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Topic: Italiaexit, cosa ne pensate?  (Letto 25213 volte)

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Online Puck

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« Risposta #90 il: Maggio 30, 2020, 17:22:10 pm »
Ma puoi anche riportarmi una statistica dall'Impero Romano ad oggi pomeriggio, io dico un'altra cosa, ossia che i prezzi già allora raddoppiarono e gli stipendi foruno convertiti al centesimo ...

Comunque oh, banale banale, io non so fare un confronto diretto con i tempi delle Lira perchè era ragazzino e quindi ovviamente con spese diverse, però oggi è pure notevolmente cambiato lo stile di vita medio, un ragazzino di oggi tra outfit e elettronica esce con tipo 2000 euro di roba addosso :look:
I nostri genitori accocchiavano il milioncino e si facevano le due settimane di mare, noi ci compriamo l'Iphone e dobbiamo metterci altri soldi per le cuffie da 80 euro :look:

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    « Risposta #91 il: Maggio 30, 2020, 18:15:27 pm »
    Comunque oh, banale banale, io non so fare un confronto diretto con i tempi delle Lira perchè era ragazzino e quindi ovviamente con spese diverse, però oggi è pure notevolmente cambiato lo stile di vita medio, un ragazzino di oggi tra outfit e elettronica esce con tipo 2000 euro di roba addosso :look:
    I nostri genitori accocchiavano il milioncino e si facevano le due settimane di mare, noi ci compriamo l'Iphone e dobbiamo metterci altri soldi per le cuffie da 80 euro :look:

    I tuoi genitori non si facevano l'aperisushi?  :rofl: :rofl:

    Hai ragione. Ora si spacciano per indispensabili una serie di spese che prima nemmeno esistevano.


    Verissimo: in Italia non c'è mai stato il capitalismo vero, una classe imprenditoriale vera.
    Solo dei succhiasoldi pubblici incapaci di fare innovazione: alla fine a parte rare eccezioni la manifattura è tutta su commesse per le aziende tedesche.

    L'etica del capitalismo mette al centro il profitto: ma nelle aziende italiane neanche quella c'è. A libro paga ci sono anche tutti i parenti dei proprietari/amministratori che nella migliore delle ipotesi stanno a casa a prendersi lo stipendio, nella peggiore rompono pure il cazzo a chi lavora davvero con la loro incompetenza.
    Se penso che col mio lavoro sto dando da mangiare all'amante ed alla moglio dell'AD della mia azienda: che cazzo di produttività volete che esista.....

    Letta ora: ogni commento è superfluo.....
    https://it.businessinsider.com/cassa-integrazione-smart-working-aziende-sfruttano-i-lavoratori-truffa-allo-stato/

    .

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      « Risposta #92 il: Maggio 30, 2020, 19:06:55 pm »
      No. Davvero.
      Se ti interessa ti posto un articolo che ho letto sugli interventi economici in UK a seguito del coronavirus (senza elemosinare in giro, tra l'altro).
      A me invece interesserebbe capire i soldi a noi chi dovrebbe darli e quando.

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      gira articolo :ok:


      Offline Jiranek

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      « Risposta #94 il: Maggio 31, 2020, 00:58:36 am »
      Da queste prime sette pagine di discussione, il grande sogno europeo si traduce nella paura di Dio (Europa), nell'accettazione del peccato originale (le conseguenze del quale dovranno essere pagate da mille generazioni dopo Adamo, perché si, perché l'ha detto Dio - Europa), nella mancanza di qualsiasi speranza di miglioramento (sempre perché l'ha detto Dio - Europa: nessuno che immagini una strada per migliorare le cose, nessuno che pensi fuori dagli schemi, nessuno che sembri minimamente preoccupato della nullità del nostro futuro). L'unica è pregare, ed aspettare la miserocordia di Dio (MES, Recovery fund ecc...), sperare di non peccare ancora per non incorrere nella sua collera (Troika).
      E per quanto tu possa aver studiato nella tua vita, non potrà mai comprendere perfettamente la parola di Dio, poiché imperscrutabile: solo il sacerdote può comprenderla, solo lui può interpretarla (i soliti noti). Solo di loro ti puoi fidare: il resto è populismo (Satana).

