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Topic: Bici vs auto  (Letto 8727 volte)

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Offline mtpgpp

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« Risposta #15 il: Ottobre 12, 2021, 15:55:35 pm »
scordavo anche sulla potenza la legge italiana fa una cazzata, la potenza non vuol dire per forza velocità, qui non si parla di potnza ma velocità massima, la potenza te la garantisce anche in salita magari ma un 750 lo puoi mettere anche limitato a 25 km/h ma il potore potente ti è appunto comodo in salita, per usare gomme fat e quindi stabili su sampietrini, binari metro ecc senza perdere in prestazioni ecc ma senza superare i limiti.
molte 250w sbloccate arrivano sui 35 in pianura ad esempio

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    « Risposta #16 il: Ottobre 12, 2021, 15:58:31 pm »
    questo era su tutti i giornali online un mesetto fa



    i poveretti questo giro andavano anche in fila indiana ma l'automobilista si è rotto le palle per non aver potuto sorpassare subito

    la gente alla guida sclera, ho visto motociclisti cadere per tentare di speronare un'auto.... gente in auto che si esaspera dietro i ciclisti (e se becchi il plotone che blocca la strada e magari chiaccherano nel frattempo...) e fa di tutto tipo



    dove effettivamente non li avrebbe sorpassati nenache una moto

    Diciamo che nel primo caso l'automobilista lo sbatterei in galera senza se e senza ma ...
    Nel secondo caso un paio di loro li avrei atterrati volentieri, magari la prossima volta imparano
    FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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      « Risposta #17 il: Ottobre 12, 2021, 16:03:53 pm »
      Spesso e volentieri mettersi in gruppo è un trucchetto per non farsi fare il classico sorpasso a filo e la cosa indubbiamente funziona, mi capita poi di beccare i gruppetti a chiacchierare invece di correre - e vi assicuro che un gruppo nutrito di ciclisti, anche amatoriali, può raggiungere velocità tali per cui devi accelerare parecchio per superarli - e allora vafanculo. Io faccio anche ciclismo per sport, ma sono un lupo solitario e non posso negare che su molte cose gli scatolati :look: hanno ragione.

      Interessante pure il discorso sulla road rage, ci dovrebbero fare i trattati psicologici. Capita anche a me che sono un tranquillone e fatico a capire perché in strada ci sia tanto odio.
      « Ultima modifica: Ottobre 12, 2021, 16:08:40 pm da #amanteroschifo »

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        « Risposta #18 il: Ottobre 12, 2021, 16:05:05 pm »


        Io non capisco perché per le biciclette valga il liberi tutto.
        Per muoverti con il motorino devi avere assicurazione, casco, patente e cose varie. Per la bicicletta nulla. Mi sembra sbagliato. Discorso estensibile ormai anche ai monopattini (che hanno già provocato incidenti mortali un po’ ovunque).

        Riguardo i ciclisti devo dire che provo ammirazione sopratutto nelle città. Andrebbe un po’ regolamentato questo modo di spostarsi ma se ci fossero più biciclette e meno automobili sarebbe meglio per tutti.

        È così quasi in tutto il mondo, salvo rare eccezioni. Targa, casco e assicurazione sono i cavalli di battaglia di chi le bici vorrebbe semplicemente toglierle di mezzo. Potrebbero avere un senso per eventuali bici elettriche prive di limitatore, o con limitatore a 40 km/h come i motorini, non certo per le bici a propulsione umana, che normalmente in città non superano i 20-25. Di sicuro sarebbe un forte disincentivo allo sviluppo della mobilità dolce.

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          « Risposta #19 il: Ottobre 12, 2021, 16:06:50 pm »
          la road rage è abbastanza studiata, la teoria principale vuole che identificare il tuo prossimo non direttamente come umano ma sottoforma di "auto" porti a una dimunizione dell'empatia. Nel caso dei ciclisti non saprei però  :look:

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            « Risposta #20 il: Ottobre 12, 2021, 16:10:52 pm »
            la road rage è abbastanza studiata, la teoria principale vuole che identificare il tuo prossimo non direttamente come umano ma sottoforma di "auto" porti a una dimunizione dell'empatia. Nel caso dei ciclisti non saprei però  :look:
            Come mostra il video del vecchio chiattone che butta la bici del ciclista in un giardino per poi fare una corsa alla Bolt, in questo caso il prossimo tuo è la bici. :look:

            Io in macchina mi incazzo principalmente perché sono consapevole che per molti comportamenti scorretti potrei rimanerci paraplegico o tra le grinfie di barto.

