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Topic: Nuova spartizione dei Diritti TV  (Letto 12421 volte)

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Offline bisiacco

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« Risposta #30 il: Giugno 20, 2011, 12:16:43 pm »
guarda che non sono l'unico che sostiene questa cosa.

la meritocrazia e' un concetto semplice, i tifosi non c'entrano.

faccio bene? vengo premiato con + soldi.

faccio male? ne prendo meno.

easy.

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    « Risposta #31 il: Giugno 20, 2011, 12:20:46 pm »
    Questo discorso sarebbe valido se stessimo parlando di "premi" distribuiti dalla FIGC o dalla Lega Calcio.
    Ma qui è diverso, stiamo parlando di soldi dei diritti TV, cioè soldi che vengono dal numero di persone che guardano una partita.
    Se Napoli-Lecce fa 500mila spettatori e Fiorentina - Lecce 100 mila (cifre a caso) mi pare più che ovvio che il Napoli debba prendere molti più soldi della Fiorentina, perché è di questo che stiamo parlando.
    Altrimenti si tornasse alla contrattazione privata e vediamo se i piccoli club fanno la voce grossa.





    Ma guarda un po' se un comunista come me deve fare questi discorsi :peppe:

      Offline NaplesInTheheart

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      « Risposta #32 il: Giugno 20, 2011, 12:23:06 pm »
      easy un corno eh  :asd: Ci sta essere premiati, ma forse non hai letto bene il mio post che cercavo premiazioni alternative. Non ci sta che tu sia premiato con i MIEI soldi, con i soldi dei MIEI tifosi che pagano gli abbonamenti televisivi.

      La gestione dei diritti TV, scusate, ma, per me, è una vera e propria mafia italiana.

      Sono il primo ad amare follemente la meritocrazia, soprattutto in ambito lavorativo! Meritocrazia, però, non deve essere meritocrazia=inchiappettamento.
      "Quando ad un certo punto si sta in un continuio ciacolare, la ciacola porta al continuo cazzeggio, sul cazzeggio e la supercazzola sono uno specialista. Ho voluto fare dichiarazioni che andavano in quella direzione. "
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        Offline Montecristo

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        « Risposta #33 il: Giugno 20, 2011, 12:23:18 pm »
        guarda che non sono l'unico che sostiene questa cosa.

        la meritocrazia e' un concetto semplice, i tifosi non c'entrano.

        faccio bene? vengo premiato con + soldi.

        faccio male? ne prendo meno.

        easy.

        easy
        cosi si abbonano a sky un milione di tifosi del napoli per dare i soldi dei diritti televisivi all'udinese....
        i grandi sponsor pagano per vedere i grandi teams...
        a questo punto ogni grande squadra fa una propria piattaforma televisia, dove si abbonano solo i tifoi di quella squadra.....
        lo fanno milan inter napoli juve e roma
        e per gli altri il gioco è finito...
        udinese con una squadra che lottava, seppur per poco, per il titolo ha una media spettatori di 15.000

        i risultati sono aleatori, oggi ci sono domani no.....i tifosi restano, la forza di attrarre gli sponsor resta...
        Vi è una lotta della natura contro questa portentosa sostanza, della natura che non è fatta per la gioia e che ci avvince al dolore.
        Bisogna che la natura vinta soccomba nel conflitto; bisogna che la realtà succeda al sogno, e allora il sogno regna come padrone, allora è il sogno che diventa vita, e la vita diviene sogno.
        Il conte !

          Offline bisiacco

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          « Risposta #34 il: Giugno 20, 2011, 12:23:32 pm »
          in parte e' vero, in parte pero' se Albinoleffe e Benevento si stanno giocando il campionato di serie A all'ultima giornata, faranno un gozziliardo di spettatori lo stesso, non credi?

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            « Risposta #35 il: Giugno 20, 2011, 12:25:17 pm »
            in parte e' vero, in parte pero' se Albinoleffe e Benevento si stanno giocando il campionato di serie A all'ultima giornata, faranno un gozziliardo di spettatori lo stesso, non credi?

