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Topic: Crisi Economica [CORONAVIRUS EDITION]  (Letto 350543 volte)

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Offline Ford Perfect

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« Risposta #465 il: Dicembre 05, 2011, 16:32:51 pm »
io devo ancora capire perchè se si pagano le tasse sullo stipendio e dopo mi compro una casa  devo pagare altre tasse su un immobile comprato con soldi già tassati  se poi cerco trarre un guadagno dalla casa pagata con soldi già tassati dello stipendio affittandola mi tassano anche quello cioè mi tassano 3-4 volte la stesssa cosa  l'esempio lo posso fare pure per la macchina  :fammpns:

questo è il problema... si continuano a tenere azzerate le possibilità di consumo... da qualche parte bisogna defiscalizzare e l'ideale sarebbero le aziende purchè assumano.... non c'è altro modo di riavviare l'economia. Benchè poi siano in realtà le aziende le maggiori evadrici fiscali e le scellerate politiche occupazionali la causa pricipale della crisi...
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    « Risposta #466 il: Dicembre 05, 2011, 16:37:19 pm »
    non è proprio così....
    ci sono dei bug che sono le tasse di possesso.... il resto è valore, quindi lo paghi perchè altrimenti non si produrrebbero beni:
    se io faccio una tv e per farla mi costa 50 euro
    la vendo a 80 al distributore che mi paga 80 a me e il 21% di iva (imposta valore aggiunto) sempre a me ma che verserò come tassa per il valore aumentato del singolo prodotto che genera guadagno ed è quello che è tassato....
    il distributore a sua volta vende il mio tv a 100 più l'iva... ma mi verserà solo l'iva differenziale tra quella che ha già versato a me produttore e quella riscossa dal negoziante.
    il negoziante quindi ha pagato il tv 121 euro comprensivo di iva e lo vende a te cliente finale a 150 euro comprensivo di iva...
    tu paghi la tassa che colpisce l'aumento del valore del singolo tv nei passaggi per le varie mani, ma ognuno poi si paga i singoli redditi. che poi tu lo faccia con soldi già tassi non significa nulla, tu sei tassato per la ricchezza che produci sullo stipendio... il bug è la casa che invece è una tassa di possesso, se io pago l'ira di dio per comprarla (con relative tasse) o per averla in eredità perchè devo anche pagare ogni anno che la possiedo? di contro invece è ovvio e giusto tassare il reddito che mi procura...

    infatti io mi riferisco alla tassa di possesso che poi si va ad aggiungere ad altre piccole tasse


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      « Risposta #467 il: Dicembre 05, 2011, 16:39:00 pm »
      infatti io mi riferisco alla tassa di possesso che poi si va ad aggiungere ad altre piccole tasse
      beh il reddito che ti arriva da una casa non è tassa di possesso.... l'ici o il bollo della macchina si e sono profondamente ingiusti... ma mai quanto poi le tasse di successione o donazione.
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        « Risposta #468 il: Dicembre 05, 2011, 17:04:14 pm »
        beh il reddito che ti arriva da una casa non è tassa di possesso.... l'ici o il bollo della macchina si e sono profondamente ingiusti... ma mai quanto poi le tasse di successione o donazione.

        evidentemente mi sono spiegato male (anche perchè non sono ferratissimo in materia) ma quello che intendevo dire è proprio ciò che tu hai evidenziato .


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          « Risposta #469 il: Dicembre 05, 2011, 17:13:16 pm »
          evidentemente mi sono spiegato male (anche perchè non sono ferratissimo in materia) ma quello che intendevo dire è proprio ciò che tu hai evidenziato .

          allora concordo in modo assoluto... la situazione italiana è così surreale che a volta per pagare le tasse di successione bisogna liquindare parte della successione stessa, altrimenti non ce la fai. a me sembra follia allo stato puro!
          L'ici, togliendo la prima casa che è del tutto assurdo pagarla, monolocale o villone che sia, è ingiusta perchè tassa come un lusso quello che, nel peggiore dei casi è semplicemente un investimento tassato sul reddito che produce.... in altri casi è un lusso relativo perchè semplicmente condensi in uno sforzo unico magari una casetta al mare piuttosto che andare in vacanza... ma anche se si trattasse semplicemente di seconde, terze case è comunque assurdo pagare una tassa di possesso per un bene già stratassato al momento dell'acquisto o del riscatto in successione (per non parlare di seconde/terze case in paesi d'origine sperduti che non hanno mercato e sono solo na rottur e cazz e un legame sentimentale). idem la macchina che paga tra bollo e assicurazione, circa 1,5 volte il proprio valore nel corso dell'uso (considerata la svalutazione ovviamente che la colpisce).
          « Ultima modifica: Dicembre 05, 2011, 17:15:02 pm da Ford Perfect »
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            « Risposta #470 il: Dicembre 05, 2011, 17:34:25 pm »
            Il problema è l'equità.

