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Chi non l'ha vissuto è difficile capisca le sensazioni, che poi sono soggettive per ciascuno di noi. Le mie erano quelle di un bambino che, quando cominciò a seguire le partite, capì di essere nato e di vivere nella Mecca del calcio perché ho avuto la fortuna di vivere Diego e la squadra più forte mai ammirata al San Paolo. Per me, per tutti i bambini dell'epoca non esisteva il "Ciuccio", il Napoli che le prendeva da tutti. Napoli era Maradona e Maradona era il calcio. Vivevo nella capitale mondiale del pallone.Quel maledetto giorno giunse al culmine di una settimana cominciata male. Non riuscimmo a trovare i biglietti per lo stadio, così ripiegammo nel piano B che consisteva in: abbuffata a casa di mio zio e partita alla tv (troppo grande fu la delusione dei napoletani rimasti senza ticket che la RAI decise di trasmettere l'incontro in diretta). Quella domenica capii che gli dèi del pallone non erano onnipotenti, che esisteva un concetto finora sconosciuto: la sconfitta.Di quella partita ricordo alcune immagini distinte:- lo strapotere fisico e tattico del Milan;- Gullit che, cazzarola, era ovunque;- la punizione di D10S che mi fece sperare in una rimonta;- le lacrime di tutta la famiglia al fischio finale;- gli applausi del San Paolo ai futuri nuovi campioni d'Italia
Io sono andato allo stadio dal 1982 ed ho tifato Napoli nei tempi dei campionati mediocri da centro classifica, poi Maradona ed il Napoli dei sogni, fino a quel momento in cui si correva forte verso il secondo scudetto, strameritatamente. Luciano Castellini diverra' mio beneamato imperituro a partire da un glorioso Inter-Napoli 2-2 (forse campionato 1981/82 ) con gli azzurri che negli ultimi dieci minuti fanno due gol ed io che gongolo dal secondo anello di SSiro (il terzo non esisteva ancora), ed io che, da giovanissimo portiere di buone speranze già in squadre di terza categoria, cercavo di carpirne i segreti dalle immagini della moviola alla Domenica Sportiva.
17 ottobre 1982, inter napoli 2-2, sesta giornata per la precisione.Guardate che ho trovato anche il filmato: Posso dire io c'ero !
Sicuramente il Napoli più forte mai visto.
Sicuramente il Napoli più forte mai visto.Ma arrivammo alla fine senza birra in corpo mentre i berluscoidi viaggiavano come treni.La coca, la camorra, il totonero, in quegli anni si è detto di tutto, ma ci credo poco.Inviato domani
Ahahah, rigore clamorosamente inventato!Tra i Napoli classici sì, ma quello attuale è più forte.
non è che arrivammo senza birra, era il milan ad andare ad un'altra velocità...giocava proprio un altro calcioAll'epoca ancora si marcava a uomo, quindi il calcio era una serie di duelli individuali.lo stopper sul centravanti , il terzino sull'ala, il mediano sul trequartista...di solito il gioco si sviluppava col libero che si sganciava dalla difesa e portava palla libero, mentre si formavano le marcature...era il dribbling (che all'epoca era il gesto tecnico più importante ) a scardinare il sistema di difesa avversario....appena in dribblig ci si liberava de proprio marcatore , saltavano a cascata le altre marcature perché bisognava andare a chiudere sul portatore di palla.Si giocava così in italia e in europa.....molte squadre giocavano ancora a uomo puro, col marcatore che ti seguiva per tutto il campoquel milan lì giocava con difesa in linea alzata fino al centrocampo, con il centravanti che andava a pressare il libero avversario....se prima il trequartista doveva duellare solo col mediano avversario, adesso ne aveva 3 addosso perché il milan giocava raccolto in 10 metri...se perdevano palla, invece di rientrare , come si faceva all'epoca per prendere le marcature, il milan scattava in avanti, pressandoti senza darti il tempo di giocare tranquillo...
Assolutamente veroIo sacchi con la sua falsa "umilté" lo schifo malamente, ma ha cambiato il calcio ....Inviato domani