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              « Risposta #21 il: Ottobre 12, 2021, 16:13:48 pm »
              sulla road rage



              qui ad esempio vediamo 2 coglioni l'automobilista ma anche il ciclista che lo riaffianca e ci fa storie, si appoggia sull'auto ecc... anche senza il tirarselo se questo inchiodava ne faceva rompeva 3 o 4 e aveva anche ragione dato che gli vanno in culo.

              Personalmente con i ciclisti sportivi mi incazzo parecchio non tanto pr il tempo prso ma perchè rischiano di farti passare un guaio, soprattutto nelle strade di montagna, mia madre se ne trovò uno collassato dietro una curva, se lo investiva vai tu a dimostrare che quello era già steso perchè impiegato 50enne che dopo una settimana di scrivania decide di farsi le 3 valli in estate....

              sulle assicurazioni qua in swiss il discorso è un parecchio diverso, hanno quasi tutti già di loro l'rca personale (io devo ancora farla) che ti copre un po' per qualunque danno tu possa fare in bici o in altre occasioni (chessò il figlio che rompe una finestra giocando a pallone) poichè sono quasi tutti in affitto e la chiedono i padroni di casa per eventuali danni fatti in casa, infatti le assicurazioni (anche auto) costano meno che in italia.

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                « Risposta #22 il: Ottobre 12, 2021, 16:14:06 pm »
                la road rage è abbastanza studiata, la teoria principale vuole che identificare il tuo prossimo non direttamente come umano ma sottoforma di "auto" porti a una dimunizione dell'empatia. Nel caso dei ciclisti non saprei però  :look:
                Quella verso i ciclisti è semplicemente la classica prevaricazione del forte sul debole. Finché sei chiuso in una scatola di metallo da una tonnellata ti senti invulnerabile di fronte a un ciclista che potresti uccidere in mezzo secondo con un colpo di pedale e un gioco di polso. Diciamo che non hai bisogno di misurarti la palla prima di dare sfogo a tutta la tua aggressività repressa. Non a caso in auto diventano molto violente coi ciclisti anche le donne.

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                  « Risposta #23 il: Ottobre 12, 2021, 16:14:41 pm »

                  È così quasi in tutto il mondo, salvo rare eccezioni. Targa, casco e assicurazione sono i cavalli di battaglia di chi le bici vorrebbe semplicemente toglierle di mezzo. Potrebbero avere un senso per eventuali bici elettriche prive di limitatore, o con limitatore a 40 km/h come i motorini, non certo per le bici a propulsione umana, che normalmente in città non superano i 20-25. Di sicuro sarebbe un forte disincentivo allo sviluppo della mobilità dolce.

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                  Io lo dico innanzitutto per interesse visto che un RC bici farebbe comodo  :ahha:

                  Scherzi a parte le misure suddette sono a tutela del guidatore (nel nostro caso ciclista). La scatola cranica puo sopportare massimo un urto a 15 km/h. Le biciclette superano quelle velocita abbastanza facilmante quindi il casco dovrebbe essere obbligatorio.
                  Idem l assicurazione. Se un ciclista investe qualcuno, cosa non impossibile visto che le vedo sui parciapiedi, le vedo saltare i semafori e cosi via, chi paga?
                  Che poi sono i motivi per cui è nata l assicurazione auto.
                  Diciamo che nell ultima frase racchiudi la vera motivazione. Ad esempio con queste regole il bike sharing sarebbe molto piu difficile.
                  A me sembra una atteggiamento sbagliato in primis per i ciclisti stessi e poi profondamente incoerente.

                  Il discorso va esteso ormai anche ai monopattini.

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                    « Risposta #24 il: Ottobre 12, 2021, 16:16:56 pm »
                    Spesso e volentieri mettersi in gruppo è un trucchetto per non farsi fare il classico sorpasso a filo e la cosa indubbiamente funziona, mi capita poi di beccare i gruppetti a chiacchierare invece di correre - e vi assicuro che un gruppo nutrito di ciclisti, anche amatoriali, può raggiungere velocità tali per cui devi accelerare parecchio per superarli - e allora vafanculo. Io faccio anche ciclismo per sport, ma sono un lupo solitario e non posso negare che su molte cose gli scatolati :look: hanno ragione.

                    Interessante pure il discorso sulla road rage, ci dovrebbero fare i trattati psicologici. Capita anche a me che sono un tranquillone e fatico a capire perché in strada ci sia tanto odio.

                    Come dice Arch Stanton trattasi di fenomeno abbastanza studiato. Oltre a quello che dice ci sarebbe il fatto di sentirsi al sicuro dentro l abitacolo e quindi piu liberi di aggredire senza pericoli diciamo.
                    Questo in generale, poi la legge del piu grosso che in strada impera. L automobilista sa che è piu forte di un ciclista cosi come il furgone piu della macchina e il camion piu del furgone. Semplicemente agiscono di conseguenza.

