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Topic: Bici vs auto  (Letto 8721 volte)

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Online CEMTURIO983

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« Risposta #75 il: Ottobre 13, 2021, 11:29:25 am »
L assicurazione copre i danni che tu provochi ad altri. Si tutela quello.

Se vale il principio del "tanto mi faccio male io" allora togliamo anche cinta di sicurezza in macchina e casco ai motociclisti.
 
Ci sono gia stati morti in diverse citta a causa dei monopattini.
Il pedone non investe nessuno. La bicicletta si.
Il pedone la strada la solo attraversa, se lo fa correttamente non capisco quale pericolo rappresenti per gli altri.
Il ciclista fa un po quello che vuole per la strada. Magari voi siete le persone piu ligie che esistono ma non tutti lo sono (cosa che vale anche per gli automobilisti).
Io non capisco perché un 50ino non modificato debba sottostare ad una serie di regole (e conseguenti costi) ed una bici come quella di Arch no. Cosa cambia in quanto a pericolosità?
E comunque, per me, non è un discorso solo di assicurazione ma anche di patentino. A cosa serve la parte teorica? Ad imparare a circolare rispettando le regole.
Perché si da per scontato che un ciclista debba frequentare una strada senza conoscerne il funzionamento?

Se uno ha gia la patente (anche la A) non gli servirebbe nulla quindi penso il 90% delle persone non ne avrebbe nemmeno bisogno.
È il principio sottostante secondo me sbagliato.

Se dipendesse da me, toglierei queste cose solo se la circolazione delle biciclette fosse limitata a zone appositamente adibite, altrimenti assicurazione e patente.



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    « Risposta #76 il: Ottobre 13, 2021, 11:30:50 am »
    di la verità, sotto sotto odi anche gli altri pedoni che ti sfiorano nella calca

    Secondo me odia anche la sua ombra che non si toglie dai piedi  :look:

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      « Risposta #77 il: Ottobre 13, 2021, 11:31:12 am »
      Discorso validissimo, in Italia la pianificazione urbanistica lascia molto a desiderare e la predisposizione di piste ciclabili è spesso funzionale all'ottenimento di finanziamenti europei, cui segue un lavoro da cani. Io infatti le piste ciclabili col cazzo che le prendo se fanno schifo, le persone le devi anche incentivare a muoversi in modo sostenibile, io a Napoli in bici non ci andrei manco col cazzo ad esempio e le ciclabili di giggino non a caso sono una barzelletta. Ad Aversa vicino l'ippodromo c'è un tratto di pista ciclabili coi canali di scolo dell'acqua piovana in mezzo che sono peggio delle buche per strada, ma chi vuoi incentivare così? Infatti non ci ho mai visto nessuno in bici (strada larghissima e spazio infinito a disposizione eh). :asd:

      Londra è proprio un esempio perfetto, essendo una delle città meno ciclabili d'Europa (un po' di tempo fa pariavo a vedere video di ciclisti con la gopro in giro per il mondo e Londra è un inferno). Il problema è che abbiamo anche delle città nate sulla base di criteri urbanistici pre-800 e periferie nate sulla base dell'abusivismo edilizio. Non è per nulla semplice farlo, se alla base non c'è un sistema di trasporto pubblico capillare e funzionante è impossibile.
      Ho portato Londra come esempio proprio perché è una realtà che conosco benissimo e posso apprezzare gli sforzi che si stanno facendo per rendere migliore la circolazione e, soprattutto, è una città dove davvero vivere da pedone è una meraviglia.

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        « Risposta #78 il: Ottobre 13, 2021, 11:32:37 am »

        depende, se assicuri solo la bici sì se invece parli di rc familiare no, di solito con quste hai più semplicemente delle esclusioni (coprono tutto tranne determinate cose ritenute più pericolose da integrare a parte)

        Aspetta, qua non ti seguo. Me lo rispieghi?

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          « Risposta #79 il: Ottobre 13, 2021, 11:32:56 am »
          Io non capisco perché un 50ino non modificato debba sottostare ad una serie di regole (e conseguenti costi) ed una bici come quella di Arch no. Cosa cambia in quanto a pericolosità?

          quella di arch comunque è palesemente illegale dovrebbe immatricolarla come 50ino (in italia praticamente impossibil farlo), le bici elettriche legali vanno alla metà dei 50ini

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            « Risposta #80 il: Ottobre 13, 2021, 11:34:14 am »
            di la verità, sotto sotto odi anche gli altri pedoni che ti sfiorano nella calca
            In verità mi piace fare due chiacchiere con altri fruitori dei mezzi. Durante questo periodo pandemico mi è mancata molto la serenità nel prendere i mezzi ed il poter ridere e chiacchierare. L'atmosfera è abbastanza funesta.
            Pedone è bello :pugno:

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              « Risposta #81 il: Ottobre 13, 2021, 11:37:47 am »
              L assicurazione copre i danni che tu provochi ad altri. Si tutela quello.

