Benvenuto, Ospite. Effettua il login oppure registrati.

Topic: Chará ucciso per un litigio a carte Arrestato il presunto responsabile  (Letto 301 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.


Offline Yavonz™ Original

  • Fondatore unico di Yavonz, gli altri sono pezzotti.
  • Diego Armando Maradona
  • ******
  • Post: 26274
  • Karma: 267
  • Sesso: Maschio
  • Squadra del cuore:
« il: Ottobre 21, 2011, 10:04:45 am »
Condividi
Nessun regolamento di conti e nessun agguato. Nulla a che vedere con oscure vicende legate al mondo del narcotraffico né, tantomeno, a quello del calcio scommesse. Al contrario di quanto ipotizzato in un primo momento, infatti, l’ex centravanti Edison Chará non è stato ucciso da nessun sicario, bensì da un compagno infastidito dall’andamento di una partita a carte. Lo ha rivelato la polizia di Cauca, che ha ricostruito l’incredibile vicenda grazie ai racconti di alcuni testimoni oculari, tra cui il titolare del bar di Puerto Tejada in cui mercoledì notte è stato assassinato il centravanti 31enne reduce da un’esperienza in Cina con la maglia del Dalian Aerbin. Il comandante Carlos Ernesto Rodríguez ha annunciato l’arresto di “un individuo che corrisponde alla descrizione fatta dai testimoni presenti sul luogo dell’accaduto. Il sospettato – di cui non è stato rivelato il nome – è stato trovato in possesso di una pistola calibro 38, ma solo l’analisi balistica ci dirà se si tratta della stessa che ha sparato a Edison Chará”.

RISSA E TRAGEDIA — All’inizio si è parlato di un misterioso sicario in bicicletta, di una raffica di proiettili esplosi contro l’ex centravanti, e perfino di un agguato davanti alla porta di casa. Ecco perché la memoria è immediatamente tornata alle tragiche vicende di altri calciatori colombiani vittime della malavita locale. A partire da Andrés Escobar, assassinato nel 1994 dopo lo sfortunato autogol ai Mondiali statunitensi costato l’eliminazione alla Seleccion cafetera. E invece all’origine della morte del 31enne Edison Chará c’è una rissa scoppiata durante una banalissima partite a carte in un bar. “E’ impossibile che avesse problemi con qualcuno. Era appena rientrato dalla Cina, in attesa di trovare un accordo con qualche club colombiano, e si è improvvisamente trovato coinvolto in una rissa furibonda. Fino a quando si è sentito uno sparo e ho visto Edison per terra sanguinante”, ha raccontato Gilberto Viveros, nipote di Chará, che pare dunque abbia perso la vita per una discussione banalissima finita in tragedia.

FABIAN COSTRETTO A SCUSARSI — Violenza e narcotraffico sono due temi delicati anche in Messico, dove in settimana non si è parlato d’altro che del colpo di pistola alla testa mimato dal centravanti del Chivas Guadalajara, Marco Fabian, per festeggiare la tripletta messa a segno contro i Tecos. I dirigenti del Chivas hanno deciso di prendere provvedimenti nei confronti del centravanti, ma non ci sarà nessuna multa o sospensione, bensì l’obbligo di porgere le scuse in pubblico e di prendere parte a una campagna contro la violenza negli stadi messicani. "Il gesto di Fabian è stato gravissimo, soprattutto se si considera il contesto sociale in cui viviamo. Ma abbiamo pensato che, al posto di una semplice punizione, fosse più costruttivo impegnare il giocatore in un'azione concreta che aiuti anche lui stesso a comprendere bene la gravità di quello che ha fatto", ha spiegato Jorge Vergara, presidente del club messicano. Tutto sommato, Fabian può dirsi soddisfatto. In cambio del pubblico pentimento ha quantomeno salvato il portafogli


"Ma veda..."

     

    SimplePortal 2.3.7 © 2008-2024, SimplePortal