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nuovo abbattendo il pinto https://www.casertanews.it/attualita/nuovo-stadio-casertana-pinto-progetto-dubbi.html
Per quanto riguarda melito si, i terreni li voleva gratis
La Juve il terreno lo ha avuto "quasi" gratisInviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
uno stadio piccolo da soli 12 mila posti costa addirittura + di 50 milioni, altra lobby dei palazzi pure a caserta presumo
Il presidente De Laurentiis ha incontrato stamane gli studenti dell’Istituto Tecnico Francesco Giordani e durante l’evento, che ha toccato tanti argomenti, si è parlato anche di calcio.L’attualità è Real Madrid-Manchester City, la qualificazione dei galacticos in finale di Champions League. “Carlo Ancelotti è un pezzo di Napoli”, così De Laurentiis ha parlato del suo ex allenatore, facendo anche una riflessione sulla sua avventura partenopea: “Noi napoletani siamo strani, più bravi a fare critica che autocritica”. Un discorso che oscilla tra passato e presente su Ancelotti, come quando sottolinea: “Vince e lo sa fare bene, da allenatore di squadre di top player”.Tanto calcio internazionale, con gli squilibri dovuti al peso economico-finanziario di certe realtà: “Il Psg, nonostante i corposi investimenti fatti, non vince in Europa, i soldi non sono tutto, non c’è una relazione automatica tra spendere e vincere. Guardate il Chelsea che è stato valutato 6,5 miliardi di euro pur non avendo vinto molti scudetti”.De Laurentiis poi ha affrontato il tema dello scontro di visione tra tifoso e imprenditore: “Il mio pensiero fisso è: come faccio a fare impresa in modo diverso rispetto a quelli che mi hanno preceduto e in tanti anni hanno vinto solo due scudetti?. Se avessi seguito il mio istinto di tifoso, saremmo falliti ogni anno”. Il presidente così poi rivendica i suoi risultati: “Sto qui da 18 anni, i bilanci sono sempre positivi e da 13 anni siamo nelle coppe europee”Sullo scontro tra Champions e Superlega, De Laurentiis conserva la sua storica posizione di mezzo: “Sono stati tra i primi a telefonare ad Andrea Agnelli per dirgli che stava sbagliando, dico no alla Superlega ma non credo neanche a questa Champions League, a cui sono costretto a partecipare per ragioni di fatturato. Serve più rispetto per i campionati nazionali, per me sarebbe opportuno a livello internazionale fare un campionato europeo. Organizzerei due gironi di 25 squadre: da una parte le prime cinque classificate dei cinque principali campionati europei, dall’altra le venticinque squadre vincenti degli altri campionati. Sarebbero previsti poi degli incroci tra i due gironi”. Un passaggio anche sul calcio giovanile: “Quando vedo le partite dei ragazzi, m’impressiona di più l’imbecillità di genitori che hanno atteggiamenti incredibili. Mi chiedo come sia possibile anche perché persone che si comportano così che insegnamenti possono mai trasmettere a casa i figli. Atteggiamento da padre padrone? Ma che critica è questa, mi vogliono accusare di mettere attenzione e passione nelle cose che mi riguardano".Gli studenti, mentre De Laurentiis andava via, gli hanno chiesto del rinnovo di Mertens e il presidente del Napoli ha preso tempo: “A fine stagione decideremo”.
Il presidente De Laurentiis ha incontrato stamane gli studenti dell’Istituto Tecnico Francesco Giordani e durante l’evento, che ha toccato tanti argomenti, si è parlato anche di calcio.
L’attualità è Real Madrid-Manchester City, la qualificazione dei galacticos in finale di Champions League. “Carlo Ancelotti è un pezzo di Napoli”, così De Laurentiis ha parlato del suo ex allenatore, facendo anche una riflessione sulla sua avventura partenopea: “Noi napoletani siamo strani, più bravi a fare critica che autocritica”. Un discorso che oscilla tra passato e presente su Ancelotti, come quando sottolinea: “Vince e lo sa fare bene, da allenatore di squadre di top player”.
