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Topic: Suicidio 30enne Udine  (Letto 18954 volte)

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Online LAGRANGIA

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« il: Febbraio 17, 2017, 22:31:42 pm »
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A quest’ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo.

Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e nessuno mi può costringere a continuare a farne parte. È un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive.

Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle. Non sono rappresentato da niente di ciò che vedo e non gli attribuisco nessun senso: io non c’entro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione.

Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c’è mai stato posto qui per ciò che volevo, quindi in realtà, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io mi sento tradito, da un’epoca che si permette di accantonarmi, invece di accogliermi come sarebbe suo dovere fare.

Lo stato generale delle cose per me è inaccettabile, non intendo più farmene carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo liberi, che esiste l’alternativa al soffrire: smettere. Se vivere non può essere un piacere, allora non può nemmeno diventare un obbligo, e io l’ho dimostrato. Mi rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia ormai è tale che se non faccio questo, finirà ancora peggio, e di altro odio non c’è davvero bisogno.

Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono uscito, perché non mi piaceva nemmeno un po’. Basta con le ipocrisie.

Non mi faccio ricattare dal fatto che è l’unico possibile, io modello unico non funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ciò che penso, di fare la mia scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte è solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce all’individuo, non ai comodi degli altri.

Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo è. È solo delusione. Mi è passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma la mia assenza si, e il nulla assoluto è sempre meglio di un tutto dove non puoi essere felice facendo il tuo destino.

Perdonatemi, mamma e papà, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto bene.

Dentro di me non c’era caos. Dentro di me c’era ordine. Questa generazione si vendica di un furto, il furto della felicità. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo non è un insulto alle mie origini, ma un’accusa di alto tradimento.

P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui sì che ci valorizza a noi stronzi.

Ho resistito finché ho potuto.
"OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

"La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

"Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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    « Risposta #1 il: Febbraio 18, 2017, 06:45:01 am »
    Hai omesso il pezzo iniziale della lettera che è il più significativo e importante sulla frustrazione del ragazzo:

    Ho vissuto (male) per trent’anni, qualcuno dirà che è troppo poco. Quel qualcuno non è in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perché sono soggettivi, non oggettivi. Ho cercato di essere una brava persona, ho commesso molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un’arte.

    Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l’altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.

    Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia. Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile.


      Online el schiatty napoletano

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      « Risposta #2 il: Febbraio 18, 2017, 07:54:38 am »
      Quindi?


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      Inviato da una cripta. :schiatty:

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        « Risposta #3 il: Febbraio 18, 2017, 08:39:17 am »
        Secondo me era tifoso del Napoli :look:

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          « Risposta #4 il: Febbraio 18, 2017, 10:18:11 am »
          Posso aggiungere che se avesse avuto un lavoro non è che sarebbe cambiato molto.
          Gli uomini non sono fatti per svegliarsi ed eseguire uno dei qualsiasi lavori moderni. Gli uomini sono cacciatori, pescatori, costruttori. Ognuno di noi affoga il proprio istinto nell'intrattenimento, e l'unico modo per non perdere la testa rimane mantenersi occupati.

          Non siamo esseri magnifici, ma bestie, molto meno nobili degli altri animali.
          Non mi sorprende che più la società moderna progredisce, con le sue regole astratte, con la sua emarginazione, più la sanità mentale degli ultimi arrivati si erode a vista d'occhio.

          Personalmente, il mio sogno rimane ancora ritirarmi da tutto, comprare una terra e vivere in totale indipendenza da questo schifo moderno.
          È una marea di sangue, Lester, questa nostra vita. La merda che ci fanno ingoiare giorno dopo giorno, il capo, la moglie, eccetera, sfinendoci... Se non ti opponi e non gli spieghi che sei ancora una scimmia, nel profondo, lì dove conta, alla fine vieni spazzato via. (Lorne Malvo)
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            « Risposta #5 il: Febbraio 18, 2017, 11:06:16 am »
            Posso aggiungere che se avesse avuto un lavoro non è che sarebbe cambiato molto.
            Gli uomini non sono fatti per svegliarsi ed eseguire uno dei qualsiasi lavori moderni. Gli uomini sono cacciatori, pescatori, costruttori. Ognuno di noi affoga il proprio istinto nell'intrattenimento, e l'unico modo per non perdere la testa rimane mantenersi occupati.

            Non siamo esseri magnifici, ma bestie, molto meno nobili degli altri animali.
            Non mi sorprende che più la società moderna progredisce, con le sue regole astratte, con la sua emarginazione, più la sanità mentale degli ultimi arrivati si erode a vista d'occhio.

            Personalmente, il mio sogno rimane ancora ritirarmi da tutto, comprare una terra e vivere in totale indipendenza da questo schifo moderno.
            L'infelicità nel mondo moderno e la (forse) felicità nel mondo bucolico.

            Di fatto, nella storia dell'industrializzazione, ogni qualvolta l'uomo ne abbia avuto facoltà,
            ha abbandonata la durezza del mondo agricolo-bucolico per lanciarsi nella mischia urbana.
            Quasi sempre.