      Il sogno europeo è diventata una religione.
      « Ultima modifica: Maggio 31, 2020, 01:03:13 am da Jiranek »
      "........... E allora io non me la prendo tanto col presidente, che è un uomo d'affari e insegue il profitto, ma piuttosto con il tifoso medio del Napoli: troppo credulone, troppo innamorato, troppo irrazionale, troppo manipolabile dalla macchina del consenso mediatico, troppo smemorato. Se vi fanno il gioco delle tre carte e ci mettete sopra tutti i vostri soldi, siete sicuramente vittima di individui senza scrupoli. Ma anche e soprattutto di voi stessi che affidate al destino la speranza di un futuro diverso e migliore. Io invece penso che il futuro si costruisca, che le scarpette da 12 euro non saranno mai sufficienti per vincere una corsa, che se riparti dai presupposti di una provinciale puoi aspirare al massimo a fare la provinciale di lusso. Che non esiste progetto se ogni volta vale tutto e il contrario di tutto. Anche se ti chiami Napoli, l'unica squadra della seconda area metropolitana d'Italia."

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        « Risposta #95 il: Maggio 31, 2020, 09:30:38 am »
        Anche io pago 10 euro barbiere e dal 2006 ad oggi credo non abbia mai battuto scontrini :look:


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        Inviato da una cripta. :schiatty:

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          « Risposta #96 il: Maggio 31, 2020, 09:43:29 am »
          Anche io pago 10 euro barbiere e dal 2006 ad oggi credo non abbia mai battuto scontrini :look:


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          È evidente che i barbieri dell'area aversana sono più onesti di quelli napoletani :look:

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            « Risposta #97 il: Maggio 31, 2020, 10:35:31 am »
            Comunque oh, banale banale, io non so fare un confronto diretto con i tempi delle Lira perchè era ragazzino e quindi ovviamente con spese diverse, però oggi è pure notevolmente cambiato lo stile di vita medio, un ragazzino di oggi tra outfit e elettronica esce con tipo 2000 euro di roba addosso :look:
            I nostri genitori accocchiavano il milioncino e si facevano le due settimane di mare, noi ci compriamo l'Iphone e dobbiamo metterci altri soldi per le cuffie da 80 euro :look:
            Probabilmente a casa dei tuoi chi sono mobili e cucina che costano come metà appartamento. Oggi se spendi 3mila euro per una cucina sei un folle. I mobili all Ikea costano 100 euro. Sono cambiati i bisogni e onestamente non mi ricordo nemmeno questa maggiore parsimonia sul vestiario. Oggi esiste Zara (uno dei tanti) quando ero piccolo io un Lewis 501 che era uno dei più indossati, costava anche 150 mila lire. Oggi un jeans da 150€ chi cazzo lo compra?

            Le persone di oggi sono più propensa a spendere per intrattenimento ed experience. Ma fondamentalmente sono meno possidenti di un tempo. Tralasciando che magari un TV all epoca costava un rene, oggi te li buttano appresso, l impianto HiFi di 30 anni fa costava più dell iPhone di oggi.

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              « Risposta #98 il: Maggio 31, 2020, 11:57:11 am »
              Probabilmente a casa dei tuoi chi sono mobili e cucina che costano come metà appartamento. Oggi se spendi 3mila euro per una cucina sei un folle. I mobili all Ikea costano 100 euro. Sono cambiati i bisogni e onestamente non mi ricordo nemmeno questa maggiore parsimonia sul vestiario. Oggi esiste Zara (uno dei tanti) quando ero piccolo io un Lewis 501 che era uno dei più indossati, costava anche 150 mila lire. Oggi un jeans da 150€ chi cazzo lo compra?

              Le persone di oggi sono più propensa a spendere per intrattenimento ed experience. Ma fondamentalmente sono meno possidenti di un tempo. Tralasciando che magari un TV all epoca costava un rene, oggi te li buttano appresso, l impianto HiFi di 30 anni fa costava più dell iPhone di oggi.

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              Scusa?

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                « Risposta #99 il: Maggio 31, 2020, 12:00:20 pm »
                Scusa?

                non so dove vivi, ma forse è parecchio che non entri in un centro commerciale in Italia.

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                  « Risposta #100 il: Maggio 31, 2020, 12:45:15 pm »
                  non so dove vivi, ma forse è parecchio che non entri in un centro commerciale in Italia.

