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Topic: Sushi  (Letto 60165 volte)

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Offline Camiseta Azul

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« Risposta #75 il: Gennaio 03, 2017, 09:45:46 am »
Sono una delle persone cchiù aperte, tolleranti e curiose dell'universo. Pe' mme nun esistono punti di vista sbagliati, ma solo bucchinari e poveri dii, a fazioni sparate. Ma sulla cucina mata fa 'o piacere di non cacare il cazzo. Il problema nun è 'o giapponese che si vuole magnare le palline di riso con del pesce, comunissimo pesce, a cruro. P'ammore 'e Ddio, il problema è che ogni cuollo di cazzo in questo paese di spaccimma, specie nella nostra città fatta di gente di spaccimma e peggioancora nella provincia composta dal 99% 'e sciem, cafuni, pezzenti arresagliuti e quant'altro, ogni nuova tendenza deve divenire 'nu fatto d'isteria, di depravazione, di disturbo ossessivo compulsivo.

Noi siamo il paese con più contaminazioni e diversità interne in Europa, specie Napoli che è la città porosa per eccellenza, ma abbiamo perso la capacità di arravugliare le cose degli altri a modo nostro, di rivisitarle, mo' è 'na gara a chi si snatura, a chi appare cchiù bucchinaro. Pure il mangiare è divenuto uno status symbol, il giapponese per aizzarsi la pucchiacchella cartier di San Pasquale, l'aperitivo per quella di Chiaja o del Vomero, il panino o la pizza Gourmet per quella di Via Epomeo, lo Spritz a Bellini per l'alternativa Del Gesù. In questa città è addiventato difficile pure a te magnà 'na pizza, se dici "sono andato a mangiare una pizza" 'a primma cosa 'ca te dicono è "come? da chi?" e se sbagli a rispondere te 'ntussecate 'a jurnata. La pizza adda essere Gourmet e fatta da 'quel pizzaiolo', entrare in una pizzeria semi-sconosciuta del centro storico suona tale e quale a fare un bucchino ad un magrebino nei cessi nuovi (e a gettoni) a Garibaldi, il panino deve avere una lista d'ingredienti lunga dieci metri con tanto di analisi e cartella clinica 'ddo cristiano 'ca t'ha crisciut 'o puorco, sennò è 'na figure 'e mmerda pure a parlarne. Perché ovviamente lo devi pagare venti euro un fetento di panino, sennò pigliati scuorno, che ti mangi?

Siamo alla pornografia del cibo, al desiderio del desiderio, come chillu chillammuort di Puok&Med che spaccia quei normalissimi panini per opere d'arte, panini fatti con carne congelata di qualità media ammiscata col pane e con l'uovo, fatti pagare a peso d'oro, e vedo tutti queste murroidi respiranti accalcarsi l'affore con il rischio di rimanere pure riuni. Gente di trent'anni 'ca se fa 'a foto che bust 'e chill mmano, facce ebeti, scatole craniche vuote, dopo una fila di ore, manco stessere accattando qualcosa da Vuitton, pe se magnà 'nu maronn 'e panino all'ert 'ngopp 'e cuofene 'dde machine, pagando la stessa cifra di una pizza farcita, completa di antipasto, mezzo litro di birra e un dolce ripartito in due in qualsiasi pizzeria normale della città. Perché #top #10+ #instafood #streetfood #family #maialini #sangennarecanuntemenanterr

E questo è gravissimo in una città che ha il nostro patrimonio culinario. Una città dove con trenta euro a testa ti puoi fare una magnata di pesce mondiale, pagarne cinquanta per magnarsi delle cacatelle di pesce cruro, riso scavurato, e acqua cavera dove è stato cuciuto il riso allungata con lo spirito, è uno scuorno. Per questo dopo anni, e dopo che ho iniziato a viaggiare, ho smesso di regalare soldi a quei truffatori di via Bausan, loro e quel cibo pezzottissimo spacciato per etnico. Col Messicano buono justo 'a te fa cacà 'e stentine, il cubano a te fa fa 'e pose 'da famma, il francese e te fa venì 'a cacarella, il brasiliano 'ca tiene un padrone palesemente ricchione 'ca 'nfizz chilli maronn 'e platani pe tutt parte e lo spagnolo a te fa fetì 'o ciato da qua a venti generazioni.

