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I tempi di negativizzazione non sono uguali per tutti, ad esempio Boga ci ha messo 40 gg
Ve la ricorderete questa nottata. E me la ricorderò pure io. La notte in cui il Napoli è rimasto solo, nella quale i suoi pseudotifosi auspicarono il suo fallimento e catastrofi. Ve la ricorderete quando il Napoli sarà lassù anche senza di voi. E sarà ancora più bello. Avanti Napoli.
Vabbuò come di consueto il carro a giugno si svuota sempre e si sta comodi. Ora per un pochino vi potreste trasferire sulle sponde del Tevere chi su una e chi sull'altra. Ora mi godo lo spazio come lo scorso anno. Ci rivediamo il prossimo anno.
Caso più unico che raro. In genere si va dai 15 ai 20 giorni. Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
Con le nuove disposizioni ministeriali se dopo 20 giorni il tampone risulterà ancora positivo il malato si considererà comunque negativo. Quindi non esisterà più un caso Boga
Se asintomatico però.
Non so se qualcuno segue il tennis cosi assiduamente da interessarsi al torneo di Amburgo, ma involontariamente hanno creato un casino a livello internazionale sulla positività o meno ai test che secondo me rischia di avere strascichi (ma, forse, anche qualche conseguenza positiva nel futuro)Oggi ha giocato (e perso) Benoit Paire, che è risultato positivo (quasi un mese fa) e poi, dopo 10 giorni, negativo a New York, negativo a Roma, e ora positivo ad Amburgo prima di un test ulteriormente negativo prima della partita.In conferenza ha domandato chiarimenti, quasi disperato, riguardo la coerenza dei test.E qui si è scoperto che, secondo il Robert Koch Institute (mammasantissima dell'infettivologia), c'è in teoria UN parametro che, nei positivi "recidivi", diciamo così, viene usato come discriminante per vedere quanto sono contagiosi questi individui. In poche parole, se dopo 10 giorni si viene testati negativi, e c'è ancora presenza di materiale virale, c'è la possibilità che non si risulti contagiosi a seconda degli altri parametri misurati dal tampone, in caso si ritornasse positivi.Sarò poco informato io, ma non avevo sentito di questa possibilità. Cercherò di capire qual è il famoso parametro che fa da cartina tornasole per la contagiosità o meno in presenza di materiale virale, comunque.Secondo me questo apre forti discussioni su come gli altri paesi gestiscono le positività, ma potrebbe, se dimostrato e regolamentato, anche ridurre la stretta sui positivi di lungo corso e offrire nuovi spunti sulle re-infezioni o meno (se il virus perde potenza abbastanza da non essere contagioso)
Comunque non so se qualcuno ha letto il post che ho scritto ieri sulle possibili discriminanti tra positività al tampone e contagiosità. Ma ho fatto un po' di ricerche, sono curioso dell'opinione del doc Quentin a riguardo.Il famoso parametro che discerne tra le due cose (ripeto: positività e contagiosità) POTREBBE essere quello dell'urea. C'erano 4 parametri di laboratorio che sono sopra o sotto 30, con rispettiva positività o negatività al virus. Ma, tra gli altri, con meno di 30 mg/dl di urea nel siero, sei negativo. Ora, l'urea di quei 4 valori era il secondo con meno deviazione standard, gli altri erano nettamente divergenti dal 30 in caso di positività, quindi mi fa pensare che possa essere poco sotto 30 anche in caso di positività.Soprattutto, quel che mi fa pensare che sia legato alla contagiosità è che tante delle proteine che interagiscono con ACE2, il recettore per la proteina Spike del coronavirus, fanno parte del sistema renina-angiotensina che, tra le altre cose, regola anche la funzionalità renale (da lì il legame con l'urea). La mia idea è che se il valore dell'urea è sotto 30, vuol dire che non c'è uno squilibrio di quel sistema (che regola anche la pressione sanguigna), e che non c'è una quantità di virus sufficientemente attivo che sia legato al recettore ACE2, perchè quel recettore non viene over-espresso. A quel punto, il virus è presente nel sangue, ma non sarebbe contagioso perchè non ha possibilità di interagire con le cellule e, col tempo, dovrebbe perdere la possibilità di farlo (senza possibilità di restare attaccato alle nostre cellule, semplicemente non può replicarsi).QUindi, in poche parole, se avessi ragione io, si potrebbe ridurre la diagnosi di contagiosità al valore dell'urea, se l'idea del Robert Koch Institute verrà applicata su larga scala.
Leggendo le tue risposte ho sempre la sensazione che si prova quando ti rispondono a bastoni pur non essendo piombo a coppe lookOra le cose sono dueO sei un poco fuori asse, non riesci a centrare il senso di un discorso e questo ti porta a dare risposte randomO non te ne fotte niente di quello che dice il tuo interlocutore, e lo usi solo da pretesto per dire nu cazz ro tuoje look
Ounas è la seconda punta titolare dopo insigne, spiace che nancora tu non l'abbia capito look
Se KK giocasse con la Juve in italia potrebbero giocare con la difesa ad uno : lui ed altri a caso sorteggiati fra gli spettatori
Questo ragazzo é proprio forte. Che accoppiata con Pandev nel gol che porta alla qualificazione storica della Macedonia agli europei.
La qualità di smarcamento in area di Goran sarebbe da clonare Altro esempio vivente di quanto il calcio moderno sia di livello scarsissimo rispetto a quello di una decina di anni fa, in quanto i Goran, i Zlatan, nonostante l'età, oggi fanno ancora la differenza
Con pandev in squadra durante tutti questi anni, avremmo avuto ALMENO uno scudetto in più in bacheca