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Milionidiutili80:
Squadra del cuore:
Ottobre 08, 2022, 16:18:42 pm
L'esperienza Sarri si è determinata perché per 3 anni, pur con un clima insostenibile da parte della società Sciorder e del contesto nazionalrumerdino, con uno dei picchi cessione Higuain alla Rube, come se a gennaio gli dessimo Kvicha per dire, per 3 anni appunto, hai avuto continuità di progetto tattico, per almeno 9/11 della squadra titolare, per 3 anni. Ciononostante il Napoli di sarri è cambiato molto nelle giocate, mantenendo lo stesso telaio.Ho pensato a Ghoulam in Napoli-Ajax perché il Cross di Olivera é un Cross allá Ghoulam. Mórbido e forte. La differenza é che Ghoulam nei momento migliori é arrivato a scodellarne una décina a partita.
Un capitolo qualitativo si è chiuso con l'infortunio di Ghoulam che era un leader tecnico. L'ultimo Napoli era consolidatissimo tatticamente ma un po' stanco psicofisicamente, con un calo della brillantezza della costruzione offensiva.
Pertanto le esperienze sono diversissime.
Come all'interno di un'esperienza si vivono molte fasi.
La cosa che rimane però è che senza continuità negli anni non costruisci nulla.
E lo abbiamo visto negli ultimi 4.5 anni dove ancelotti gattuso e spalletti si sono divisi 1.5 anni a testa, ora che Spalletti sta per sforare questo muro sembra guadagnare proprio quella continuità che seppe trovare Sarri, pur in un clima irrespirabile dove la stessa Sciorder non supportava il suo mister.
LAGRANGIA:
Squadra del cuore:
Ottobre 08, 2022, 16:24:49 pm
Ho pensato a Ghoulam in Napoli-Ajax perché il Cross di Olivera é un Cross allá Ghoulam. Mórbido e forte. La differenza é che Ghoulam nei momento migliori é arrivato a scodellarne una décina a partita.Ghoulam faceva un lavoro grandissimo di uscita palla al piede. Erano pregevoli anche le palle basse e tese per Mertens al limite dell'area. Passaggi precisissimi. In corsa.
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kta:
Squadra del cuore:
Ottobre 19, 2022, 08:37:34 am
Quel Napoli aveva una qualità nella costruzione dal basso più accentuata dai piedi buoni di KK e Reina e dalla esasperata continuità con cui lo si preferiva ad altre soluzioni, difficilmente il pressing alto portava a perdere tanti palloni. Però cadeva anche spesso nel vizietto di specchiarsi ed essere lezioso, di fatti spesso si riceveva molto meno di quanto si era prodotto, ma allo stesso tempo la palla l'avevamo sempre noi e, tranne rarissimi casi, se la perdevamo succedeva in zone non pericolose e a squadra messa bene in campo.Secondo me le differenze sono dovute anche, e soprattutto, a Spalletti, forse più che agli interpreti. Per me ha studiato tanto Klopp e, come scritto qualche tempo fa, c'è molto di Jürgen in questo Napoli, tra verticalità quasi esasperata, ritmo forsennato del gegenpressing (che c'era già nelle prime partite dell'anno scorso) e sfruttamento delle fasce tra imbeccate del centravanti (come fa Firmino) e uno contro uno creati ad hoc. Come disse alla prima conferenza con noi, aveva davvero studiato nei suoi anni sabbatici. E secondo me si è visto in questa prima parte di stagione
Questo Napoli ha meno qualità nella prima costruzione, a volte il palleggio è poco preciso e il pressing si soffre, con il problema ulteriore che data palla al portiere non si ritrova la stessa chirurgica precisione nello scarico lungo verso gli esterni che trovavamo in Reina. Però rispetto a quel Napoli abbiamo molta più fisicità in mezzo al campo, saltiamo l'uomo con regolarità e puntiamo la porta con più efficacia (sia Kvara che Lozano e Politano lo hanno nei loro fondamentali, ma al centro Zielinski e soprattutto Lobotka spesso tagliano fuori una linea intera avversaria con un dribling), tentando più facilmente la giocata complessa che ti metta in porta (e sfruttando in caso di errore le doti fisiche per recuperarla alta), senza continuare a palleggiare finchè non si libera la linea sicura e rodata di passaggio.