            Poi ovvio, se per ritiro bucolico vuole dire avere 2-3 milioni di euro e andarsene a vedere
            i tuoi dipendenti produrre olio nelle campagne toscane e passare la vita che faceva Russel Crow
            nel film Una buona annata, bhe nessuno penserebbe al suicidio.

            Di fatto, il 50% di disoccupazione giovanile abbinato ai contratti vergognosi del 90% dei restanti 50%....

            fa sì che i suicidi e tanto altro diventino un fatto probabilistico.

            La mia riflessione è un'altra e per giunta banale:
            i suicidi, rispetto alle condizioni, sono pochi. Il tenue collante sociale sta nell'erosione
            parziale del risparmio famigliare operato dagli stessi giovani under 35 verso la generazione precedente.

            Di fatto si innescano anche meccanismi di "senso di debito" verso quel padre o zio o nonno
            che ti ha pagato gli studi, che ti ha regalato un'auto, chi ha proprietà di famiglia che male che vada
            gli torneranno un domani, ecco, tutto questo argina il dilagare di un moto di dissenso politico violento
            e di una diffusione di suicidi e altro.

            Io a prescindere da bufale o altro, mi sento MOLTO vicino umanamente a chi non ce la fa,
            ho avuto ben poco "regalato" non ho alcuna proprietà e tutto quel poco che ho l'ho costruito col lavoro quotidiano
            da lunedì a domenica, senza mai avere una festa comandata ma prendendo piccoli respiri tra un lavoro e un altro.

            Ciò non toglie che nella piccola fortuna di riuscire a cavarmela,
            senta sempre dietro l'angolo una situazione peggiore,
            proprio perchè essere soli (de facto) e non avere le spalle coperte,
            rende la vita molto incerta e pesante.

            Tuttavia io prima di uccidermi, ucciderei, almeno sulla carta. Sempre violenza è, non vedo grandi differenze etiche.
            Ma non posso biasimare chi sceglie (anche con una certe eleganza) di non ostinarsi ad essere umiliati giorno dopo giorno.

            Sono temi spinosi.
            La situazione è complessa, non è politica ma geopolitica, non è di classe, ma generazionale.
            Qui non si tratta di lottare contro il padrone (uno schieramento molto facile se ci pensate)
            si tratta di lottare anche e soprattutto contro tuo padre o il padre del tuo migliore amico,
            si tratta di andare a erodere le prebende acquisite da una generazione di magnafranchi
            per ridistribuire il tutto in modo più equo.

            Non è solo lotta di classe: è anche lotta generazionale, e per questo è difficilissima.
            Inoltre il frazionamento dei destini professionali e la desindacalizzazione dei new comers sul mercato del lavoro,
            rende impossibile (quasi) organizzare la protesta.

            Ad esempio, io oggi non saprei individuare più di 20 persone che abbiano il mio stesso "need" di miglioramento lavorativo.
            Perchè appunto c'è un frazionamento molecolare dei percorsi, ognuno vive un iter unico e irripetibile, con capatine più o meno lunghe all'estero che rendono la coesione di gruppo quasi impossibile.

            Inoltre, c'è un fottuto problema nel capitalismo 4.0 dei morti loro:
            che ti danno la fottuta illusione che stai per farcela, o che ci sia un garage dove inventare l'idea che ti proietta nell'iperuruanio dell'imprenditoria moderna.
            E' sempre così, sembra (a tutti quelli che conosco) che si possa - lì a d un passo - svoltare.

            Eppure ad oggi, nel mio piccolo gruppo sociale, contiamo chi 5 chi 10 anni dove questo ultimo passo,
            non si compie mai.

            Non stai nè troppo male (come Michele di Udine) nè bene quanto vorresti e - perchè no - meriteresti.

            Ora torno a lavorare.
            Ciao
            "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

            "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

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              Online Mohawk

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              « Risposta #6 il: Febbraio 18, 2017, 13:25:16 pm »
              I suicidi saranno pure "pochi" ma tenderanno di questo passo ad aumentare. Scoramento, sfiducia,il sentirsi soli ed abbandonati, si entra in questo tunnel è difficilmente se ne esce. Commentare queste situazioni è difficile se non impossibile...La famiglia e gli amici possono essere d'aiuto ma non sempre.
              Che dovrei dire io, ho lavorato per 19 mesi consecutivi alle poste,(mio padre e mio fratello disoccupati, mamma casalinga, e vivevamo con quel poco di pensione che mia nonna,che abitava con noi, prendeva),poi con cadenza quasi mensile da settembre 2016 al 1° gennaio 2017, in successione ho perso il lavoro, la mia ragazza dopo 8 anni e mia nonna è morta il 1° gennaio. Ch'era fa?C'aggia fa?
              Vado avanti e cerco di non abbattermi anche se non è facile. Ma chi arriva a suicidarsi,deve vivere un vero e proprio inferno.


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                « Risposta #7 il: Febbraio 18, 2017, 16:25:11 pm »
                Povero Ragazzo di Udine, la sua lettera mi fa piangere il cuore... che Dio lo accolga tra le sue calde braccia.

