore è stato manco a dirlo LeBron James, con 43 punti e alcune giocate pazzesche sopra il ferro. CP3 ha chiuso con 6 punti e 8 assist mentre Melo Anthony ne ha griffati 31. Dall’altra parte, dominante Kyle Lowry con 34, Lou Williams ne ha aggiunti 31 mentre il vostro playmaker dei sogni Tyreke Evans ha messo 18 punti cui ha aggiunto 18 rimbalzi. Importante però che dopo la partita Carmelo Anthony abbia parlato ai giornalisti, soprattutto della questione lockout. L’ala dei New York Knicks ha certamente detto cose interessanti.

        “La cosa principale che dobbiamo fare come giocatori è restare uniti. Ci sentiamo quasi tutti i giorni. Parliamo della serrata, di varie situazioni diverse. Parliamo dei proprietari, si parla di noi stessi, parliamo della realtà. Speriamo di poter fare qualcosa al più presto. Se c’è una direzione che dobbiamo prendere per salvare la stagione, allora dobbiamo fare di tutto per imboccarla. Ci deve essere una stagione“.
        Al momento però è tutto bloccato e allora l’ex stella di Syracuse e nativo di Baltimore si dice felice di partecipare a queste gare di beneficenza, anche per tenersi in forma. Melo aggiunge inoltre di essere pronto per il training camp, la sua testa è concentrata per l’inizio della preparazione.
        “Qualunque città ci chiama per giocare, noi facciamo in modo di esserci. Adesso purtroppo non c’è una stagione, quindi vogliamo dare ai tifosi qualcosa per divertirsi. Dobbiamo continuare a giocare e dare ai fan quello che vogliono. So che loro vorrebbero che la regular season iniziasse presto, e anche noi lo vogliamo, però al momento queste partite sono ciò che possiamo offrire. E’ già qualcosa“.
        Di seguito le migliori azioni della sfida giocata a The Palestra

          Offline Sonny Boy

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          « Risposta #124 il: Settembre 28, 2011, 21:35:52 pm »
          Kobe Bryant intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha confermato la sua volontà di venire a giocare in Italia.
          “Giocare in Italia? E’ molto possibile, sarebbe un sogno per me.. C’è un’opportunità e ne stiamo parlando proprio in questi giorni. E’ molto possibile, per me è una bella notizia. L’Italia è casa mia, è dove è iniziato il mio sogno di giocare nella Nba. Qui ho imparato i fondamentali, ho imparato a tirare, a passare, a tagliare senza palla. Tutte cose che quando sono tornato in America i miei coetanei non sapevano fare perché pensavano solo a saltare e schiacciare.”
          Poi un pensiero anche a Messina e ai tre italiani della NBA:
          “Con Ettore Messina non ho ancora avuto contatti perché ha firmato dopo l’inizio della serrata, quando tutto si sarà sistemato ci sentiremo. Quanto a Bargnani, Belinelli e Gallinari non sono giocatori qualsiasi. Quando giochiamo contro le loro squadre sono elementi da studiare e di cui preoccuparci. Quello che avrà il futuro migliore? Difficile da dire, dipende molto dal tipo di squadra in cui giocano. Per ora per esempio è Bargnani quello che ha più libertà.”





          Nella riunione di ieri tra Associazione Proprietari e Associazione Giocatori ci sono stati alcuni passi avanti nelle trattative per il lockout NBA: i proprietari capitanati dal Commissioner David Stern avrebbero accettato di fare a meno dell’hard cap (il blocco che non permetterebbe di superare il tetto salariale imposto), modificando quello attuale e rendendolo ancora più pesante economicamente per chi volesse pagare la luxury tax. I presidenti poi vorrebbero anche inserire una clausola che solamente a 1 giocatore free agent per ogni stagione di ogni squadra possa essere offerto il massimo salariale da parte di un’altra franchigia.
          Dall’altra parte i giocatori si sarebbero detti disponibili a scendere dall’attuale 57-43% degli introiti in loro favore, ad un 54-46% sempre per loro; sembra difficile però che Stern accetti questa suddivisione.