            Se Diedorf ha 4 case con 3 inquilini e la prima casa è una villa su quella non pagava l'Ici e su quelle 3 abitazioni pagava solo le tasse sui fitti (il 75% del fitto annuo) più le varie imposte di registro per i contratti ed il fitto si rivaluta del 75% dell'inflazione reistrata. Capisco che Diedorf si è fatto il culo per comprarsi ste case, ma se non mettessimo una sorta di "patrimoniale" sulla ricchezza di Diedorf il povero precario che vuole acquistarsi una casa facendosi il mutuo non potrebbe mai farcela, visto che il mancato gettito proveniente dalla patrimoniale sulle case di Diedorf andrebbe a provocare un taglio dei servizi pubblici e, quindi, il sussidio di disoccupazione  diminuirebbe, gli incentivi per l'acquisto delle case calerebbero e Diedorf si comprerebbe la quinta casa mentre il precario andrebbe in fitto da Diedorf e ciò, a lungo termine, provocherebbe una sempre maggiore polarizzazione della ricchezza.

            Quello che mi colpisce maggiormente  (premettendo che cambierei il modello alla base perchè, sacrifici o meno, la ricchezza in questo mondo non si distribuisce, ma si accumula) è che chi critica imposte patrimoniali, tasse di successione etc. poi è chi ne trarrebbe maggior vantaggio.

            Ma che vi frega se vi rivalutano la prima (e magari unica) casa che avete del 60% ed andrete a pagare 100 euro in più l'anno di ICI (200 euro vanno in detrazione) se a Diedorf che possiede 4 case quella rivalutazione porta via 4000 euro e quei soldi aiutano lo Stato? perchè si lamenta della tassa di successione il cittadino medio, che lascia in eredità ai figli una casa e qualche soldo(nel migliore dei casi), quando quell'imposta colpisce molto di più chi lascia in eredità ai figli imprese, beni mobili ed immobili, titoli, C/C, fondi, titoli etc (lasciamo stare che esistono tecniche per aggirare questa imposta, ma tutto non è mai sfuggito)?

            Capisco che possa essere odioso tassare il duro lavoro delle persone, ma posso dirvi che quando hai un reddito elevato, che consente di acquistare (in passato era più facile) più appartamenti che poi fitti, con una rendita mensile elevata (tassata con aliquote IRPEF, ma solo sul 75%), con un flusso di denaro, fra reddito e rendita, che è elevato e che se investito veniva tassato solo al 12,5% (ora il 20% tranne i TDS), l'accumulo di ricchezza diventa facile e, a mio modo di vedere, moralmente ingiusto, perchè chi più ha più deve partecipare al sostentamento della collettività.

            A me un modello liberista spinto come quello statunitense, dove le aliquote sono ridicole, non piace, perchè poi la ricchezza e la povertà si polarizzano sempre di più. Da noi sta avvenendo la stessa cosa, ma molto più lentamente e con un ascensore sociale che, seppur poco funzionante, non è ancora completamente rotto.

            Non concordo coi calcoli di Ford Perfect. Quel 40% dell'ultimo stipendio con questa riforma lo trasformi in una percentuale molto più alta, a patto che si vada in pensione più tardi. Adesso c'è flessibilità, se vai prima prendi meno, se vai dopo prendi di più. La cosa che per me è importante nella riforma previdenziale è che chi ha versato di più prenderà di più e viceversa, prima non era così col retributivo. Questa riforma è un patto generazionale, si toglie di più a chi attualmente lavora ed ha "scollinato" avviandosi verso la pensione per garantire equilibrio a quelli che sono entrati da poco nel mondo del lavoro o ci entreranno in futuro. Lo studio è riscattabile e credo che si potrà andare in pensione anche prima pagando i soli contributi (figurativi) al raggiungimento dell'età, così mi sembra di aver inteso dalle parole della Fornero, ma bisogna leggere i dettagli (il diavolo è sempre nei dettagli...).

