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Scherzi a parte la linea 1 della metro ha belle stazioni...peccato che si lesina sulla manutenzione e ci siano tanti episodi di inciviltà
articoli del 2013...Reperti a DuomoLo scavo è in prossimità dell’attuale piazza Nicola Amore, all’inizio di via Duomo, ed i primi ritrovamenti del 2003, fecero già comprendere agli archeologi di trovarsi in presenza dei resti di un imponente edificio pubblico di età augustea realizzato sicuramente in occasione dei giochi Isolimpici. Questi giochi furono una specie di giochi Olimpici fatti in Italia e organizzati nel 2 d.C. da Augusto che scelse Neapolis come sede poiché era la città più “grecizzata” della nostra penisola. Dallo scavo emerse prima un lungo tratto di pavimento, che probabilmente era l’ingresso del Gymnasium, poi una testa in marmo di un esponente di spicco della gens Claudia, presumibilmente del condottiere romano Germanico e poi, in un “incredibile” crescendo, numerosi altri elementi architettonici del Gymnasium quali colonne di marmo, pezzi del frontone, pavimenti a mosaico, pezzi di una scalinata, decorazioni varie e capitelli fino ad un podio di un edificio religioso e a delle importanti lastre di marmo.Su questi marmi sono stati ritrovati incisi in greco, i nomi dei vincitori delle Isolimpiadi, divisi per categorie (uomini, donne, fanciulle, ragazzi) e per discipline (pugilato, corsa armata, pancrazio, lotta). A seguito di tutti questi ritrovamenti è stato ipotizzato che l’imponente Gymnasium avesse un grande portico, in parte rinvenuto, usato come punto d’osservazione delle gare e che disponesse di una pista rettilinea per l’atletica che ricalcherebbe, almeno in parte, il percorso attuale di corso Umberto. Con molta probabilità le gare si svolgevano partendo da un edificio religioso posto tra l’attuale piazza Municipio e la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, conosciuto come il «Tumulo della Sirena», e terminavano dove è stato ritrovato il Gynnasyum, nella attuale Piazza Nicola Amore. Ricordiamo che i giochi Isolimpici erano competizioni quadriennali di musica, teatro, corsa, lotta e poesia, e che furono “inventati” nel 2 d.C. da Augusto.Ma le “sorprese” dello scavo della stazione Duomo non sono finite e stanno svelando la “splendida” la stratificazione della città di Napoli. E’ infatti emersa una fontana marmorea risalente al 1100 (XII secolo) con graffiti raffiguranti delle barche dirette verso un castello, (con la torre di guardia, simbolo della città, e il corteo di galee con il gran pavese che fa ritorno da una battaglia vinta) ed i resti di un edificio di epoca greca del V-IV secolo a.C. probabilmente un santuario. Non si è riusciti ancora a comprendere a quale divinità fosse dedicato ma gli archeologi sono certi che si tratta di una struttura sacra e pubblica e che stranamente era al di fuori della cinta muraria.Reperti a MunicipioQuesto cantiere è stato definito dagli archeologi che dirigono lo scavo della metropolitana un vero e proprio “pozzo di San Patrizio” per l’enormità e la qualità del materiale ritrovato (quasi 3.000 reperti). Piazza Municipio è stata da sempre un luogo importante nella storia della città e gli scavi hanno permesso di recuperare e conoscere stratificazioni di epoca greco-romano (rimaste per molti secoli delle stesse dimensioni) e poi di età angioina, aragonese e vicereale cioè delle dominazioni che si sono avvicendate nella storia della città.Ripercorrendo la storia degli gli scavi della stazione di piazza Municipio ci ritroviamo da subito a cospetto con le famose barche. Prima una poi, a gennaio 2003, l’altra con un vecchio porto che inizia a configurarsi agli occhi di tecnici, operai e archeologi che seguono i lavori. Si è scoperto successivamente che erano barche di legno d’abete, costruite con molta maestria perché potessero tenere al meglio il mare. Non erano barche d’altura o vere e proprie navi ma erano barche adibite al trasporto di beni e mercanzie tra le navi di grosso pescaggio, ancorate al largo, e il porto dell’antica Neapolis: dunque barche che prelevavano i carichi dalle navi che non potevano attraccare al porto. Alla fine sono state ben quattro, e di varie dimensioni, le barche ritrovate.Con loro sono venute alla luce, interrate nell’area fangosa anche i resti di quello che per anni era stato trasportato ed era, a volte, caduto in mare: tante anfore, alcune ancora con i tappi di sughero, e poi ceramiche, corde, gioielli, scarpe che nell’acqua e fango si sono conservate per anni fino a noi.Prima le barche a piazza municipio poi, nel 2004 il porto romano, a 3 metri e mezzo sotto il livello del mare ed a ben 13 metri sotto il livello attuale della piazza. Da anni si discuteva dov’era, se a Castel dell’Ovo, a piazza Municipio o a piazza della Borsa. Ma il porto era li dove è l’attuale e con i resti dei vari moli sono stati portati alla luce monete, calzari romani, ceramiche ben conservata o in frammenti (anche di fattura africana segno dello storico multiculturalismo della città) e poi bottiglie di vetro tappate con sughero, reti da pesca e aghi per ricucirle e tante altre minuzie. Poi anche uno scheletro umano di epoca medievale a otto metri di profondità in una tomba a fossa all’incrocio con via Medina. Il cantiere più ricco di reperti e che ci ha riservato sorprese.
poi non so se nell'ultimo anno hanno trovato altro
Il tesoretto di Delaurentiis
No vabbuo io pariavo, pero ci sono cose che non si vedono in altre realtá felici , ma voi ce lo vedete il parcheggiatore abusivo a stoccolma ?
Berlino, Londra
E tu che ne sai? Ma lo sai che sotto la torre Eiffel ci sono i marocchini che fanno il gioco delle tre carte e delle campanelle?
Aspè...aspè...la metro di Londra è bell?
Questo continuo voler paragonare Napoli a capitali europee o a mostri del turismo mondiale è inutile. E mi fa salire l'incazzatura perchè potremmo essere tra le mete più frequentate d'europa e invece non stiamo manco a metà classifica.
ma dimmi na cosa sotto l'opèra di parigi ci puzza di piscio? Perchè sotto il san carlo si e non credo che sia tanto normale