            C'è la quota fissa per loro, club che con la contrattazione privata non vedrebbero certe cifre nemmeno con il binocolo :ok:

              Offline bisiacco

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              « Risposta #36 il: Giugno 20, 2011, 12:28:42 pm »
              C'è la quota fissa per loro, club che con la contrattazione privata non vedrebbero certe cifre nemmeno con il binocolo :ok:

               :asd:

              intendevo dire che se delle squadre con pochi tifosi si trovano in posizioni di vertice allora ci saranno comunque un certo numero di persone che guardera' le loro partite importanti

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                « Risposta #37 il: Giugno 20, 2011, 12:34:52 pm »
                :asd:

                intendevo dire che se delle squadre con pochi tifosi si trovano in posizioni di vertice allora ci saranno comunque un certo numero di persone che guardera' le loro partite importanti

                Sì, ma alle TV interessano i club che assicurano una base spettatori costante e numerosa, chi investirebbe cifre folli nei diritti TV dell'Albinoleffe sperando che disputi una stagione in alta classifica?
                Al limite se andassero bene per qualche periodo riuscirebbero a vendere qualche partita "sfusa", non è che Sky e MP facciano i palinsesti pensando al posticipo serale Albinoleffe - Benevento (sempre ipotizzando vendita a cotrattazione privata).
                Io sono convinto che comunque la si metta il Napoli sarà una delle poche squadre a perderci, perché non ha né i numeri delle big né quelli delle "medio alte", il fatto che queste si lamentino pure mi fa imbestialire :asd:

                  Offline Diedorf

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                  « Risposta #38 il: Giugno 20, 2011, 13:20:15 pm »
                  Penso che entrambe le correnti di pensiero siano di buon senso ed in parte condivisibili.

                  E' corretto pensare che le big trainano i diritti televisivi e, per tale motivo debbano ricevere maggiori introiti, ma è anche corretto pensare ad un sistema che premi il merito.

                  Quale merito avrebbe la disastrosa gestione del Torino dal ricevere più soldi dalle TV (in caso di risalita in A) rispetto ad una Udinese? (faccio un esempio senza cifre, in astratto).

                  Quello che dobbiamo chiederci, a mio avviso è:
                  1) Vogliamo un sistema come quello Spagnolo dove due formazioni prendono quasi tutte le risorse (ed i successi) e che, una volta escluse le due big si posiziona dietro la Ligue 1 francese come ricavi complessivi?
                  2) Vogliamo un sistema come quello tedesco dove in 10 anni hanno vinto il titolo 5 formazioni diverse ma dove le big soffrono in un panorama europeo di altissimo livello e competono molto bene a livello medio?

                  Perchè se le risorse dovessero andare verso le formazioni che producono maggiore ricchezza allora la polarizzazione aumenterà nel tempo. Le tre strisciate diventeranno sempre più ricche (noi e la Roma con abilità e fortuna potremmo inserirci, ma difficilmente superare una delle tre) e magari potranno tornare a competere in ambito europeo vincendo titoli e dominando il campionato che, a rotazione, finirà sempre nelle mani di una delle tre, o preferiamo un campionato in cui l'Udinese, il Napoli, la Roma, la Fiorentina il Palermo etc. nei prossimi 20 anni possano vincere, in totale 3-4 titoli?
                  Perchè se la polarizzazione dovesse aumentare ancora di più allora i prossimo 20 titoli saranno divisi fra le tre strisciate. Se ci pensate negli ultimi 20 anni il Milan ha vinto 7 scudetti, l'Inter 4, la Juve 7 (dico quelli sul campo) e Roma e Lazio uno a testa.
                  I Sensi hanno dovuto vendere la Roma dopo aver drenato il loro Patrimonio nella società per farla essere competitiva, ed ora in mano agli americani vedremo cosa farà, la Lazio era uno squadrone che campava grazie agli imbrogli di Cragnotti ed ora è costretta a pagare un lungo onere tributario per quella gestione.
                  A conti fatti tranne i due episodi che sono costati carissimo alle società in questione negli ultimi 20 anni lo scudetto l'hanno vinto sempre i soliti e la situazione rischia di aggravarsi così come accaduto in Spagna ed in Inghilterra (la Germania è un'oasi felice).