              Se vale il principio del "tanto mi faccio male io" allora togliamo anche cinta di sicurezza in macchina e casco ai motociclisti.
               
              Ci sono gia stati morti in diverse citta a causa dei monopattini.
              Il pedone non investe nessuno. La bicicletta si.
              Il pedone la strada la solo attraversa, se lo fa correttamente non capisco quale pericolo rappresenti per gli altri.
              Il ciclista fa un po quello che vuole per la strada. Magari voi siete le persone piu ligie che esistono ma non tutti lo sono (cosa che vale anche per gli automobilisti).
              Io non capisco perché un 50ino non modificato debba sottostare ad una serie di regole (e conseguenti costi) ed una bici come quella di Arch no. Cosa cambia in quanto a pericolosità?
              E comunque, per me, non è un discorso solo di assicurazione ma anche di patentino. A cosa serve la parte teorica? Ad imparare a circolare rispettando le regole.
              Perché si da per scontato che un ciclista debba frequentare una strada senza conoscerne il funzionamento?

              Se uno ha gia la patente (anche la A) non gli servirebbe nulla quindi penso il 90% delle persone non ne avrebbe nemmeno bisogno.
              È il principio sottostante secondo me sbagliato.

              Se dipendesse da me, toglierei queste cose solo se la circolazione delle biciclette fosse limitata a zone appositamente adibite, altrimenti assicurazione e patente.
              ma il casco e la cintura li metti per evitare di diventare un costo per il sistema sanitario, ed è stato verificato che salvino vite ed evitano costi allo stato. A differenza del casco in bici per uso stradale classico e non sportivo per esempio
              Pedoni investiti dalle bici in modo grave da finire in ospedali quanti ce ne sono all'anno? Penso pochi. E poi anche se fosse comunque ci sarebbe un processo e il risarcimento nel caso hai fatto lo stronzo e rotto la gamba a uno lo paghi tu. Quindi non ne vedo il motivo di andare a mettere soldi burocrazie e rotture di palle per una bicicletta.
              Certo che tutti dovremmo rispettare le regole della strada, sicuramente c'è qualcuno che non lo fa, però perchè sparare nel mucchio e colpire una categoria intera mandandola nelle mani della mafia praticamente

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                « Risposta #82 il: Ottobre 13, 2021, 11:40:14 am »
                Ho portato Londra come esempio proprio perché è una realtà che conosco benissimo e posso apprezzare gli sforzi che si stanno facendo per rendere migliore la circolazione e, soprattutto, è una città dove davvero vivere da pedone è una meraviglia.

                Puoi usare anche Madrid ad esempio.
                Ci sono 317 fermate di metro (Roma credo che arrivi a stento a 75 per fare un paragone) e delle linee di autobus impressionanti per frequenza, modernita dei mezzi e capillarita.
                Io ho comprato la macchina quando è nata mia figlia ma in cinque anni ho fatto tipo 14mila km. Andandoci in vacanza varie volte sui Pirenei (1200km tra andata e ritorno), ai Paesi Baschi (idem) e a Valencia (solo 800km). Ma chi me lo ha fatto fare mi domando.

                Eppure stanno facendo moltissimi lavori per disincentivare ancora di piu il traffico.

                Purtroppo in Italia senza un adeguata rete di trasporti pubblici ogni discorso se ne cade. Abbiamo il ratio macchine/abitante piu alto d Europa.
                Questa è una cosa storica (c'è chi da la colpa agli Agnelli che avrebbero fatto tutto pur di vendere la Panda) pero io credo sia una questione molto piu profonda.
                Per adeguare tutto ci vogliono molti soldi (che non abbiamo) e molto tempo.

                Da parte mia ammiro molto la gente che decide di andare in bicicletta in citta (quelli che rispettano la regole un minimo) pero secondo me fanno uno sport estremo. Personalmente io non lo faccio per paura.

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                  « Risposta #83 il: Ottobre 13, 2021, 11:43:39 am »
                  Aspetta, qua non ti seguo. Me lo rispieghi?

                  esempio svizzero (diffuso ma non obbligatorio)

                  https://www.helvetia.com/ch/web/it/clienti-privati/abitazione/diritto/assicurazione-rc.html

                  In pratica copre i danni che puoi fare a cose o persone tu e i membri dalla tua famiglia (anche il cane che morde qualcuno ad esempio) , di solito ci sono esclusioni particolari da coprire a parte tipo alla guida di mezzi di sharing o di terzi (prendi l'auto di tuo cugino  l'ammacchi parcheggiando).

