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Speriamo che De magistris faccia in modo di costruire lo stadio...
San Paolo, c'è l'ok dell'Uefa: niente gabbia per gli ospiti, tabelloni non sono prioritàGià in possesso della Licenza Uefa per ospitare competizioni internazionali, Il San Paolo si avvicina all'esordio in Champions adeguandosi a tutti i parametri. Ieri il lungo sopralluogo effettuato dai due delegati Uefa, alla presenza dei dirigenti del Napoli (Vallefuoco e Cassano) del direttore dello stadio Bruno Pierro e del neo assessore allo Sport Pina Tommasielli, che ha portato il saluto della Giunta all'Uefa. L'impianto non necessita di interventi strutturali urgenti, ma solo di alcuni piccoli lavori. Il più importante riguarda la rimozione della rete metallica che cinge il settore ospiti: il Calcio Napoli la sostituirà con una gabbia semimovibile, in modo da utilizzarla in campionato ma non in Champions. Non ci sarà la sostituzione dei sediolini dal momento che il San Paolo in tal senso ha già avuto una deroga. Si è parlato di questioni di broadcasting (con l'impianto che sarà dotato presto di fibre ottiche), di spazi da destinare alle telecamere, ma anche alla distribuzione dei posti. Il club, d'accordo con il Comune, ha messo a disposizione dell'Uefa alcuni uffici e una palestra. Non è considerata una priorità l'installazione dei tabelloni: il Napoli li ha acquistati dalla Phillips e vorrebbe che il Comune pagasse i costi del montaggio. Si va verso un attrito, laddove è stato risolto il problema logistico: i tabelloni sarebbero "appoggiati" (e non sospesi) al terzo anello, attualmente interdetto agli spettatori.http://www.calcionapoli24.it/?action=read&idnotizia=20281
De Laurentiis, allarme San Paolo: "Rischiamo di giocare in campo neutro"NON s’è fatta attendere, infatti, la replica del nuovo assessore allo Sport, Giuseppina Tommasielli, per conto della amministrazione comunale. «Nessuna paura dei tempi ristretti, anche se la giunta s’è appena insediata: tutti i servizi preposti stanno lavorando per soddisfare le richieste avanzate dalla commissione Uefa durante il sopralluogo del 14 giugno. Siamo sicuri di trovare rapidamente l’intesa per rendere possibili le sfide previste da settembre in poi, nel rispetto della vigente convenzione tra Comune e Ssc Napoli». Nessun braccio di ferro, dunque, anche se il San Paolo rimane una grave emergenza. De Laurentiis, a radio Marte, ha motivato i suoi timori in maniera dettagliata. «Sapevamo che il passaggio da una amministrazione all’altra avrebbe creato dei rallentamenti e abbiamo preparato noi del Napoli l’elenco dei lavori che richiede l’Uefa, con i relativi costi. L’assessore allo sport dovrà avere come priorità assoluta il Calcio Napoli e dare un’accelerata a quelli che sono gli obblighi richiesti per la Champions. Bisogna animarsi di buona volontà. Non facciamo i rompiscatole, vorremmo soltanto lavorare insieme con i nuovi amministratori », ha messo in chiaro il presidente, ribadendo la sua fiducia a de Magistris. «Sono certo che sarà un grande sindaco, si è scelto dei collaboratori di valore. Per adesso dormo tra due guanciali, insomma, ma sto in allerta e sono pronto a intervenire su tutti i fronti, a cominciare da quello dello stadio. I tempi sono molto stretti. Bisogna partire coi lavori domani mattina e terminarli entro fine luglio, perché in Italia c’è la pessima abitudine di scappare al mare dal 7 agosto in poi. E tra l’altro abbiamo pure delle amichevoli di prestigio da organizzare a Fuorigrotta. L’impianto deve essere sistemato in tempi stretti». Di questo sono consapevoli tutti: Napoli e Comune. Resta invece da capire a chi spetta tirare fuori i soldi. «Esiste una convenzione molto chiara: decideranno gli esperti a chi spetta pagare questi lavori», getta acqua sul fuoco De Laurentiis, scegliendo la strada del dialogo. «Stiamo cercando di colloquiare con i nuovi amministratori, ma non è facile con delle new entry. Hanno bisogno di due anni per conoscere la macchina del sistema. Bisogna dare il tempo di lavorare a de Magistris, per il San Paolo e anche per i rifiuti. Non si può pretendere che in 24 ore risolva tutto. Concediamogli almeno un mese. Gli consiglio solo di prendere degli esperti che lo accompagnino all’inizio, per non pagare lo scotto del noviziato. E vale pure per la questione dello stadio. Per questo i miei uffici gli hanno fatto presente che ci sono delle urgenze per le norme Uefa. Senza certi lavori non si potranno disputare le prime gare di Champions a Fuorigrotta».http://www.calcionapoli24.it/?action=read&idnotizia=20891