                  Da Febbraio (Valmontone Outlet).
                  Non mi piacciono molto i centri commerciali comunque.
                  Passo svariati mesi in Italia e vedo negozi nei centri storici dei paesi dove quei prezzi sono normalissimi.
                  E i clienti non mancano. Mio fratello ad esempio.
                  Spesso prendo treni per andare a lavoro con studenti delle superiori e tra scarpe, pantaloni, giacche e borse lasciamo stare.

                  Sul resto ti do ragione. I consumi e le esigenze sono cambiate, la tecnologia puo essere un esempio. I prezzi si sono ridotti ma è anche vero che prima una famiglia di quattro persone non aveva quattro telefoni.
                  Non è questo punto comunque. Quello che volevo dire è che giusto sull'abbigliamento mi pare che in Italia si spendeva prima e si spende adesso. Ci si lamenta delle zucchine che sono raddoppiate pero il Woolrich poi le persone se lo comprano senza battere ciglio.

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                    « Risposta #101 il: Maggio 31, 2020, 12:55:54 pm »
                    Da Febbraio (Valmontone Outlet).
                    Non mi piacciono molto i centri commerciali comunque.
                    Passo svariati mesi in Italia e vedo negozi nei centri storici dei paesi dove quei prezzi sono normalissimi.
                    E i clienti non mancano. Mio fratello ad esempio.
                    Spesso prendo treni per andare a lavoro con studenti delle superiori e tra scarpe, pantaloni, giacche e borse lasciamo stare.

                    Sul resto ti do ragione. I consumi e le esigenze sono cambiate, la tecnologia puo essere un esempio. I prezzi si sono ridotti ma è anche vero che prima una famiglia di quattro persone non aveva quattro telefoni.
                    Non è questo punto comunque. Quello che volevo dire è che giusto sull'abbigliamento mi pare che in Italia si spendeva prima e si spende adesso. Ci si lamenta delle zucchine che sono raddoppiate pero il Woolrich poi le persone se lo comprano senza battere ciglio.

                    Ad occhio e croce mi sembra più una tua percezione, come ti dicevo i consumi si sono spostati sull'immateriale perchè la globalizzazione ed il mercato ad informazione quasi perfetta ha ridotto di molto il mark-up abbassando quindi il prezzo che si è poi tirato giù la qualità e giocoforza si è standardizzato; esempio molto pratico Alcott quando ero alle superiori aveva un negozio vicino al museo era da poco entrato in vigore l'euro e faticavi a trovare qualcosa sotto i 50-60 Oggi da Alcott non lo so nemmeno se esiste una cosa che costi 50€. Hai detto bene Valmontone, fenomeno Outlet nati propri anni fa per cercare di vendere quello che non si vendeva più nel lusso. 20 anni fa un paio di scarpe Nike le pagavano fiori di quattrini anche chi non se le poteva permettere perchè era quello lo status symbol adesso con l'avvento della generazione dematerializzata se ti fai vedere con un capo inutilmente costoso vieni preso anche per il culo; altro mio ricordo dell'infanzia Jean-Charles de Castelbajac; maglie orrende che costavano un rene e che teneva mezza secondigliano, proprio sul corso se ne cadevano negozi di abbigliamento che un altro po' dovevi fare un mutuo per 4 pezze. La qualità era sicuramente migliore ma non tanto da giustificare il markup. Faccio sempr el'esempio delle cucine, ai tempi dei miei la pagavano anche 30 milioni, ma durava 50 anni, oggi la paghi 5.000 e la cambi ogni 5 tra le due io preferisco la seconda e come me molti altri che hanno contribuito allo standard di oggi. Per chiudere all'epoca dei nostri padri era normale comprare casa, oggi è spesso una chimera e già questo dovrebbe bastare. Ma in questo discorso di economia globale che ci ha fatto da una parte venire voglia di experience e dall'altra ce l'ha tolta facendoci mangiare lo stesso panino a hong kong che a Sedriano l'euro è una cosa positiva.

                      Online Puck

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                      « Risposta #102 il: Maggio 31, 2020, 14:57:26 pm »
                      Probabilmente a casa dei tuoi chi sono mobili e cucina che costano come metà appartamento. Oggi se spendi 3mila euro per una cucina sei un folle. I mobili all Ikea costano 100 euro. Sono cambiati i bisogni e onestamente non mi ricordo nemmeno questa maggiore parsimonia sul vestiario. Oggi esiste Zara (uno dei tanti) quando ero piccolo io un Lewis 501 che era uno dei più indossati, costava anche 150 mila lire. Oggi un jeans da 150€ chi cazzo lo compra?