                  In italia di solito le vendono assieme a quelle sulle case

                  questo un caso italiano

                  https://www.allianzdirect.it/family-care/assicurazione-casa/rc-famiglia/?gclid=EAIaIQobChMImbyhlYvH8wIVi7t3Ch25RQ2YEAAYAyAAEgIw7PD_BwE&gclsrc=aw.ds

                  I tuoi cari sono il bene più importante. Difendili con l’RC Famiglia.

                      checkmark

                      Copre i danni che tu e la tua famiglia potete causare agli altri anche nel tempo libero
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                      O quando vi dedicate al bricolage o allo sport
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                      Copre infortuni e danni subiti da baby-sitter e da chi ti aiuta nei lavori di casa
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                      Protegge i tuoi ospiti, anche dai danni per furto o incendio
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                      Funziona anche se sei all’estero

                  I problemi, si sa, arrivano sempre quando meno te lo aspetti. Ti distrai un attimo e il guaio è fatto. Per mettere al sicuro te, la o il tuo partner, i tuoi figli e gli altri familiari che vivono sotto il tuo stesso tetto c’è la Garanzia RC Famiglia.


                  costano tra i 200 e i 300 auro l'anno circa a seconda di cosa vuoi coprire (lato casa puoi metterci inteventi di idraulico per rotture tubature ad esempio, furto scasso  ecc), un'assicurazione solo bici costerebbe un decimo probabilmente

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                    « Risposta #84 il: Ottobre 13, 2021, 11:48:25 am »
                    ma il casco e la cintura li metti per evitare di diventare un costo per il sistema sanitario, ed è stato verificato che salvino vite ed evitano costi allo stato. A differenza del casco in bici per uso stradale classico e non sportivo per esempio
                    Pedoni investiti dalle bici in modo grave da finire in ospedali quanti ce ne sono all'anno? Penso pochi. E poi anche se fosse comunque ci sarebbe un processo e il risarcimento nel caso hai fatto lo stronzo e rotto la gamba a uno lo paghi tu. Quindi non ne vedo il motivo di andare a mettere soldi burocrazie e rotture di palle per una bicicletta.
                    Certo che tutti dovremmo rispettare le regole della strada, sicuramente c'è qualcuno che non lo fa, però perchè sparare nel mucchio e colpire una categoria intera mandandola nelle mani della mafia praticamente

                    Purtroppo ce ne sono.
                    E poi una vittima, non necessariamente mortale, la puoi causare anche in via indiretta se stai circolando per la strada.

                    I soldi li metti tu, se ce li hai. O se risulta che ce li hai. Con la giustizia italiana dopo chissa quanto tempo tra l altro.
                    Anche per le macchine potremmo far valere un discorso del genere.

                    Sull ultima frase (fino al discorso della mafia quando mi perdo un po) sono daccordo. Pero, ad oggi, un ciclista puo fare quello che vuole senza essere punito.
                    Un automobilista no.
                    In linea teorica ovviamente.

                    Per me questo è sbagliato.

                    Non so, io non faccio parte ne della categoria degli automobilisti, ne di quella dei ciclisti pero fatico a vedere differenze sotto certi aspetti.


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                      « Risposta #85 il: Ottobre 13, 2021, 11:50:26 am »
                      ma il casco e la cintura li metti per evitare di diventare un costo per il sistema sanitario, ed è stato verificato che salvino vite ed evitano costi allo stato. A differenza del casco in bici per uso stradale classico e non sportivo per esempio
                      Pedoni investiti dalle bici in modo grave da finire in ospedali quanti ce ne sono all'anno? Penso pochi. E poi anche se fosse comunque ci sarebbe un processo e il risarcimento nel caso hai fatto lo stronzo e rotto la gamba a uno lo paghi tu. Quindi non ne vedo il motivo di andare a mettere soldi burocrazie e rotture di palle per una bicicletta.
                      Certo che tutti dovremmo rispettare le regole della strada, sicuramente c'è qualcuno che non lo fa, però perchè sparare nel mucchio e colpire una categoria intera mandandola nelle mani della mafia praticamente

                      ma infatti l'assicurazione solo bici ha poco senso e la targa non la implica.
                      Se vuoi assicurarti per i danni fatti agli altri ha senso l'rc familiare generica (soprattutto per chi ha figli e animali o vive in affitto)

                      in svizzera fino a 10 anni fa era obbligatoria, la vignetta annuale (con assicurazione) costava ben 5 franchi annui (massimale 2 mln)......