                  La Liga senza il Real ed il Barca forse non la vedrebbe nessuno, però è anche vero che ormai è un "non campionato" dove tranne alcuni episodi che provocano scalpore le partite finiscono in goleada quasi sempre. Poi è normale che il merito vada a farsi benedire e, nel futuro, in quel Paese nasceranno tifosi o dell'una o dell'altra, tranne casi estremi.

                  Personalmente non ho la ricetta per il nostro Paese. Certamente nel breve termine ci conviene sederci dalla parte dei grandi, ma c'è il rischio di mangiare in futuro solo le loro briciole.

                    Offline bisiacco

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                    « Risposta #39 il: Giugno 20, 2011, 13:29:55 pm »
                    grazie per l'analisi precisa.

                    secondo te, togliendoci dall'ottica campanilistica e guardando la faccenda su scala nazionale, valutando la scelta in base al futuro del movimento calcistico italiano, dei risultati, della nazionale e della crescita quindi di giovani italiani, quale ritieni essere la scelta migliore?

                      Offline Diedorf

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                      « Risposta #40 il: Giugno 20, 2011, 15:35:51 pm »
                      Sinceramente non saprei, anche perchè alcuni elementi potrebbero essere indipendenti fra loro.

                      Ad esempio il calcio inglese è una superpotenza, ma la nazionale non ottiene risultati, quello spagnolo ha vinto qualcosa grazie alla generazione di fenomeni, ma aspettiamo che Xavi ed Iniesta diventino vecchi e poi vediamo se il palleggio risulta vincente o torna di moda il calcio fatto di ripartenze e grande difesa. Il calcio tedesco è in forte ascesa è quello che socialmente è più equo, il più seguito ed il più equilibrato, ma quand'è l'ultima volta che una formazione tedesca ha vinto la Champions?

                      E' difficile dire cosa sia conveniente. Direi anche che la crisi del calcio italiano è soprattutto la crisi delle tre big. Calciopoli ha distrutto la Juve e le sostitute non sono quasi mai state all'altezza del ruolo. Il Milan è tornata ad investire qualcosina solo nell'ultima estate e per motivi elettorali, mentre l'Inter ha vinto con una formazione di soli stranieri.

                      Questa situazione, IMHO, ha condotto ad una perdita di posizioni nel ranking europeo (anche perchè per noi la EL è un peso e non una coppa da vincere) ed all'impossibilità di creare un "blocco" per la nazionale. Alla fine, di solito, i mondiali le formazioni europee tendono a vincerli con i blocchi (blocco Juve, blocco Barca, blocco Bayern etc.).

                      Non vedo grosse leve nelle mani della federazione, sono i club che devono cambiare mentalità, la federazione non può costringerle a puntare sui vivai o a costruire infrastrutture che creino reddito.

                      A me piacerebbe un modello tedesco. Stadi moderni, ma accessibili a tutti (non cari come quelli inglesi) e risorse distribuite in maniera più equa. Logicamente le formazioni maggiori comunque restano favorite grazie al maggior bacino d'utenza che genera comunque ricavi superiori, ma i campionati possono diventare più equilibrati. E' un business, ma è anche uno sport, se dimentichiamo totalmente i suoi valori (che incorporano a mio avviso il merito) allora diamo anche un segnale sbagliato alla nazione.
                      Ma questa è un'opinione un po' ammantata di idealismo.

                        Offline ghor

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                        « Risposta #41 il: Giugno 21, 2011, 17:43:18 pm »
                        Sinceramente non saprei, anche perchè alcuni elementi potrebbero essere indipendenti fra loro.

                        Ad esempio il calcio inglese è una superpotenza, ma la nazionale non ottiene risultati, quello spagnolo ha vinto qualcosa grazie alla generazione di fenomeni, ma aspettiamo che Xavi ed Iniesta diventino vecchi e poi vediamo se il palleggio risulta vincente o torna di moda il calcio fatto di ripartenze e grande difesa. Il calcio tedesco è in forte ascesa è quello che socialmente è più equo, il più seguito ed il più equilibrato, ma quand'è l'ultima volta che una formazione tedesca ha vinto la Champions?

                        E' difficile dire cosa sia conveniente. Direi anche che la crisi del calcio italiano è soprattutto la crisi delle tre big. Calciopoli ha distrutto la Juve e le sostitute non sono quasi mai state all'altezza del ruolo. Il Milan è tornata ad investire qualcosina solo nell'ultima estate e per motivi elettorali, mentre l'Inter ha vinto con una formazione di soli stranieri.