Per me il Napoletano, quello vero, dovrebbe fare una scelta di vita, ripudiare l'aperitivo che è una cosa da ricchioni, 'nuje c'amme 'nventate 'e cantine, vino, zuppa 'e fasulli, lupini, nucelle, ciocele e quant'altro, a tavolino a fa 'e nnacchennelle con la coscia accavallata e una brodaglia arancione 'ca sape 'e svelto? Ma pazziamme? Ma cosa c'entra con la nostra cultura? I nostri ritmi?
Dovrebbe jastemmare i morti e dare addosso a chiunque nel raggio di cinquecento metri ogni vota che sente la parola 'Gourmet', che tradotta nella nostra lingua significa 'to vuò fa chiavà 'ngulo?'.
Appicciare tutta sta gente che ci ha azzelliato la uallera 'ngopp a facebook e che preparando da mangiare n'appoco pretendono il Lei e si pensano artisti.
Sburriare in pubblico, senza dignità, pudore e timore, sul vestito buono della mongoloide che ti ha chiesto di andare "ammangiare al Giappo", rimanendola apper in pieno centro e 'cu sta chiazza 'e spaccimma 'ca ce sbrilluccichia mpietto e fa avutà 'o stommeche pure ai rattusi. Perché adda turnà apper 'a casa, e sentirsi quello che è, una povera crista, l'anello mancante tra la contessa de blanc e selvaggia lucarelli, che sicuro nun sape manco cammenà 'ngopp 'e tacchi, e che dopo una serata fatta di riso scavurato, e pesce crudo viscido e fetuso sicuramente si sarebbe rifiutata di farsi sburriare in bocca.

Mi è stato chiesto di argomentare, non ve ne lamentate.
QUOTO TUTTO.

Però distinguiamo SEMPRE la MODA dal GUSTO.

Massimo rispetto di chi lo fa per GUSTO.

ps
Mai mangiato sushi in vita mia

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    « Risposta #76 il: Gennaio 03, 2017, 09:47:33 am »
    Sono una delle persone cchiù aperte, tolleranti e curiose dell'universo.

    Bastava fermarsi qui :look:

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      « Risposta #77 il: Gennaio 03, 2017, 09:57:10 am »
      Non per fare l'esegeta del papiello leoniano ma l'autore non stava attaccando chi va a farsi una mangiata di sushi ogni tanto, ma questa globalizzazione del cibo che passa attraverso la sua riduzione a moda della quale rimangono vittime tante persone inconsapevoli e tante ragazze che non si fanno sburriare in bocca ma non disdegnano di farsi una mangiata di merda spacciata per prelibatezza. Sentire e sciem parlare di roba gourmet come fossero cose fighe é veramente mortificante e mi fa passare pure a me il genio di campare.
      Il problema é che abbiamo messo tutto il costume in mano alla lobbie dei rikkioni e questo é l'effetto.

      P.s. Ho dimenticato di premettere che sono la persona piu tollerante e meno omofoba del mondo :look:

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      S'i fossi foco arderei l mondo
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      S'i fossi insigne lo tiraggirerei

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        « Risposta #78 il: Gennaio 03, 2017, 10:00:18 am »
        Secondo me vi fate troppi problemi che non esistono, problemi di borghesia?

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          « Risposta #79 il: Gennaio 03, 2017, 10:01:49 am »
          Non capisco, le gente è sempre andata dietro alle mode, e adesso con i social ha preso di mira anche il cibo. Il punto è che fino a quando a me non me ne fotte un cazzo e posso mangiare una pizza margherita a 4€ dietro porta nolana, allora tutti sono liberi di fare quello che vogliono.
          Vogliono andare al giapponese solo per moda? Che andassero.
          Vogliono la pizza gourmet da 20€? Che andassero.