                      Le persone di oggi sono più propensa a spendere per intrattenimento ed experience. Ma fondamentalmente sono meno possidenti di un tempo. Tralasciando che magari un TV all epoca costava un rene, oggi te li buttano appresso, l impianto HiFi di 30 anni fa costava più dell iPhone di oggi.

                      Mah Panda, mediamente siamo meno ricchi perchè l'Italia si è impoverita ma questo a prescindere dall'euro, è un processo più vecchio che parte dalle bolle esplose a fine anni 80, però non credo che le spese domestiche compensino tutto il resto e parliamo comunque di costi che creavano un minimo di valore che potevi ritrovarti dopo, al contrario della maggior parte delle spese attuali.
                      Oggi la chiunque si fa il Suv (mò è passata la moda e ok :look:) e sono minimo dai 18 k a salire, le utilitarie praticamente non esistono più (prima spendevi 5 milioni per una Fiat e quella era per 30 anni :look:), siamo mediamente diventati più sofisticati in ogni settore, dalla cura personale alla cucina, ogni famiglia praticamente manda 2 figli su 2 all'università mentre prima la maggior parte dei ragazzi arrivati all'età dell'obbligo andavano a lavorare (allora c'era questa possibilità :look:).
                      Sull'abbigliamente non concordo, io ti parlo di me che vivo in estrema provincia :look: e prendevi quello che trovavi, come scarpe al massimo di concedevi una Nike, ora anche qui girano con Tod's da 250 euro.
                      Le vacanze, ma chi andava all'estero 30 anni fa? Una settimana di mare nel luogo di villeggiatura più vicino, ora giri l'Europa come vuoi.
                      Non ne parlo con tono critico, ma se oggi spendiamo mediamente molto di più per gli sfizi non possiamo poi lamentarci che il conto in banca non sale.

                        Online Panda_Bellucore_Abraxas

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                        « Risposta #103 il: Maggio 31, 2020, 15:12:30 pm »
                        Mah Panda, mediamente siamo meno ricchi perchè l'Italia si è impoverita ma questo a prescindere dall'euro, è un processo più vecchio che parte dalle bolle esplose a fine anni 80, però non credo che le spese domestiche compensino tutto il resto e parliamo comunque di costi che creavano un minimo di valore che potevi ritrovarti dopo, al contrario della maggior parte delle spese attuali.
                        Oggi la chiunque si fa il Suv (mò è passata la moda e ok :look:) e sono minimo dai 18 k a salire, le utilitarie praticamente non esistono più (prima spendevi 5 milioni per una Fiat e quella era per 30 anni :look:), siamo mediamente diventati più sofisticati in ogni settore, dalla cura personale alla cucina, ogni famiglia praticamente manda 2 figli su 2 all'università mentre prima la maggior parte dei ragazzi arrivati all'età dell'obbligo andavano a lavorare (allora c'era questa possibilità :look:).
                        Sull'abbigliamente non concordo, io ti parlo di me che vivo in estrema provincia :look: e prendevi quello che trovavi, come scarpe al massimo di concedevi una Nike, ora anche qui girano con Tod's da 250 euro.
                        Le vacanze, ma chi andava all'estero 30 anni fa? Una settimana di mare nel luogo di villeggiatura più vicino, ora giri l'Europa come vuoi.
                        Non ne parlo con tono critico, ma se oggi spendiamo mediamente molto di più per gli sfizi non possiamo poi lamentarci che il conto in banca non sale.
                        Si ma stai mischiando economie diverse, il viaggio all'estero lo fai perché adesso c'è il low cost sennò ti appendevi. I della valle erano più ricchi prima o oggi? all'Università di iscrivono più oggi o più ieri? Le rette dell'Università costano oggi come la cena in un ristorante.