                Questo è un mondo ingiusto ed il nostro amico purtroppo non sarà ne la prima ne l'ultima vittima.

                Riposa in Pace ora e per sempre, ora puoi farlo! 



                « Ultima modifica: Febbraio 18, 2017, 16:27:36 pm da BluNapoli »

                  Online il famoso signor Kvara

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                  « Risposta #8 il: Febbraio 18, 2017, 17:47:59 pm »
                  Posso aggiungere che se avesse avuto un lavoro non è che sarebbe cambiato molto.
                  Gli uomini non sono fatti per svegliarsi ed eseguire uno dei qualsiasi lavori moderni. Gli uomini sono cacciatori, pescatori, costruttori. Ognuno di noi affoga il proprio istinto nell'intrattenimento, e l'unico modo per non perdere la testa rimane mantenersi occupati.

                  Non siamo esseri magnifici, ma bestie, molto meno nobili degli altri animali.
                  Non mi sorprende che più la società moderna progredisce, con le sue regole astratte, con la sua emarginazione, più la sanità mentale degli ultimi arrivati si erode a vista d'occhio.

                  Personalmente, il mio sogno rimane ancora ritirarmi da tutto, comprare una terra e vivere in totale indipendenza da questo schifo moderno.
                  Credevo di essere l'unico a pensarla così :look:
                  La società moderna fa schifo, siamo schiavi della società, delle regole, siamo dei burattini.. fai questo, fai quello, a quest'età fai quest'altro, non puoi fare quello.. convenzioni, pressioni, aspettative..

                  Sogno di abbandonare tutto e andare a vivere in una di quelle comunità ecosostenibili in una campagna sperduta :look:
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                    Offline un gatto

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                    « Risposta #9 il: Febbraio 21, 2017, 09:03:36 am »
                    questa vicenda mi ha spezzato il cuore

                      Online George Stobbart

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                      « Risposta #10 il: Febbraio 24, 2017, 08:16:00 am »
                      Alla fine non volendo essere cattivi. Io pure ci sono passato un periodo. La sensazione di non poter ricevere un lavoro normale uccide. Cio' non toglie che se davverp vuoi il massimo ti ci devi mettere e lo puoi ottenere. Ci sono fior fior di universitá. Come sempre detto conosco un sacchissimo di gente che lavora a un buon livello in Italia. A final stare con mamma e papá é bello ma se vedi che non trovi nulla é pur sempre meglio andare altrove. Almeno si cresce, si impara una lingua.


                      Pur non volendo aprezzare la canzone. Godetevi il video.

                      « Ultima modifica: Febbraio 24, 2017, 08:19:34 am da pokkio »

                        Offline AyeyeBrazov

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                        « Risposta #11 il: Febbraio 24, 2017, 13:37:26 pm »
                        I suicidi saranno pure "pochi" ma tenderanno di questo passo ad aumentare. Scoramento, sfiducia,il sentirsi soli ed abbandonati, si entra in questo tunnel è difficilmente se ne esce. Commentare queste situazioni è difficile se non impossibile...La famiglia e gli amici possono essere d'aiuto ma non sempre.
                        Che dovrei dire io, ho lavorato per 19 mesi consecutivi alle poste,(mio padre e mio fratello disoccupati, mamma casalinga, e vivevamo con quel poco di pensione che mia nonna,che abitava con noi, prendeva),poi con cadenza quasi mensile da settembre 2016 al 1° gennaio 2017, in successione ho perso il lavoro, la mia ragazza dopo 8 anni e mia nonna è morta il 1° gennaio. Ch'era fa?C'aggia fa?
                        Vado avanti e cerco di non abbattermi anche se non è facile. Ma chi arriva a suicidarsi,deve vivere un vero e proprio inferno.
                        scusa l'OT ma il tuo post mi ha colpito, mi spiace per quello che stai passando in questo periodo.
                        posso chiederti quanti anni hai?

                          Offline AyeyeBrazov

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                          « Risposta #12 il: Febbraio 24, 2017, 13:39:10 pm »
                          Alla fine non volendo essere cattivi. Io pure ci sono passato un periodo. La sensazione di non poter ricevere un lavoro normale uccide. Cio' non toglie che se davverp vuoi il massimo ti ci devi mettere e lo puoi ottenere. Ci sono fior fior di universitá. Come sempre detto conosco un sacchissimo di gente che lavora a un buon livello in Italia. A final stare con mamma e papá é bello ma se vedi che non trovi nulla é pur sempre meglio andare altrove. Almeno si cresce, si impara una lingua.


                          Pur non volendo aprezzare la canzone. Godetevi il video.



                          se proprio dobbiamo dirla con una canzone, tra i pazzi attuali direi che questo testo é fantastico


                            Online George Stobbart

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                            « Risposta #13 il: Febbraio 24, 2017, 13:41:56 pm »
                            A me piaceva il video :look:

                              Offline DanceOfDeath

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                              « Risposta #14 il: Febbraio 24, 2017, 13:56:22 pm »
                              I suicidi, salvo fatte alcune eccezioni non sono mai giustificabili

                                 

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