          A me sti discorsi fanno morire, alla fine si tratta solo di avere una scelta in più, io ho ancora la facoltà di pagare il panino 4€ dal camioncino o la pizza 4€ da Michele. Se poi ci sono altre sclete ben vengano, a me ogni tanto piace cambiare e provare cose nuove, l'importante è non diventare schiavi delle mode e fare le cose giusto per farle.

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            « Risposta #80 il: Gennaio 03, 2017, 10:10:37 am »
            Secondo me vi fate troppi problemi che non esistono, problemi di borghesia?

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            Il problema é che si mangerà tutto ovunque e che questa cosa se fa bene a una cittá che ha rinunciato alla sua storia come milano, distruggerà il carattere di una come napoli. Poi c'è chi si sente al sicuro in questa modernità..e aspira alla cittá europea (che sforzandomi posso immaginare significhi voglio che a napoli si viva come a Copenaghen). A me la direzione in cui va il mondo mi fa vomitare e i ricchioni (intesi quali gente che ven pavat per inventarsi le mode, le tendenze, il desain) sono un'arma micidiale nelle mani delle multinazionali. Ne facess una lampa
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              « Risposta #81 il: Gennaio 03, 2017, 10:14:30 am »
              Non capisco, le gente è sempre andata dietro alle mode, e adesso con i social ha preso di mira anche il cibo. Il punto è che fino a quando a me non me ne fotte un cazzo e posso mangiare una pizza margherita a 4€ dietro porta nolana, allora tutti sono liberi di fare quello che vogliono.
              Vogliono andare al giapponese solo per moda? Che andassero.
              Vogliono la pizza gourmet da 20€? Che andassero.

              A me sti discorsi fanno morire, alla fine si tratta solo di avere una scelta in più, io ho ancora la facoltà di pagare il panino 4€ dal camioncino o la pizza 4€ da Michele. Se poi ci sono altre sclete ben vengano, a me ogni tanto piace cambiare e provare cose nuove, l'importante è non diventare schiavi delle mode e fare le cose giusto per farle.
              Classico discorso da vittima inconsapevole :look:
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                « Risposta #82 il: Gennaio 03, 2017, 10:32:19 am »
                Il problema é che si mangerà tutto ovunque e che questa cosa se fa bene a una cittá che ha rinunciato alla sua storia come milano, distruggerà il carattere di una come napoli. Poi c'è chi si sente al sicuro in questa modernità..e aspira alla cittá europea (che sforzandomi posso immaginare significhi voglio che a napoli si viva come a Copenaghen). A me la direzione in cui va il mondo mi fa vomitare e i ricchioni (intesi quali gente che ven pavat per inventarsi le mode, le tendenze, il desain) sono un'arma micidiale nelle mani delle multinazionali. Ne facess una lampa
                E yamm ma veramente vi sentite defraudati delle vostre origini?  Che poi vorrei vedere chi di voi paladini fa il ragù come comanda la tradizione e chi fa ancora la parmigiana vecchia maniera e mulignan a pullastriell e tante altre cose. La verità che fa male è che anche i nostalgici sono figli del marketing, siete mercato e prodotto e non lo volete ammettere.

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                  « Risposta #83 il: Gennaio 03, 2017, 10:50:54 am »
                  o ragù o muerte.