            Capisco il ragionamento che fai, Ziofrank, ma giungo a conclusioni differenti. Per me chi non riesce a stare sul mercato, mentre altri ci stanno, è perchè non è in grado di competere. Non sono le tasse che "strozzano" gli imprenditori, ma la loro incapacità nel competere, anche perchè altrimenti non si capisce perchè alcuni che svolgono la stessa attività restano nel mercato ed altri vengono espulsi. E' vero che esiste un'evasione "da necessità", ma ciò non la giustifica.
            L'evasione è sempre esistita ed esisterà sempre in assenza di controlli. Per come la vedo io non vale il motto "pagare meno, pagare tutti", ma il motto "pagare tutti, pagare meno". Cioè, traducendo il mio pensiero, non abbasso le aliquote sperando in un'adesione spontanea che non ci sarà mai e che nessuno mai ha dimostrato esistere (è stato più volte dimostrato il contrario, invece), eprchè in questo modo non recupero di certo gettito e se anche la teoria di Laffer funzionasse (teoria pensata in assenza di fenomeno evasivi ed elusivi) si potrebbe recuperare (con i capitali liberati) al massimo il 50%-60% del gettito perso. Io penso che bisognerebbe fare una lotta senza quartiere all'evasione fiscale e legare il gettito recuperato ad una riduzione delle imposte.

              Offline bluedonkey88

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              « Risposta #471 il: Dicembre 05, 2011, 18:06:01 pm »
              http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/2011/12/lultima-cena-garantita-ai-parassiti-da.html

              Leggete questo articolo,lo trovo interessante come tutto il blog.
              Ci sono dei passaggi che sono agghiaccianti,tipo questo:

              Citazione
              A questo punto, inevitabile (non dimentichiamoci che siamo tutti italioti) la domanda classica: “ehhh…ahhhh…e allora, quale sarebbe la vera manovra?”.
              Elementare: garantire la tenuta del paese salvaguardando i cittadini che contano, cioè i 2.324.000 proprietari di passaporto della Repubblica Italiana che vivono di politica. Questo, infatti (relazione dell’ultimo rapporto Censis presentato dieci giorni fa dall’esimio –quella sì che è una persona colta- prof. Roma) i quali, complessivamente, costano intorno ai 250 miliardi di euro l’anno. Questa è la cifra calcolata, suddivisa in quota parte, tra tutti i partiti, al governo, di maggioranza, di opposizione, laterali, del nord, del centro e del sud. Una burocrazia solida composta da 14.567 enti, fondazioni, e società che non producono nulla, se non stipendi per 278.000 connazionali, ciascuno dei quali rappresenta almeno cinque persone del nucleo familiare, ciascuno dei quali garantisce almeno dieci voti, per cui ogni stipendio finisce per essere calcolato dai vari capi-bastone dei partiti come il prezzo del biglietto per avere il pacchetto dei voti necessario per poter aspirare a sedersi in uno dei tavoli buoni dove si gioca alto. Soltanto nella regione Emilia-Romagna esistono 1.056 tra riviste, giornali e case editrici che nel 2010 hanno prodotto un profitto equivalente a zero euro, zero dollari, zero franchi svizzeri. In compenso assorbono 14.780 addetti, i cui stipendi, emolumenti, sovvenzioni, privilegi, vengono pagati al 40% dalla regione e dal 60% dallo stato centrale. Sommando tutte le regioni si raggiunge la cifra di 18.970 società per complessivi 6,8 miliardi di euro all’anno pagate dallo stato, che assorbono la cifra complessiva di circa 250.000 persone inutili, perché non producono lavoro, non producono cultura, non producono mercato. E questo soltanto per l’editoria.
              Producono, però, consenso. Tutto qui. (tra i più avidi in assoluto quelli di Rifondazione Comunista, da soli incassano una mostruosa cifra che mantiene una pletora di semi-analfabeti e circa 2000 tra riviste, giornali, quotidiani, fondazione studi, che non producono nulla se non perdita economica secca: tanto paga lo stato).