Le differenze nell'idea tattica non sono enormi e sono per lo più dovute alle caratteristiche degli interpreti. Per il discorso della profondità della rosa sono d'accordo solo in parte. In attacco siamo sicuramente meglio assortiti, considerando che si ruppe Milik e siamo rimasti tutto l'anno con Mertens Insigne e Callejon senza alternative (Ounas e Leandrinho in panchina), per il resto come allora gli uomini chiave non hanno alternative e dobbiamo pregare che non si faccia male Lobotka.
chughino:
Squadra del cuore:
Ottobre 19, 2022, 09:22:42 am
La differenza sostanziale è nell' 11 titolare.
Soprattutto il primo avuto da Sarri era di un livello non raggiungibile ad oggi.
In quell' anno manco semplicemente le automatizzazioni delle giocate e l' affinamento tattico per aumentare la solidità difensiva arrivata al suo culmine nel terzo anno, anno in cui giocammo "peggio" ma dominavamo il campionato.
Va da sé che con un Higuain in più gli altri due anni sarebbero stati scudetti garantiti, certo non avremmo mai avuto l' esplosione di un Mertens stratosferico, però sarebbe stato sempre il miglior dodicesimo uomo possibile.
Il Napoli attuale gioca in un campionato più competitivo è oggettivamente meno tecnico (Hamsik,Albiol,Gulahm, Callejon sono pezzi impossibili da sostituire per chiunque), però ha una fisicità doppia una capacità di corsa nettamente superiore (Raspadori,Osimehen,Cholito,Politano,Olivera,Lozano,Anguissa e Soprattutto Osimehen sono calciatori pressoché imprendibili in velocità ed hanno tutti un ottima resistenza).
Spalletti ha saputo coniugare la sua tendenza ad avere squadre con un estremo dinamismo (la sua Roma ne è l' esempio supremo), alle necessità tattiche del campionato italiano (essere difensivamete solidi siamo la terza difesa a fronte del primo attacco
), ed una ottima capacità tecnica grazie al sommo Lobotka e il finalmente ritrovato Zielnsky e all' estro di Kavarastkelia (oltre a praticamente tutto l' attacco tolto Osimehen e soprattutto tutto il centrocampo).
Queste sono le differenze, riassumibili in:
Capacità di Sarri di estremizzare la componente tecnico tattica strepitosa dell' 11 titolare.
Capacità di Spalletti di esaltare le qualità atletico
/ tattiche di tutta la rosa a disposizione.
kta:
Squadra del cuore:
Ottobre 19, 2022, 12:18:02 pm
Comunque dobbiamo restare guardinghi prima di fare paragoni.
Si può parlare di tattica quanto si vuole (e i post di Carcadee e Chef sono stupendi, complimenti) ma la realtà è che giochiamo in un campionato nettamente meno competitivo al top (prova oggettiva quel che si faceva in Champions quegli anni, per quanto riguarda le nostre rivali; prova opinabile quel che forse avremmo fatto noi nel 2017 se non avessimo acchiappato la squadra più forte del mondo subito agli ottavi).
Soprattutto, però, due fattori temporali sono importantissimi e ancora ignoti, come effetti, sulla proposta di gioco attuale: il fatto che pure l'anno scorso partimmo alla grande per poi scemare, e per fare confronti bisogna raggiungere una continuità che vada ben oltre a queste prime 14 uscite, e il Mondiale che spezza in due la stagione, e chissà che Napoli troveremo con due mesi di allenamento in solitaria (praticamente un secondo ritiro).
Insomma c'è da sperare sia in positivo che da temere in negativo.