                   :look: :look: :look:
                  Inviato da una cripta. :schiatty:

                    Offline Stewie.nap

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                    « Risposta #84 il: Gennaio 03, 2017, 11:48:36 am »
                    Classico discorso da vittima inconsapevole :look:

                    Ma no scusa, a me pare lo stesso discorso di chi è contro alle coppie di fatto o ai matrimoni gay: nel momento in cui aumentano le possibilità e la scelta e a me non c'è diminuzione delle libertà, che me ne frega :look:?
                    Che poi secondo me la state facendo più grande di quello che è, manco avessero ucciso il pizzaiolo di Michele o avessero fatto chiudere Sorbillo: a me sembra che ci sia posto per tutti, basta che fai un prodotto di qualità, sia che fai la pizza gourmet che fai quella classica (che poi vuless capì che vuol dire gourmet, cioè pizza con ingredienti ricercati? :look:).
                    Discorso panini idem, se fai un panino buono te li lascio anche i soldi che chiedi perchè si parla di carne, altrimenti ce ne stanno altri diecimila come te, e come dicevo il posto che fa il panino porchetta-provola-patatine a 4€ a Napoli non scomparirà mai :sisi:

                      Offline Léon

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                      « Risposta #85 il: Gennaio 03, 2017, 14:37:10 pm »
                      Leo fai pariare ma si ignorante su certe cose, credo volutamente.  Condivido che via bausan sia una via fatta di merda e ahimè per mangiare qualcosa di latino con moglie me ne devo andare a Roma sennò so figur e merd.  L aperitivo non lo so e non mi interessa ma sul giapponese non ci dovete fare un bukkin il pesce crudo poi per chi non lo sapesse cambia sapore pure in base al taglio che gli fai e non è riso scaldato. In Giappone poi è l equivalente del nostro panino più o meno è un cibo da mangiare per strada che poi menti malate lo fanno diventare all u can eat con maki che sembrano Pall e riso (magnatevi l arancina in Sicilia ) è un altro discorso.  Per il discorso legato agli status symbol può pure essere ma non significa che lo debba essere per tutti per me se mi porti da kukai me lo mangio pure con te in mutande davanti. La cucina napoletana è buonissima ma ce ne stanno altre mille buone e ringraziando nostro signore spero di vivere una 80ina di anni che volendo fare riferimento ad anni di mangiate coscienti so 51.000 pasti penso che me lo posso pure permettere di farmene 10.000 non napoletani nun succer niente. Se poi invece uno tene e papill gustative appiciat e sente solo il sapore dei cicoli nella pizza fritta amen; sul doppio senso si mette un carrettino che le fa ad 1 euro hai risolto magnati chell tutt e juorn. Ma alla fine nemmeno tu sei così visto che quando sei andato a Budapest mi hai chiesto dove mangiare tipico ungherese.

                      Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
                      Hai colto nel segno.
                      A Budapest. L'esempio è semplice. A Budapest ho mangiato più volte, ed in più posti differenti, pranzo e cena fuori, testando street food, slow food e quant'altro, ma tutta roba del posto. Facevo 5 pasti al giorno fuori, colazione, pranzo, spuntino, cena, spuntino prima di andarmi a cuccare. E l'ho fatto per testare al meglio la cucina del luogo. Mai entrato in un fastfood, mai mangiato nulla che non sia stato magiaro. Ed il tutto per scoprire e godere appieno della città, perché per me le città prima di tutto si assaggiano. (Barcellona perciò è un luogo di spaccimma)

                      Un esempio semplice, il Trdlnik (manicotto di boemia), dolce tipico che potevi trovare ai turisticissimi mercatini di primavera a 3€ cotto su brace come a 2€ sull'Oktagon, come 1€ alla stazione di Deak Ferenc tér (il migliore, cotto al forno elettrico da una coppia nemmeno ungherese ma che fa questo dalla mattina alla sera da vent'anni). Mo' da allora ho avuto due occasioni di mangiare il suddetto dolce, una volta a piazza Dante quando organizzarono lo Street Food festival ad 8€ e l'altra qualche giorno fa a Salerno per 5€. In entrambe le occasioni mi sono categoricamente rifiutato di mangiarlo nonostante ne vada pazzo. Perché? Perché avrei pagato una strisciulella di acqua, farina e vaniglia cotte su un cilindro di legno la bellezza di 8/5€ e questo è un insulto alla mia intelligenza. Perché chi lo proponeva non era nemmeno magiaro, perché con gli stessi soldi mi sono accattato due sfogliatelle ed un babà farcito al cioccolato. Dolci oggettivamente migliori.

