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Topic: Voi lo fareste il mestiere di VENDITORE?  (Letto 936 volte)

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Offline Delfino.Rossoblu

  • El Pampa Sosa
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« il: Gennaio 21, 2020, 15:15:08 pm »
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Buongiorno e bentrovati a tutti!  :patt:

Vi faccio questa domanda perchè secondo me questo mestiere puzza a molti in Italia.  :asd:

Premetto che faccio io stesso parte di questo settore, quello commerciale, da ormai 7 lunghi anni,(ora sto nel settore della mediazione creditizia, prestiti, cessioni del quinto) dopo che persi il mio lavoro amministrativo, all'età di 31 anni, e in quel settore, nonostante la mia bella laurea in legge con cui mi ci son pulito beatamente le chiappe, non sono piu riuscito a inserirmi.

Di tanto in tanto spulcio qualche offerta di lavoro sui motori di ricerca di lavoro piu noti tipo monster o infojobs e noto sempre che i lavori di vendita hanno sempre pochi candidati.
Tipo qualche tempo fa...sito infojobs, su Napoli, che come sappiamo, non è una città dove purtroppo il lavoro abbonda.

Primo annuncio: azienda farmaceutica che cercava un magazziniere a turni (anche di notte, quindi), contratto iniziale a tempo determinato di 15 giorni mi pare piu eventuali proroghe: 446 candidature

Secondo annuncio: azienda informatica, che cercava un "sales account", ovvero un impiegato commerciale che ampliasse il portafoglio clienti e curasse le trattative col cliente, contratto iniziale a tempo determinato di 3 mesi con possibilità di assunzione: 15 candidature.  :look:

Vero è che questo secondo annuncio chiedeva la laurea e, preferibilmente, esperienza nel settore, però non è il primo annuncio di vendita che mi capita dove i candidati sono sensibilmente molto pochi rispetto alle centinaia che si candidano per altri lavori.

E posso capire se si tratta di Partita IVA, che è na gran rotture di balle....ma contrattualizzati la musica cambia. Neanche a me piaceva all'inizio, anzi, pur essendo sempre stato una persona estremamente socievole, per me era aberrante chiamare persone o aziende per presentare i prodotti, e cercadi di autoinvitarmi a un appuntamento, e volavano dentro la mia mente kitemmuorti ogni giorno.

Mi sono stupito di me stesso quando, prima di Natale, per due settimane ho dovuto sostituire un collega in amministrazione, e a ri-immergermi in scartoffie e cavilli vari mi stavo facendo due palle cosi..mi mancava il contatto umano, mi mancava stare "per strada".

Anche io ho i miei limiti, del tipo, a partita IVA non ci starei mai (preferirei addirittura il contratto a progetto, che ho avuto, perche senza soldi sul piatto, manco mi alzo la mattina per andare a lavorare  :stralol:), idem non farei uno di quelli che ti fermano per strada a chiedere se vuoi adottare un bambino a distanza (cosa nobile, ma non farebbe per me), o chiamare come un pappagallo a un call center per Enel-Energia o Sky. Però questi per me sono il fanalino di coda del ramo commerciale.

Domanda rivolta a ciascuno di voi che voglia rispondere: una professione seria, nel ramo commerciale di un'azienda (seria), la accettereste, o lo considerate  degradante? Un mio amico (operaio Alenia) mi disse "piuttosto che fare quello che fai tu, andrei a raccogliere i pomodori sotto il sole". Fate vobis :look: :asd:

« Ultima modifica: Gennaio 21, 2020, 15:18:19 pm da Delfino.Rossoblu »
3 so le città chiù bell d'u munn.... Budapèst, Bucarèst, e Tard nuestr!

     

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