                        Questa situazione, IMHO, ha condotto ad una perdita di posizioni nel ranking europeo (anche perchè per noi la EL è un peso e non una coppa da vincere) ed all'impossibilità di creare un "blocco" per la nazionale. Alla fine, di solito, i mondiali le formazioni europee tendono a vincerli con i blocchi (blocco Juve, blocco Barca, blocco Bayern etc.).

                        Non vedo grosse leve nelle mani della federazione, sono i club che devono cambiare mentalità, la federazione non può costringerle a puntare sui vivai o a costruire infrastrutture che creino reddito.

                        A me piacerebbe un modello tedesco. Stadi moderni, ma accessibili a tutti (non cari come quelli inglesi) e risorse distribuite in maniera più equa. Logicamente le formazioni maggiori comunque restano favorite grazie al maggior bacino d'utenza che genera comunque ricavi superiori, ma i campionati possono diventare più equilibrati. E' un business, ma è anche uno sport, se dimentichiamo totalmente i suoi valori (che incorporano a mio avviso il merito) allora diamo anche un segnale sbagliato alla nazione.
                        Ma questa è un'opinione un po' ammantata di idealismo.

                        Bayern Monaco 2001 e Borussia Dortmund 1997

                        Anche a me per motivi "politici" piacerebbe un modello alla tedesca ma sarà difficile introdurre tanti cambiamenti nella mentalità di Palazzo tipica del "Giù al Nord"...

                        A meno che non arrivi un'imposizione dall'alto.  :russ:
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                          « Risposta #42 il: Giugno 24, 2011, 09:20:51 am »
                          quoto diedorf,per me il modello tedesco è quello da seguire...(non da copiare) e adattarlo al calcio italiano..

                          1)l'inglese sta pieno di debiti,gli stadi sono cari(esperienza personale)..e come se ci fosse un san paolo solo a tribuna posillipo :D

                          2)lo spagnolo come ha detto il buon diedorf è fatto di 2 campionati(barcellona-real e poi resto del mondo)  hanno dei diritti tv peggio dei nostri

                          3)tedesco bueno,ho visto la partita nella "curva" del borussia,quel muro giallo(è la mia squadra in germania)..e i prezzi sono accessibili...
                          Inviato da una cripta. :schiatty:

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                            « Risposta #43 il: Giugno 24, 2011, 09:24:28 am »
                            quoto diedorf,per me il modello tedesco è quello da seguire...(non da copiare) e adattarlo al calcio italiano..

                            1)l'inglese sta pieno di debiti,gli stadi sono cari(esperienza personale)..e come se ci fosse un san paolo solo a tribuna posillipo :D

                            2)lo spagnolo come ha detto il buon diedorf è fatto di 2 campionati(barcellona-real e poi resto del mondo)  hanno dei diritti tv peggio dei nostri

                            3)tedesco bueno,ho visto la partita nella "curva" del borussia,quel muro giallo(è la mia squadra in germania)..e i prezzi sono accessibili...

                            confermo tutto, ma proprio tutto
                            il calcio emergente è quello della bundes...
                            non ha un solo aspetto negativo, neanche uno...

                            confermo anche i costi per i biglietti della premier
                            ho un amico di liverpool che quando sentì i nostri costi per gli abbonamenti....pensava che lo stessi prendendo in giro.......

                            Vi è una lotta della natura contro questa portentosa sostanza, della natura che non è fatta per la gioia e che ci avvince al dolore.
                            Bisogna che la natura vinta soccomba nel conflitto; bisogna che la realtà succeda al sogno, e allora il sogno regna come padrone, allora è il sogno che diventa vita, e la vita diviene sogno.
                            Il conte !

                              Offline bisiacco

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                              « Risposta #44 il: Giugno 24, 2011, 10:39:07 am »
                              ma lo sapete  che il sistema tedesco penalizzerebbe le cosiddette grandi, napoli compreso?

                              mi spiego, anche secondo me il sistema tedesco e' il migliore, ma bisogna sapere esattamente quali sono le conseguenze ed essere pronti ad accettarle :)

                                 

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