Tanto calcio internazionale, con gli squilibri dovuti al peso economico-finanziario di certe realtà: “Il Psg, nonostante i corposi investimenti fatti, non vince in Europa, i soldi non sono tutto, non c’è una relazione automatica tra spendere e vincere. Guardate il Chelsea che è stato valutato 6,5 miliardi di euro pur non avendo vinto molti scudetti”.
De Laurentiis poi ha affrontato il tema dello scontro di visione tra tifoso e imprenditore: “Il mio pensiero fisso è: come faccio a fare impresa in modo diverso rispetto a quelli che mi hanno preceduto e in tanti anni hanno vinto solo due scudetti?. Se avessi seguito il mio istinto di tifoso, saremmo falliti ogni anno”. Il presidente così poi rivendica i suoi risultati: “Sto qui da 18 anni, i bilanci sono sempre positivi e da 13 anni siamo nelle coppe europee”
Sullo scontro tra Champions e Superlega, De Laurentiis conserva la sua storica posizione di mezzo: “Sono stati tra i primi a telefonare ad Andrea Agnelli per dirgli che stava sbagliando, dico no alla Superlega ma non credo neanche a questa Champions League, a cui sono costretto a partecipare per ragioni di fatturato. Serve più rispetto per i campionati nazionali, per me sarebbe opportuno a livello internazionale fare un campionato europeo. Organizzerei due gironi di 25 squadre: da una parte le prime cinque classificate dei cinque principali campionati europei, dall’altra le venticinque squadre vincenti degli altri campionati. Sarebbero previsti poi degli incroci tra i due gironi”.
Un passaggio anche sul calcio giovanile: “Quando vedo le partite dei ragazzi, m’impressiona di più l’imbecillità di genitori che hanno atteggiamenti incredibili. Mi chiedo come sia possibile anche perché persone che si comportano così che insegnamenti possono mai trasmettere a casa i figli. Atteggiamento da padre padrone? Ma che critica è questa, mi vogliono accusare di mettere attenzione e passione nelle cose che mi riguardano".
Gli studenti, mentre De Laurentiis andava via, gli hanno chiesto del rinnovo di Mertens e il presidente del Napoli ha preso tempo: “A fine stagione decideremo”.
De Magistris voleva vendere il San Paolo a 30 milioni al pappone. 30 milioni sono il prezzo di 1 giocatore, si ammortizzava vendendo Insigne che viene dal vivaio... E non mi dire che dopo l'Europeo non li alzavi 30/40 milioni. Per rifare lo stadio da zero la Juve ha speso 130 milioni, di cui 30 per l'acquisto. Significa che vendi Insigne a 30 milioni, fai un finanziamento a 10 anni a 100 milioni... 13 Milioni all'anno per 10 anni ripeto NON SONO UN CAZZO. Puoi demolire e costruire non chiudendo tutto lo stadio come sta facendo il Real... Il centro allenamento lo fai nuovo con 40 milioni... Amche qui se avessi un finanziamento a 10 anni erano 5 milioni all'anno con gli interessi... Come li fai 5 milioni? Ma porco d.... Basta fare 3/4 amichevoli estive e ce li alzi... Il cranto Presidente nob ha fatto niente. Niente stadioNiente dream Team oer vincereNiente centro allenamentoNiente Napoli channelNiente museoNiente squadra satelliteNiente giovanile
concrodo in generale che poteva permetterselo abbondantemente con un semplice finanziamento ventennale tirando fuori un 5/6 mln annui e il resto dando il nome allo stadio ecc ma precisiamo che nei 30 mln la rube ha preso anche continassa e aree speculazione.tutti gli stadi italiani "di propietà" sono stati dati in concessione per una decina di milioni massimo (parlando di solo stadio)per dirne una il berlusca si è preso il monza dopo che il comune gli ha dato la concessione 44 anni di stadio e centro sportivo (più sfruttamento zone adiacenti stadio) per ben 10.000 euro annui complessivi (ovviamente manutenzione lavori e cazzi vari a spese sue), per ora di lavori ne ha fatti pochi giusto per poter fare la B, capienza ancora ridotta (10.000 su 18.500 le curve sono piccolissime e basse mettendo a posto gli esistenti e alzando le curve lo porti facile a 25000)
OMM È MERD!!!Inviato dal mio SM-G781B utilizzando Tapatalk