                        Concordo che è un discorso che esula dall euro

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                          « Risposta #104 il: Maggio 31, 2020, 16:35:41 pm »
                          Ad occhio e croce mi sembra più una tua percezione, come ti dicevo i consumi si sono spostati sull'immateriale perchè la globalizzazione ed il mercato ad informazione quasi perfetta ha ridotto di molto il mark-up abbassando quindi il prezzo che si è poi tirato giù la qualità e giocoforza si è standardizzato; esempio molto pratico Alcott quando ero alle superiori aveva un negozio vicino al museo era da poco entrato in vigore l'euro e faticavi a trovare qualcosa sotto i 50-60 Oggi da Alcott non lo so nemmeno se esiste una cosa che costi 50€. Hai detto bene Valmontone, fenomeno Outlet nati propri anni fa per cercare di vendere quello che non si vendeva più nel lusso. 20 anni fa un paio di scarpe Nike le pagavano fiori di quattrini anche chi non se le poteva permettere perchè era quello lo status symbol adesso con l'avvento della generazione dematerializzata se ti fai vedere con un capo inutilmente costoso vieni preso anche per il culo; altro mio ricordo dell'infanzia Jean-Charles de Castelbajac; maglie orrende che costavano un rene e che teneva mezza secondigliano, proprio sul corso se ne cadevano negozi di abbigliamento che un altro po' dovevi fare un mutuo per 4 pezze. La qualità era sicuramente migliore ma non tanto da giustificare il markup. Faccio sempr el'esempio delle cucine, ai tempi dei miei la pagavano anche 30 milioni, ma durava 50 anni, oggi la paghi 5.000 e la cambi ogni 5 tra le due io preferisco la seconda e come me molti altri che hanno contribuito allo standard di oggi. Per chiudere all'epoca dei nostri padri era normale comprare casa, oggi è spesso una chimera e già questo dovrebbe bastare. Ma in questo discorso di economia globale che ci ha fatto da una parte venire voglia di experience e dall'altra ce l'ha tolta facendoci mangiare lo stesso panino a hong kong che a Sedriano l'euro è una cosa positiva.

                          Permettimi la provocazione (non rivolta  ate tra l'altro, ma in generale): ma se l'abbigliamento è calato (anche se su questo non concordo), i viaggi sono abbassati, la tecnologia è abbassata, com'è la storia che con l'euro è raddoppiato tutto? Va a finire che quei intellettualoni delle Banca d'Italia e dell'ISTAT avevano ragione.
                          A me sembra che l'euro, è arrivato in momento in cui l'Italia era gia entrata in un processo di impoverimento e che quindi la gente abbia percepito come aumento dei prezzi quello che è un calo del reddito (l'effetto è lo stesso ma le cuase sono molto diverse). Impoverimento dovuto ad una ricchezza fittizia, drogata dalla spesa pubblica insostenibile. Ma quante migliaia di persone a 40-45 anni avevano la pensione e lavoravano in nero? Quante aziende venivano manetune artificialmente in vita dallo Stato (Alitalia, FS, SIP)? Parliamo di migliaia e migliai di persone che avevano uno stile di vita drogato dalla spesa statale (che infatti negli anni 80 esplose). Il discorso della casa è legato ai redditi piu che ai prezzi secondo me. ma con i lavori precari di oggi chi te lo da un mutuo?

                          Guarda io credo di aver compreso il processo che hai descritto. Lo trovo plausibile. Tra l'altro sono d accordo anche sul fatto che si stiano mischiando molti effetti difficilmente isolabili. Si semplifica tutto parlndo dell'eruo perché è stato un cambianto forte, visibile e riconoscibile. Acui possiamo dare addirittura una data ben precisa. Gli altri sono stati cambiamenti lenti e progressivi quindi piu difficilmente riconoscibili.
                          Per quanto mi riguarda, se proprio dobbiamo dare qualche responsabilita all'Europa, io parlarei piu che dell'Euro in se, della legge che, a partire dal 1994, prevedeva che lo Stato uscisse dall economia e dalle varie aziende. Legge che diede il via a tutta una serie di privatizzazioni di aziende statali come le Ferrovie, l'Enel, Ina Assitalia, le varie banche e cosi via.

                          Ultima cosa, forse ho anche una percezione influenzata dalle realta che vivo, anzi sicursamente. Pero sul discorso dell'abbigliamento rimango della mia opinione. Tu mi parli si Alcott ma io potrei farti l'esempio di Nuvolari dove un pantalone corto a meno di 60€ lo trovi forse forse coi saldi.
                          Anche sull'universita mi sembra che sbagli. Io parlo di due sole realta, le uniche che conosco, Roma1 (Sapienza) e Roma2 (Tor Vergata). In 12/15 anni le tasse, a parita di reddito, sono moltiplicate per almeno 4/5.

                             

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