                      Lo stesso motivo per il cui mi sono categoricamente rifiutato di mangiare una pizza quando sono stato ospite di alcuni amici miei in Francia qualche mese fa, 14€ una margherita fatta 'chissà come' è, indipendente dal posto in cui la mangi, una rapina. Parliamo di acqua, farina, pummarola e muzzarella pezzotta, e quanto uno si possa sforzare con gli ingredienti e tenersi sul top a te esercente non può costare più di 4€.

                      La differenza tra me e alcuni di voi secondo me è proprio questa, la conoscenza dell'ambiente, del mestiere. Ho lavorato per diversi ristoranti, in città diverse, ho decine e decine di amici che lavorano il cibo ed hanno locali, quando trovo un ristorante che è come dico io divento praticamente amico del proprietario e dopo un po' entro proprio in cucina, in simbiosi 'cu isso, per scambiarsi idee, opinioni e via discorrendo.
                      Io sono in grado di cucinare il 90% delle pietanze che mangi un ristorante di medio livello, fatta eccezione per il pesce a cui non vado assai appresso, e posso mettervi per iscritto qui, oggi, che pagare più di 50€ a persona, in qualsiasi ristorante del mondo, equivale ad una truffa, perché ciò che state mangiando non vale minimamente la cifra che state spendendo.

                      Detto ciò io trovo assurdo andarsi a mangiare il sushi a San Nicola la Strada (come ha scritto qualcuno qui), quando se ti allunghi di 10 min stai a Casertavecchia, 10€ a capa mangi primo, secondo, vino, acqua e pane. Tutto cibo genuino, a km0 e sapurito da far morire. Come il farsi perculare con prezzi esorbitanti andando a mangiare etnico quando a pochi passi magari tiene uno che veramente sa cosa significa cucinare. Non dico che si debba mangiare sempre e solo Napoletano solo perché si è a Napoli, ma che bisogna pagare il giusto e cercare le cose giuste, ciò non impedisce a nessuno di fare ciò che vuole con i propri soldi, ma almeno si sparagnasse l'imparata a campare sul mangiare con conseguente azzelliamento di uallera.

                      Il mangiare è divenuto pure lui uno status symbol, che vi stia bene o no, sennò nun se spiegano locali con file di cinque o sei ore (esistono, vo ggiur) e affianco 'nu cristiano che sta sul'isso e non tiene mezzo cliente. Nella vita bisogna mangiare qualcosa di diverso, perché nonostante il nostro primato mondiale assoluto in fatto di mangiare ci sono cose in cui altri sono masti (es. la carne in Italia non la sappiamo proprio cucinare), ma c'è bisogno di dare credito ai cristiani giusti e alle condizioni giuste. Ad oggi, nonostante ne abbia una voglia pazza, nun magnasse maje una fetta di torta Dobos a Napoli, né una Sacher, cose che nei paesi di produzione costano 2/3€ per 5/6€, perché me magnasse un surrogato, ad un prezzo triplicato e dalle mani di uno 'ca nun tene manco idea 'e chello 'ca sta facenn.

                      Poi se gli Chef di Sushi a Napoli so' tutti Maradona e hanno a disposizione attrezzature e materie prime al pari del Giappone (luogo che in fatto di mangiare s'adda chiudere apprescindere 'ndo cesso a mio parere) allora alzo le mani. Ma a questo punto diamo pure fiducia ai baristi di Starbucks all'estero quando ci preparano un'espresso, mica bisogna essere per forza a Napoli per berlo?