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                      « Risposta #25 il: Ottobre 12, 2021, 16:22:06 pm »

                      Io lo dico innanzitutto per interesse visto che un RC bici farebbe comodo  :ahha:

                      Scherzi a parte le misure suddette sono a tutela del guidatore (nel nostro caso ciclista). La scatola cranica puo sopportare massimo un urto a 15 km/h. Le biciclette superano quelle velocita abbastanza facilmante quindi il casco dovrebbe essere obbligatorio.
                      Idem l assicurazione. Se un ciclista investe qualcuno, cosa non impossibile visto che le vedo sui parciapiedi, le vedo saltare i semafori e cosi via, chi paga?
                      Che poi sono i motivi per cui è nata l assicurazione auto.
                      Diciamo che nell ultima frase racchiudi la vera motivazione. Ad esempio con queste regole il bike sharing sarebbe molto piu difficile.
                      A me sembra una atteggiamento sbagliato in primis per i ciclisti stessi e poi profondamente incoerente.

                      Il discorso va esteso ormai anche ai monopattini.
                      Ma il casco mica è vietato, chi vuole se lo può mettere. Forse a questo punto devo specificare che io sono contrario all'obbligo del casco anche per i centauri su moto da 250 all'ora :look:
                      Ma in ogni caso ci sono diversi studi che dimostrano che il caschetto da bici non serve a molto. Protegge solo dalle cadute a bassa velocità, ma la stragrande maggioranza dei danni cerebrali per i ciclisti sono dovuti a scontri con le macchine, dove il caschetto te lo fai flambè :asd:

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                        « Risposta #26 il: Ottobre 12, 2021, 16:29:52 pm »
                        Ma il casco mica è vietato, chi vuole se lo può mettere. Forse a questo punto devo specificare che io sono contrario all'obbligo del casco anche per i centauri su moto da 250 all'ora :look:
                        Ma in ogni caso ci sono diversi studi che dimostrano che il caschetto da bici non serve a molto. Protegge solo dalle cadute a bassa velocità, ma la stragrande maggioranza dei danni cerebrali per i ciclisti sono dovuti a scontri con le macchine, dove il caschetto te lo fai flambè :asd:

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                        Non vietato è diverso da obbligatorio. La cintura di sicurezza nelle auto è obbligatoria, non "non vietata". Per me non sono dettagli.

                        Non capisco veramente la differenza di regolamentazione tra una bicicletta e un 50ino limitato a 40 km/h (come dovrebbe essere per legge).
                        Ah, per me sono da regolare anche le "macchine" tipo le Ligier.

                        Poi ci sarebbe il discorso della patente.
                        Sinceramente la scuola guida ha una parte teorica che dovrebbe valere per chiunque si muova per strada, non solo per motociclisti e automobilisti.

                        E rimane il problema dell assicurazione.

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                          « Risposta #27 il: Ottobre 12, 2021, 16:44:58 pm »
                          Se stanno nelle piste ciclabili o quantomeno se non rallentano il traffico, non arrivano in controsenso e rispettano le regole più elementari, possono serenamente convivere con pedoni ed automobilisti.
                          In caso contrario sono le peggiori sciagure e vanno innanzitutto castrati.
                          Purtroppo è un fiorire di stronzi in bici pericolosi quanto i cazzoni in motorino e gli automobilisti convinti di essere a Indianapolis.
                          Più di loro i coglioni in monopattino.
                          Grazie a loro manco più sul marciapiede sto quieto.
                          Gente da ardere.

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                            « Risposta #28 il: Ottobre 12, 2021, 16:48:52 pm »
                            Cem, una linea di demarcazione da qualche parte la devi mettere, altrimenti si arriverà a chiedere l'assicurazione obbligatoria anche per i pedoni e magari pure il casco e la patente. Secondo me quella linea sta bene dove sta. Ossia, finché ti muovi con le tue gambe sei esentato dalla burocrazia.

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                              « Risposta #29 il: Ottobre 12, 2021, 16:51:07 pm »
                              Se stanno nelle piste ciclabili o quantomeno se non rallentano il traffico, non arrivano in controsenso e rispettano le regole più elementari, possono serenamente convivere con pedoni ed automobilisti.
                              In caso contrario sono le peggiori sciagure e vanno innanzitutto castrati.
                              Purtroppo è un fiorire di stronzi in bici pericolosi quanto i cazzoni in motorino e gli automobilisti convinti di essere a Indianapolis.
                              Più di loro i coglioni in monopattino.
                              Grazie a loro manco più sul marciapiede sto quieto.
                              Gente da ardere.
                              Fai il bravo, asciuga quel rivoletto di bava e va t cocc :asd:

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