                      https://www.tio.ch/svizzera/cronaca/663058/addio-targhette-alle-bici-il-tramonto-di-un-sistema-unico-al-mondo

                      qua sembra che chissà quale cifra ci vorrebbe.... rischio basso cifra bassa, l'importanza della targa è per furti e multe

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                        « Risposta #86 il: Ottobre 13, 2021, 11:56:23 am »
                        Puoi usare anche Madrid ad esempio.
                        Ci sono 317 fermate di metro (Roma credo che arrivi a stento a 75 per fare un paragone) e delle linee di autobus impressionanti per frequenza, modernita dei mezzi e capillarita.
                        Io ho comprato la macchina quando è nata mia figlia ma in cinque anni ho fatto tipo 14mila km. Andandoci in vacanza varie volte sui Pirenei (1200km tra andata e ritorno), ai Paesi Baschi (idem) e a Valencia (solo 800km). Ma chi me lo ha fatto fare mi domando.

                        Eppure stanno facendo moltissimi lavori per disincentivare ancora di piu il traffico.

                        Purtroppo in Italia senza un adeguata rete di trasporti pubblici ogni discorso se ne cade. Abbiamo il ratio macchine/abitante piu alto d Europa.
                        Questa è una cosa storica (c'è chi da la colpa agli Agnelli che avrebbero fatto tutto pur di vendere la Panda) pero io credo sia una questione molto piu profonda.
                        Per adeguare tutto ci vogliono molti soldi (che non abbiamo) e molto tempo.

                        Da parte mia ammiro molto la gente che decide di andare in bicicletta in citta (quelli che rispettano la regole un minimo) pero secondo me fanno uno sport estremo. Personalmente io non lo faccio per paura.
                        Tanto più mi aiuti a dire.
                        Serve una programmazione seria e non un liberi tutti.

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                          « Risposta #87 il: Ottobre 13, 2021, 12:00:07 pm »
                          Purtroppo ce ne sono.
                          E poi una vittima, non necessariamente mortale, la puoi causare anche in via indiretta se stai circolando per la strada.

                          I soldi li metti tu, se ce li hai. O se risulta che ce li hai. Con la giustizia italiana dopo chissa quanto tempo tra l altro.
                          Anche per le macchine potremmo far valere un discorso del genere.

                          Sull ultima frase (fino al discorso della mafia quando mi perdo un po) sono daccordo. Pero, ad oggi, un ciclista puo fare quello che vuole senza essere punito.
                          Un automobilista no.
                          In linea teorica ovviamente.

                          Per me questo è sbagliato.

                          Non so, io non faccio parte ne della categoria degli automobilisti, ne di quella dei ciclisti pero fatico a vedere differenze sotto certi aspetti.
                          E vabè ma se uno va a processo e risulta nullatenente figurati se si sarebbe fatto un'assicurazione sulla bicicletta; qua devi vedere se le auto sono assicurate. Per le auto nel caso fai un'incidente con uno non assicurato e che non può risponderne monetariamente c'è il fondo vittime della strada, penso ci possa accedere anche un pedone investito dalla bici.
                          Per me le assicurazioni sono una mezza mafia per come si comportano al sud, perchè è vero che ci sono gli imbroglioni ma è anche vero che un perito ci mette mezzo secondo a sgamarli e loro ormai non te lo mandano nemmeno, risarciscono il danno e poi aumentano il massimale a tutta la provincia ogni tot anni. Potrei parlare di decine di episodi in cui hanno pagato senza manco controllare cosa era successo, a volte perfino a mia insaputa. Quindi figurati con l'assicurazione alle bici e ai monopattini che succede, andresti a dare ancora più potere a questi signori per mezzo incidente che succede ogni anno.
                          Poi sicuramente chi girà in bici si prende più liberta perchè è il mezzo stesso che te lo permette, sono cose che io evito però è difficile colpire i colpevoli. Il problema è che le strade sono pensate per le auto, con tutti i vari sensi unici rotonde semafori ecc. quindi le biciclette rompono le palle, naturalmente se si decidesse di andare a sgomberare almeno i centri città potresti pensare a un piano urbanistico serio che prevede un massiccio uso delle bici.

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                            « Risposta #88 il: Ottobre 13, 2021, 12:13:34 pm »
                            L assicurazione copre i danni che tu provochi ad altri. Si tutela quello.