                        Offline Stewie.nap

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                        « Risposta #86 il: Gennaio 03, 2017, 15:08:17 pm »
                        Hai colto nel segno.
                        A Budapest. L'esempio è semplice. A Budapest ho mangiato più volte, ed in più posti differenti, pranzo e cena fuori, testando street food, slow food e quant'altro, ma tutta roba del posto. Facevo 5 pasti al giorno fuori, colazione, pranzo, spuntino, cena, spuntino prima di andarmi a cuccare. E l'ho fatto per testare al meglio la cucina del luogo. Mai entrato in un fastfood, mai mangiato nulla che non sia stato magiaro. Ed il tutto per scoprire e godere appieno della città, perché per me le città prima di tutto si assaggiano. (Barcellona perciò è un luogo di spaccimma)

                        Un esempio semplice, il Trdlnik (manicotto di boemia), dolce tipico che potevi trovare ai turisticissimi mercatini di primavera a 3€ cotto su brace come a 2€ sull'Oktagon, come 1€ alla stazione di Deak Ferenc tér (il migliore, cotto al forno elettrico da una coppia nemmeno ungherese ma che fa questo dalla mattina alla sera da vent'anni). Mo' da allora ho avuto due occasioni di mangiare il suddetto dolce, una volta a piazza Dante quando organizzarono lo Street Food festival ad 8€ e l'altra qualche giorno fa a Salerno per 5€. In entrambe le occasioni mi sono categoricamente rifiutato di mangiarlo nonostante ne vada pazzo. Perché? Perché avrei pagato una strisciulella di acqua, farina e vaniglia cotte su un cilindro di legno la bellezza di 8/5€ e questo è un insulto alla mia intelligenza. Perché chi lo proponeva non era nemmeno magiaro, perché con gli stessi soldi mi sono accattato due sfogliatelle ed un babà farcito al cioccolato. Dolci oggettivamente migliori.

                        Lo stesso motivo per il cui mi sono categoricamente rifiutato di mangiare una pizza quando sono stato ospite di alcuni amici miei in Francia qualche mese fa, 14€ una margherita fatta 'chissà come' è, indipendente dal posto in cui la mangi, una rapina. Parliamo di acqua, farina, pummarola e muzzarella pezzotta, e quanto uno si possa sforzare con gli ingredienti e tenersi sul top a te esercente non può costare più di 4€.

                        La differenza tra me e alcuni di voi secondo me è proprio questa, la conoscenza dell'ambiente, del mestiere. Ho lavorato per diversi ristoranti, in città diverse, ho decine e decine di amici che lavorano il cibo ed hanno locali, quando trovo un ristorante che è come dico io divento praticamente amico del proprietario e dopo un po' entro proprio in cucina, in simbiosi 'cu isso, per scambiarsi idee, opinioni e via discorrendo.
                        Io sono in grado di cucinare il 90% delle pietanze che mangi un ristorante di medio livello, fatta eccezione per il pesce a cui non vado assai appresso, e posso mettervi per iscritto qui, oggi, che pagare più di 50€ a persona, in qualsiasi ristorante del mondo, equivale ad una truffa, perché ciò che state mangiando non vale minimamente la cifra che state spendendo.

                        Detto ciò io trovo assurdo andarsi a mangiare il sushi a San Nicola la Strada (come ha scritto qualcuno qui), quando se ti allunghi di 10 min stai a Casertavecchia, 10€ a capa mangi primo, secondo, vino, acqua e pane. Tutto cibo genuino, a km0 e sapurito da far morire. Come il farsi perculare con prezzi esorbitanti andando a mangiare etnico quando a pochi passi magari tiene uno che veramente sa cosa significa cucinare. Non dico che si debba mangiare sempre e solo Napoletano solo perché si è a Napoli, ma che bisogna pagare il giusto e cercare le cose giuste, ciò non impedisce a nessuno di fare ciò che vuole con i propri soldi, ma almeno si sparagnasse l'imparata a campare sul mangiare con conseguente azzelliamento di uallera.