            Offline 'Lucas

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            « Risposta #125 il: Settembre 28, 2011, 21:46:23 pm »
            Si giocherà nel momento in cui i giocatori si renderanno conto che "o si mangiano sta minestra o si buttan dalla finestra"...Levando le Superstar che hanno altre entrate o gente come Kobe che può andare a beccarsi 5 mln per tre partite, ci sono tantissimi giocatori di fascia media che hanno tenori di vita assurdi e che non possono stare un anno a secco...Guà adesso le pretese stanno cominciando a scendere , tra un pò sarà Fisher a chiamare i propretari per chiudere un accordo
            « Ultima modifica: Settembre 28, 2011, 21:48:09 pm da el_galactico »

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                « Risposta #127 il: Settembre 29, 2011, 12:47:56 pm »
                La notizia, data direttamente da Federico Buffa sulla sua pagina di Facebook, è di quelle che fanno davvero inviperire tutti gli appassionati NBA e del duo Buffa-Tranquillo: l’Avvocato del basket, verrà mandato via da Sky per il suo abbandono a Sky Clacio Show, e con la consueta umiltà l’autore di Black Jesus ha spiegato la vicenda con una serie di post.
                Credo di dovervi dei saluti , dei ringraziamenti e un paio di delucidazioni.
                SALUTI a tutta la Class of 2011 del Master della Ghirada. Credo vi siate accorti che quello che s’è divertito per davvero quel pomeriggio sono stato io. Adoro pensare che non tutti i ventenni italiani siano quelli che ci raccontano. Per favore fatemi sapere che ne sarà di voi in campo professionale. Mi affeziono in fretta.
                GRAZIE alla crew di Telemantova e ad Andrea V, perchè un certo tipo di passione contagia anche chi come me dovrebbe atteggiarsi da freddo e palesemente non ci riesce. Quando vengo intervistato penso a quando tardoventenne lo dovevo fare io con coach Peterson per Radio Press Panda, (esordio assoluto del duo Tranquillo Buffa col tragico ma obbligatorio look di quella foto che ha circolato su internet qualche tempo fa) ed ero terrorizzato che lui non mi rispondesse nemmeno.
                GRAZIE ovviamente a ognuno di voi che ha postato in queste settimane. Li ho letti ed apprezzati tutti, anche i più inverosimili.
                NON è SKY che mi ha mandato via - sia chiaro- e che con me è stata straordinariamente paziente, sono io che ho chiesto di non fare più SKY calcio show. Ci sono tanti motivi, ma di di sicuro non i compagni di viaggio o tutti quelli che lavorano in quella trasmissione.
                Ho sbagliato io e SOLO io.
                Si va via quando si corre il rischio di diventare quello che non puoi, ma soprattutto non VUOI diventare
                Se però prendi un decisione del genere, non puoi pensare di non pagare.
                Il mio futuro professionale lo decideranno loro, nel senso che li aspetterò fino a che non mi diranno esplicitamente che non sono nei loro programmi NBA .
                Un abbraccio a tutti.
                Il popolo del web è letteralmente esploso e minaccia di boicottare Sky… Federico Buffa non si tocca!

                Ecco il video dell'unica apparizione dell'avvocato a sky calcio show:

                  Offline 'Lucas

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                  « Risposta #128 il: Settembre 29, 2011, 12:55:39 pm »
                  E perchè, questo ?


                    Offline GIGGINO_HIMMLER

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                    « Risposta #129 il: Settembre 29, 2011, 13:41:58 pm »
                    vai kobe, che figata se viene a giocare in italia
                    Pappone fuori i soldi

                      Offline Sonny Boy

                      • Omar Sivori
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                      « Risposta #130 il: Settembre 30, 2011, 09:57:55 am »
                      «Abbiamo raggiunto un'intesa economica. Non posso fare percentuali, ma direi che sarebbe folle adesso non chiudere l'accordo». Così il patron della Virtus Bologna, Claudio Sabatini, ai microfoni di Sky Sport, annuncia di aver raggiunto un accordo, almeno per quanto riguarda l'aspetto economico, per portare il campione dei Los Angeles Lakers, Kobe Bryant, a giocare in Italia.

                      L'INTESA - «L'accordo è per dieci partite -spiega Sabatini- anche perché di più non si poteva fare... Devo ringraziare Kobe per la sua disponibilità e il suo agente. Inoltre, ovviamente, devo ringraziare Meneghin e tutti i colleghi della Lega. Adesso vanno definiti un po' di aspetti burocratici, ma speriamo di poter dare l'annuncio definitivo nelle prossime ore». La prima partita di Bryant con Bologna potrebbe essere contro la Virtus Roma il prossimo 9 ottobre.

                        Offline 'Lucas

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                        « Risposta #131 il: Settembre 30, 2011, 11:25:53 am »
                        'We've reached an economic agreement', second is that I don't have that amount of money'  :look:

                          Offline Sonny Boy

                          • Omar Sivori
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                          « Risposta #132 il: Settembre 30, 2011, 13:30:09 pm »
                          Premessa: chiunque dice di non volere Kobe Bryant nel nostro campionato, sotto sotto è un ipocrita. Le condizioni della trattativa però stanno un po’ uscendo dal seminato. Se Claudio Sabatini vuole spendere una marea di soldi suoi, o dei suoi soci, va benissimo, anzi va solo ringraziato per questi tentativi caparbi di portare la massima stella mondiale del gioco a Bologna. La cosa però sta un po’ sfuggendo di mano: se le richieste economiche di Bryant sono spropositate, anche se del tutto legittime, quelle del Patron della Virtus sono - a mio avviso - fuori dal mondo. L’idea di Sabatini è quella di ricevere parte dell’incasso dei palazzetti delle squadre che ospiteranno la Virtus targata Kobe; questo è anche comprensibile: la Candian Solar diventerà per un mese (o quello che sarà) una specie di circo, e comunque sono affari privati delle società (anche se non mi è chiaro perchè la Cremona di turno dovrebbe pagare per farsi sparare in faccia un trentello da un avversario, perdendo due punti che magari a fine stagione si riveleranno fondamentali per la salvezza o i playoff). Ma il punto su cui Sabatini sta insistendo in questo momento è la modifica del calendario; dato che comunque con l’inserimento di Venezia in Serie A andranno apportate delle modifiche, Mr. FuturShow ha chiesto alla FIP di mettere più partite possibili nel primo mese alla sua Virtus, giocando solo in casa o nelle arene più belle e capienti (ricordiamoci che parte degli incassi vanno a lui) come Roma, Pesaro e Milano… possibilmente due volte! Ma come? Adesso per un giocatore cambiamo il programma e “costringiamo” le avversarie a spostarsi in palazzi più grandi? Questo è falsare il campionato. La cosa più grave poi è che il presidente Meneghin ha dichiarato che cercherà di accogliere le richieste di Sabatini, vedendo nella stella dei Lakers una grande opportunità di rilancio del nostro basket… vero, però ci sarebbero anche altri modi!
                          A Treviso ad esempio, dove hanno il leggerissimo rischio di perdere due titolari (Moore e Adrien) quando finirà il lockout NBA, potrebbero allora chiedere la stessa cosa: dieci partite il primo mese che sono al completo e poi una ogni tanto.
                          Critiche all’operazione arrivano anche dai possibili avversari di Bryant: Daniel Hackett infatti si è detto più che contrario all’operazione:
                          “Ci tengo a chiarire che come tanti sono un tifoso di Kobe, un campione che ammiro da quando ero piccolo. Però spero di cuore che Kobe Bryant non si abbassi mai a questi livelli per motivi commerciali ed economici. Per me vederlo sotto queste circostanze sarebbe una grande delusione e una perdita di rispetto verso un giocatore che è troppo immenso per sporcarsi le mani in questo campionato. Se per caso dovesse scendere in campo a Pesaro, spero che la nostra società non accetti di regalare metà dell’incasso alla Virtus per pagare un giocatore strapagato che non ha bisogno dei soldi della nostra gente.
                          Ho da spendere 5 falli e saranno i più duri che abbia mai speso se davanti a me ci sarà il 24! Non c’e nulla di cattivo o antisportivo, a me piace giocare alla morte contro i grandi campioni che puoi fermare solo con falli duri e un gioco intenso. Per me Kobe è un mito, ma spero non venga a giocare qui per 3-4 partite, se firmasse per un anno invece sarebbe diverso“.
                          Caro Sabatini, se vuoi entrare nella storia per aver portato uno dei più forti giocatori degli ultimi 15 anni, devi farlo con le tue forze!

                            Offline Sonny Boy

                            • Omar Sivori
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                            « Risposta #133 il: Settembre 30, 2011, 16:00:17 pm »
                            “Con grande stupore Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia“.
                            Questo il laconico comunicato che risalta su Virtus.it. Sembra che Cremona e Varese abbiano votato contro al cambiamento del calendario che avrebbe palesemente favorito la Canadian Solar, ma allo stesso tempo regalato un’incredibile slancio al nostro campionato, che così ha perso un’occasione irripetibile di tornare, quantomeno temporaneamente, ai fasti d’un tempo… proprio nell’anno del ritorno alla televisione pubblica per giunta.
                            Le condizioni dettate da Sabatini evidentemente non sono piaciute a tutti, il calendario ad personam effettivamente (giocare dieci partite in 40 giorni per avere Kobe nel nostro campionato) può anche non piacere, soprattutto se il nome Bryant è stampato sulla maglia dell’avversario, e i due punti possono valere una stagione, una carriera, a volta anche una vita (come avevamo già detto questa mattina)!
                            L’affare è quindi ormai appeso ad un filo, nelle prossime ore cercheremo di tenervi aggiornati.
                            Ore 15.51: I club che avrebbero rifiutato il cambiamento di calendario sono la Scavolini Pesaro, la Novipiù Casale e la Vanoli Cremona.

                              Online la vile strada maestra

                              • Diego Armando Maradona
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                              « Risposta #134 il: Settembre 30, 2011, 16:03:20 pm »
                               :facepalm:

                                 

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