                            Se vale il principio del "tanto mi faccio male io" allora togliamo anche cinta di sicurezza in macchina e casco ai motociclisti.
                             
                            Ci sono gia stati morti in diverse citta a causa dei monopattini.
                            Il pedone non investe nessuno. La bicicletta si.
                            Il pedone la strada la solo attraversa, se lo fa correttamente non capisco quale pericolo rappresenti per gli altri.
                            Il ciclista fa un po quello che vuole per la strada. Magari voi siete le persone piu ligie che esistono ma non tutti lo sono (cosa che vale anche per gli automobilisti).
                            Io non capisco perché un 50ino non modificato debba sottostare ad una serie di regole (e conseguenti costi) ed una bici come quella di Arch no. Cosa cambia in quanto a pericolosità?
                            E comunque, per me, non è un discorso solo di assicurazione ma anche di patentino. A cosa serve la parte teorica? Ad imparare a circolare rispettando le regole.
                            Perché si da per scontato che un ciclista debba frequentare una strada senza conoscerne il funzionamento?

                            Se uno ha gia la patente (anche la A) non gli servirebbe nulla quindi penso il 90% delle persone non ne avrebbe nemmeno bisogno.
                            È il principio sottostante secondo me sbagliato.

                            Se dipendesse da me, toglierei queste cose solo se la circolazione delle biciclette fosse limitata a zone appositamente adibite, altrimenti assicurazione e patente.

                            Cem, renditi conto che per un morto da monopattino escono diversi titoloni sui giornaloni (ormai tutti della fiat), mentre in Italia le vittime della strada causate dai motori sono quasi nove NOVE! al giorno e vengono accettate come sacrificio inevitabile sull'altare di non si capisce bene cosa. Parliamo proprio di ordini di grandezza non paragonabili. Il problema dei monopattini esiste, perché non avendo percorsi sicuri vanno spesso sui marciapiedi, e questo non è accettabile. È una vergogna? Sì, è una vergogna. Però la vergogna più grande non è il monopattino sul marciapiede, ma il fatto che se scende dal marciapiede il conducente rischia la vita. E non è solo una questione di infrastrutture, è un problema culturale. Non è accettabile che nelle strade urbane non sia previsto, e fatto rigorosamente rispettare, ovunque, il limite di 30 km/h. La gente corre, corre senza motivo, senza senso, corre per rabbia, tra un semaforo e l'altro, per poi frenare di botto, quando va bene cento metri dopo. Sprecano energia, denaro, ossigeno, vita. E se gli si propone un modello diverso, il problema principale diventa quel modello. Sì certo, "odio anche i SUV", ma le bici, grrrr, i monopattini, arfh arfh, impuniti, stolti, stronzi, bastardi. Io la macchina ce l'ho e la uso pure. Con una famiglia, due figli e una cana è quasi impossibile farne del tutto a meno, anche se qualcuno ci riesce, benemerito. Ma da quando vado anche o soprattutto in bici, e ormai sono oltre vent'anni, ho imparato perfino a guidare meglio la macchina. Ho imparato a evitare strappi inutili, frenate brusche, velocità eccessive. Odio meno gli altri utenti della strada, perfino gli altri automobilisti. Quando sono in macchina me ne sto seduto comodo, alla temperatura che preferisco, ascolto la radio, parlo al telefono in viva voce, mi rilasso. E aspetto. Aspetto che il serpente lento e rigido che ho davanti scorra rabbioso tra il colesterolo delle auto in sosta, di quelle in doppia fila, ferme sulle strisce, sugli scivoli per i disabili. Me ne sto tranquillo a godermi il comfort dell'abitacolo, conosco il prezzo da pagare e lo pago. E da qualche anno ho anche google o waze che mi dicono qual è quel prezzo e quale strada costa meno. Non ho più nemmeno l'ansia di sapere se farò in tempo ad arrivare dove devo arrivare quando devo arrivarci. È tutto prevedibile, sempre o quasi sempre. E allora cos'è che genera tutta questa rabbia nella stragrande maggioranza delle persone? Non è che alla fine è solo invidia, come dice Paolo Rumiz?

                              Online la vile strada maestra

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                              « Risposta #89 il: Ottobre 13, 2021, 12:18:20 pm »
                              Cem, renditi conto che per un morto da monopattino escono diversi titoloni sui giornaloni (ormai tutti della fiat)
                              Verissimo, problema enormemente sopravvalutato:

                              https://www.ilpost.it/2021/09/02/emergenza-monopattini/

                              Ricorda molto la polemica sulla smartworking che viene dai soliti giornali (in realtà quasi tutti).

                                 

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