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Il lockout colpisce ancora, o meglio, colpisce per la prima volta ufficialmente. Dopo la cancellazione dei traning camp e della preseason, questa volta a farne le spese sono le prime due settimane di regular season 2011/2012! Tra domenica e ieri sera ci sono stati alcuni incontri tra l’Associazione giocatori e quella proprietari ma entrambe le parti sono rimaste ferme sui loro punti e quindi l’accordo non è stato trovato.Era prevedibile, visto che la divisione degli introiti generati (BRI) è ancora il punto focale: i giocatori rimangono fermi al 53%, mentre i proprietari non accettano il 47% ma vogliono di più; a noi viene facile pensare che la cosa più logica sarebbe accordarsi su un 50-50 o su un 51-49 per i giocatori, ma qui girano veramente tantissimi soldi e quindi nessuna delle due parti, per ora, è disposta a scendere dalle rispettive posizioni.A rimetterci, quindi, al momento, saranno soprattutto i tifosi che non potranno vedere il più bel basket del Mondo per almeno 2 settimane; ma se si leggono le dichiarazioni dei due rappresentanti, sembra chiaro che un accordo è ancora molto lontano e quindi si potrebbe rischiare di saltare ancora più partite.Il commissioner NBA David Stern, che è anche portavoce dei proprietari ha detto:“Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter trovare un accordo ma non ci siamo riusciti. A questo punto siamo costretti a cancellare le prime due settimane di regular season. Noi e il sindacato purtroppo siamo lontanissimi su troppe questioni.”Gli fa eco il numero uno del sindacato giocatori, Billy Hunter:“Abbiamo parlato per ore, senza riuscire ad avvicinarci minimamente. Evidentemente i club si aspettano che i giocatori cedano appena inizieranno a non incassare lo stipendio, ma sappiano che non sarà assolutamente così. Abbiamo ben chiara la situazione e siamo tutti uniti.”Attraverso Twitter, poi, tanti giocatori hanno confermato la linea di Hunter con il messaggio “Stand United”Prese di posizione importanti che mandano ulteriori nuvole nere sopra i cieli della Lega. L’unica buona notizia, se così si può dire, è l’accordo, quasi trovato, su un punto che stava a cuore soprattutto ai proprietari, ovvero la mid-level exception: con l’introduzione di questa nuova eccezione, più corta rispetto alla precedente, per le squadre sopra il salary cap sarà più facile firmare giocatori free agent.In seguito alla notizia di questa notte con la cancellazione delle prime due settimane di RS, sono nate altre importanti voci di giocatori in arrivo in Europa: Kobe Bryant sarebbe tornato più vicino alla Virtus Bologna, mentre Derrick Williams, seconda scelta assoluta dell’ultimo draft, ha rivelato che ora poter firmare “overseas” è diventata un’opzione concreta.
Quello che può sembrare uno scherzo, purtroppo non lo è. Claudio Sabatini, patron della Virtus Bologna, continua con il suo teatrino mediatico intorno al possibile arrivo di Kobe Bryant, ma questa volta la trovata sembra più una stupidaggine. Nella notte, in seguito alla conference call fallita per la mancanza dell’entourage del 24 dei Lakers, il patron ha deciso di scrivere direttamente al presidente degli Stati Uniti d’America… Barack Obama, per rassicurarlo di non voler portar via totalmente Kobe all’NBA, ma solo parzialmente per qualche partita durante il lockout!Siamo sicuri che Obama, che sta fronteggiando delle minacce terroristiche da una parte,e una delle più gravi crisi economiche dall’altra, avrà ricevuto e letto volentieri questa lettera, e ora, dopo che il senato americano ha bocciato per l’ennesima volta una riforma proposta dall’attuale maggioranza di governo creando ancora più malumore nel paese, sarà più tranquillo e sereno sapendo che Bryant resterà ancora a lungo nella NBA e non andrà a giocare a Bologna.Queste le deliranti parole di Sabatini:“Non è nostra intenzione gettare ombre sull’NBA, e portare via qualcosa agli Stati Uniti portando via il giocatore più importante. Vogliamo solo dare l’opportunità a Bologna, città famosa come Basket City, e a tutto il basket italiano, di avere l’occasione per godere del talento di ambasciatore della pallacanestro mondiale, un autentico fuoriclasse. Sono stato in piedi fino alle tre e non c’è stata nessuna conference call. Mi hanno solo detto in seguito, dall’entourage del giocatore, che ci daranno risposte a breve.”Questa la lettera ufficiale spedita dal presidente della Virtus Bologna, al Presidente… degli Stati Uniti!
NBA Lockout: la regular season potrebbe essere comunque di 82 partite anche se l’inizio slittasse di un mese. Se si dovesse cominciare il 1 dicembre, il Commissioner David Stern starebbe preparando un calendario ad hoc per poter giocare in ogni caso il numero corretto di partite, infittendo gli impegni settimanali.