                        Il mangiare è divenuto pure lui uno status symbol, che vi stia bene o no, sennò nun se spiegano locali con file di cinque o sei ore (esistono, vo ggiur) e affianco 'nu cristiano che sta sul'isso e non tiene mezzo cliente. Nella vita bisogna mangiare qualcosa di diverso, perché nonostante il nostro primato mondiale assoluto in fatto di mangiare ci sono cose in cui altri sono masti (es. la carne in Italia non la sappiamo proprio cucinare), ma c'è bisogno di dare credito ai cristiani giusti e alle condizioni giuste. Ad oggi, nonostante ne abbia una voglia pazza, nun magnasse maje una fetta di torta Dobos a Napoli, né una Sacher, cose che nei paesi di produzione costano 2/3€ per 5/6€, perché me magnasse un surrogato, ad un prezzo triplicato e dalle mani di uno 'ca nun tene manco idea 'e chello 'ca sta facenn.

                        Poi se gli Chef di Sushi a Napoli so' tutti Maradona e hanno a disposizione attrezzature e materie prime al pari del Giappone (luogo che in fatto di mangiare s'adda chiudere apprescindere 'ndo cesso a mio parere) allora alzo le mani. Ma a questo punto diamo pure fiducia ai baristi di Starbucks all'estero quando ci preparano un'espresso, mica bisogna essere per forza a Napoli per berlo?

                        Mamma mia e che cos'è il trdlo, nella settimana tra Praga e Budapest ne avrò mangiati almeno 2 al giorno :sbav:
                        Detto ciò, io sono d'accordo con te e anche io trovo immorale pagare una pizza margherita più di 4 euro, ne parlavo l'altra sera con degli amici: parliamo di farina, lievito, pomodoro e mozzarella, tutti prodotti economici e da noi a km0, e idem mi sarei rifiutato di pagare un trdlo più di 2€ che è il prezzo che ho pagato a Budapest.

                        Ma tutto questo per dire che a me francamente se la gente vuole spararsi la posa andando a mangiare giapponese e pagando 50€ a testa sono fatti loro, io rimango sempre dell'idea che quel posto non toglie posto agli altri, perchè tanto se fai un prodotto genuino e di qualità, e al giusto prezzo, la gente lo riempie il locale anche se non ti chiami Puokemed :sisi:

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                          « Risposta #87 il: Gennaio 03, 2017, 15:44:13 pm »
                          Però sembra quella pubblicità del parmigiano "è solo marmo di Carrara " cioè la componente umana il servizio ed l locale nun esistono cchiu

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                            « Risposta #88 il: Gennaio 03, 2017, 15:55:28 pm »
                            Che poi questa proliferazione di locali che servono cibo a km 0, cibo dop di produzione nostrana nascondono qualche grande truffa. Ormai tutti fanno hamburger di chianina, pur o camiuncin ngopp o doppij sens. I supermercati sono pieni di carne chianina. Ne ma a ro cazz a piglien tutta sta carne chianina visto che i capi di bestiame esistenti di quella razza a mala pena potrebbero riempire le macellerie toscane.
                            Cmq mettiamo che fosse genuina la provenienza di tutti i cibi (carni, ortaggi etc) che ormai pur o chiu scem dei ristoratori ti propina..una tale offerta coprirebbe tutta la produzione nazionale con la conseguenza che se vado dal verdummaro poi sono costretto a comprarmi i pomodorini cinesi ( :look: ) perche quelli nostrani buoni glieli vendono al doppio ai ristoratori che poi te li rivendono a dieci volte tanto nel piatto che ti servono. Onestamente preferisco magna buon a cas piuttosto che nei ristoranti che, per quanto mi riguarda, putesser fallí tutt quant

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                            29/05/1985 :sbav:

                            S'i fossi foco arderei l mondo
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                            S'i fossi insigne lo tiraggirerei

                            "Arrivare quarti non è importante, è l'unica cosa che conta" (eurelio 25:17)

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                              « Risposta #89 il: Gennaio 03, 2017, 16:07:23 pm »
                              E vai vai

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