                Offline Ford Perfect

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                « Risposta #472 il: Dicembre 05, 2011, 18:07:40 pm »
                capisco il tuo discorso e in parte lo condivido, ma resto dell'idea che il patrimonio non andrebbe tassato oltre il reddito che produce... sia per una questione di etica morale sia per una mera questione pratica: togliere tutta la liquidità a un subentrante nel patrimonio significa limitarne, se non annullarne la capacità d'investimento... e questo vale sia per le aziende che per gli immobili.
                la ricchezza si autoridistribuisce grazie alla normale rotazione ciclica delle fortune.... chi ha di più deve partecipare di più ma chi ha di più è anche quello chiamato a spendere per far lavorare gli altri per fare ancora di più, se gli togliamo questa opzione non ha più senso investire (ed è quello a cui siamo arrivati) e poi si che le posizioni si cristallizzano
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                  « Risposta #473 il: Dicembre 05, 2011, 18:18:52 pm »
                  Questo e' un tono degno di una discussione su temi così importanti.....potremo avere concezioni differenti sul come considerare la questione, ma nella pacatezza. Sicuramente non sarò io a giustificare l'evasione (che ripeto soprattutto quando e' voluta a me fa girare e non poco i coglioni), ma ho cercato di porre all'evidenza una situazione oggettiva e non certo frutto di fantasia. E' vero, allo strozzamento di un'impresa concorre anche la mancanza di competitività ma qui apriremmo un altro discorso che va direttamente a toccare ancora una volta l'incapacità cronica e congenita di questo Paese, dove esistono disparità economiche territoriali spaventose. Ciò che si temeva entrando in Europa, e' puntualmente accaduto: le nostre imprese non ce l'hanno fatta a reggere il peso della concorrenza straniera ed ora stiamo raccogliendo i cocci di anni ed anni di scelte politiche dissennate, sopratutto al Sud.

                    Offline NaplesInTheheart

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                    « Risposta #474 il: Dicembre 05, 2011, 18:25:51 pm »
                    Borsa, Milano chiude in forte rialzo
                    Ai mercati piace la ricetta Monti
                    Crolla sotto i 380 punti lo spread tra Btp e Bund dopo il via libera alle misure di consolidamento dei conti pubblici approvate dal governo

                    La presentazione della manovra del governo Monti e l'accordo franco-tedesco per il vertice europeo di venerdì hanno messo le ali a Piazza Affari. Il listino milanese ha fatto segnare la migliore prestazione nel Vecchio Continente. Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,91% a 15.926,47 punti mentre l'All Share il 2,74% a 16.659,28 punti. Volano le banche, guidate da Banco Popolare e Mps, grazie allo spread BTp-Bund in decisa flessione a 375 punti base.
                    Chiusura in forte rialzo, volano le banche
                    Piazza Affari archivia la seduta con un rialzo del 2,91% sulla scia del recupero dei prezzi dei titoli di stato del debito pubblico dopo le misure annunciate dal governo per la correzione dei conti pubblici. Il denaro ha premiato i titoli bancari, i piu' sensibili all'andamento dei titoli di stato, in particolare gran rimbalzo per Banco Popolare +11,87% e Mps +11,04% che avevano subito, nelle precedenti sedute, forti debacle. Stesso copione per Finmeccanica +9,68%. In recupero anche Bpm +7,28% e Azimut +6,33%.

                    New York Accelera
                    Viaggia in deciso rialzo la Borsa di New York. Il Dow Jones sale dell'1,23%, lo S&P 500 guadagna l'1,48% e il Nasdaq Composite l'1,44%.

                    Milano la migliore Borsa in Europa
                     Piazza Affari conferma il rialzo (Ftse Mib +2,89%) e mantiene la maglia rosa in Europa dopo l'avvio positivo di Wall Street. A spingere il listino milanese contribuisce l'allentata tensione sugli spread dei Btp sui Bund (ora a 378 punti base) col rendimento dei decennale sceso sotto il 6%. In borsa continuano a guidare la volata Banco Popolare (+12,41%), Mps (+11,04%) e Finmeccanica (+8,51%). Altrove, bene Madrid (+1,86%) e Parigi (+1,37%) più cauta Francoforte (+0,97%).

                    Alla Ue piace la "ricetta" Monti
                    La manovra varata ieri dal governo Monti piace alla Ue. Il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'euro, Olli Rehn, la giudica "un insieme di misure tempestive e ambiziose, che danno il segnale di cui si aveva molto bisogno di un nuovo approccio in politica economica".

                    DifferenzialeBtp-Bundsotto i 380 punti
                    Dopo il varo della manovra Monti e il vertice tra Merkel e Sarkozy, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si attesta sotto quota 380 punti, a 378 punti. Il rendimento del decennale e' sotto al 6%, al 5,98%, e quello del biennale al 5,64%[/i]
                    "Quando ad un certo punto si sta in un continuio ciacolare, la ciacola porta al continuo cazzeggio, sul cazzeggio e la supercazzola sono uno specialista. Ho voluto fare dichiarazioni che andavano in quella direzione. "
                     :allahsi3:

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                      « Risposta #475 il: Dicembre 05, 2011, 18:30:27 pm »
                      Questo e' un tono degno di una discussione su temi così importanti.....potremo avere concezioni differenti sul come considerare la questione, ma nella pacatezza. Sicuramente non sarò io a giustificare l'evasione (che ripeto soprattutto quando e' voluta a me fa girare e non poco i coglioni), ma ho cercato di porre all'evidenza una situazione oggettiva e non certo frutto di fantasia. E' vero, allo strozzamento di un'impresa concorre anche la mancanza di competitività ma qui apriremmo un altro discorso che va direttamente a toccare ancora una volta l'incapacità cronica e congenita di questo Paese, dove esistono disparità economiche territoriali spaventose. Ciò che si temeva entrando in Europa, e' puntualmente accaduto: le nostre imprese non ce l'hanno fatta a reggere il peso della concorrenza straniera ed ora stiamo raccogliendo i cocci di anni ed anni di scelte politiche dissennate, sopratutto al Sud.

                      per la precisione io ho parlato di liquidità e non competitività....
                      lo scenario tipico è il figlio che arriva alal direzione e vuole imporre dei cambiamenti, ammodernare, rinnovare, ringiovanire etc... se le tasse di successione assorbono l'intera liquidità dell'erede o, peggio ancora, costringono l'erede a ridimensionare l'azienda per potersene permettere il mantenimento otteniamo l'obiettivo opposto rispetto a quello più urgente di creare e mantenere posti di lavoro.
                      Un discoros simile va fatto anche per i patrimoni immobiliari che si muovono e si spostano... sia per zone che per città.... degli zii che han seguito i figli a milano e venduto qui per comprare lì ai figli...
                      ou kalon esti to kalon, alla kalon, kalon, kalon

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                        « Risposta #476 il: Dicembre 05, 2011, 18:33:54 pm »
                        Queste misure,lasciate così come sono,in assenza di reali e coraggiose riforme sul lavoro o di incentivi alle imprese e alla concorrenza nell'economia reale,sono una mazzata enorme.
                        In pratica si farà cassa con quello che lo Stato può prendere a piene mani,senza la minima concezione di equità sociale...

                        Le borse vanno in positivo perchè c'è la certezza che i soldi arriveranno solo in questo modo dall'Italia...

                          Offline mimmo1988

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                          « Risposta #477 il: Dicembre 05, 2011, 18:34:09 pm »
                          capisco il tuo discorso e in parte lo condivido, ma resto dell'idea che il patrimonio non andrebbe tassato oltre il reddito che produce... sia per una questione di etica morale sia per una mera questione pratica: togliere tutta la liquidità a un subentrante nel patrimonio significa limitarne, se non annullarne la capacità d'investimento... e questo vale sia per le aziende che per gli immobili.
                          la ricchezza si autoridistribuisce grazie alla normale rotazione ciclica delle fortune.... chi ha di più deve partecipare di più ma chi ha di più è anche quello chiamato a spendere per far lavorare gli altri per fare ancora di più, se gli togliamo questa opzione non ha più senso investire (ed è quello a cui siamo arrivati) e poi si che le posizioni si cristallizzano
                          :mmm: se troppo capitale si accumula nelle mani di una sola persona, la ricchezza non si redistribuisce...Il ricco spende, ma mediamente accumula più di quanto guadagna, in questo modo si blocca il flusso di denaro e agli altri non arrivano i soldi. In Italia non so quanti patrimoni fermi a marcire ci sono, questi patrimoni non producono ricchezza al paese, ma solo ai proprietari e quindi è giusto che vengano tassati
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                          superate il naso.

                            Offline Ford Perfect

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                            « Risposta #478 il: Dicembre 05, 2011, 18:36:56 pm »
                            :mmm: se troppo capitale si accumula nelle mani di una sola persona, la ricchezza non si redistribuisce...Il ricco spende, ma mediamente accumula più di quanto guadagna, in questo modo si blocca il flusso di denaro e agli altri non arrivano i soldi. In Italia non so quanti patrimoni fermi a marcire ci sono, questi patrimoni non producono ricchezza al paese, ma solo ai proprietari e quindi è giusto che vengano tassati

                            tu sottovaluti gli imbecilli.... :look:
                            mediamente un patrimonio non dura più di 3 generazioni.... gli agnelli s'ann magnat la fiat ;)
                            ou kalon esti to kalon, alla kalon, kalon, kalon

                            Assioma di Cole: l'intelligenza nel mondo è una costante.... la popolazione è in aumento.

                            FORZA NAPOLI!!!!!!

                              Online George Stobbart

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                              « Risposta #479 il: Dicembre 05, 2011, 18:55:30 pm »
                              mio zio ha una casa che ora vale 1 milione di euro non puòessere considerato come  un lusso ? :look:

                                 

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