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Topic: Che libro hai letto/stai leggendo?  (Letto 183054 volte)

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Online Cranyo

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« Risposta #1350 il: Luglio 08, 2015, 09:11:20 am »
Stagioni diverse del maestro :look:

:cranyorschach:I'm alive,motherfucker!! :cranyorschach:
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    « Risposta #1351 il: Luglio 21, 2015, 08:05:58 am »
    Ho letto l'ammiratore di roberto carboni un trhille ambientato a bologna... chi legge questo romanzo non guarderà più con gli stessi la città di bologna
    Stanchi di subire umililiazione e tortura di una regione divenuta sinonimo di spazzatura. Vogliamo tornare al vecchio Splendore con Partenope Capitale e Napoli Tricolore
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      « Risposta #1352 il: Luglio 21, 2015, 09:19:02 am »
      Stagioni diverse del maestro :look:
      Ho riesumato Pet Sematary <3

        Online Cranyo

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        « Risposta #1353 il: Luglio 21, 2015, 09:20:54 am »
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          « Risposta #1354 il: Settembre 02, 2015, 20:20:38 pm »
          Sto leggendo la Recherche di Proust, ma i libri son talmente saturi di concetti e di estetizzazioni che ho deciso di intramezzare la lettura con altro, altrimenti uscirei completamente scioccato e incapace di leggere qualunque altra cosa, anche perché la scrittura è complessa e i periodi sono lunghissimi e difficili da seguire, per i traduttori dev'essere stata una fatica terrificante. Dalla parte di Swann è stata una divinazione, la rivelazione della verità in una prosa meravigliosa. All'ombra delle fanciulle in fiore è molto più pesante, purtroppo :asd:, ma ci sono delle pagine meravigliose che descrivono le visite di Marcel a Odette e Gilberte e la successiva separazione con quest'ultima: il dolore del giovane Marcel l'abbiamo conosciuto tutti ed è descritto in modo da pugnalare di nuovo il cuore diverse volte. Il rapporto tra dolore, abitudine e ricordo, l'incontro con Elstir. :allahsi3: Le parti descrittive della società parigina e dei salotti, per quanto possano avere un fascino storico, sono quelle che se ne scendono meno, alcuni parti sono un sonnifero. :asd: Secondo me è un'opera per lettori durissimi e tenaci, ma ne vale la pena perché la sensazione è che nessuno mai abbia descritto così bene sensazioni ed emozioni che chiunque di noi ha provato. Provate a descrivere una vostra sensazione di gelosia e tentate di scrivere 100 pagine tutte appassionanti e bellissime. :look: Sento che alla fine diventerà la mia bibbia.

          Intanto ho scoperto tanta bella roba tra cui Tanizaki, l'eros e il desiderio sessuale come specchio del nostro io. Sublime è la Storia di Shunkin, che narra dell'amore di un servo per la propria padrona cieca, lui è talmente devoto che si accecherà quando lei verrà sfigurata con l'acqua bollente. Le lacrime agli occhi. Su Mishima poco da dire: Confessioni di una maschera, Il Padiglione d'oro, Cavalli in fuga e il più dolce Rumore delle onde, li ho divorati in pochissimo tempo.
          « Ultima modifica: Settembre 02, 2015, 20:33:04 pm da #amanteroschifo »

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            « Risposta #1355 il: Settembre 02, 2015, 22:43:19 pm »
            Sto leggendo la Recherche di Proust, ma i libri son talmente saturi di concetti e di estetizzazioni che ho deciso di intramezzare la lettura con altro, altrimenti uscirei completamente scioccato e incapace di leggere qualunque altra cosa, anche perché la scrittura è complessa e i periodi sono lunghissimi e difficili da seguire, per i traduttori dev'essere stata una fatica terrificante. Dalla parte di Swann è stata una divinazione, la rivelazione della verità in una prosa meravigliosa. All'ombra delle fanciulle in fiore è molto più pesante, purtroppo :asd:, ma ci sono delle pagine meravigliose che descrivono le visite di Marcel a Odette e Gilberte e la successiva separazione con quest'ultima: il dolore del giovane Marcel l'abbiamo conosciuto tutti ed è descritto in modo da pugnalare di nuovo il cuore diverse volte. Il rapporto tra dolore, abitudine e ricordo, l'incontro con Elstir. :allahsi3: Le parti descrittive della società parigina e dei salotti, per quanto possano avere un fascino storico, sono quelle che se ne scendono meno, alcuni parti sono un sonnifero. :asd: Secondo me è un'opera per lettori durissimi e tenaci, ma ne vale la pena perché la sensazione è che nessuno mai abbia descritto così bene sensazioni ed emozioni che chiunque di noi ha provato. Provate a descrivere una vostra sensazione di gelosia e tentate di scrivere 100 pagine tutte appassionanti e bellissime. :look: Sento che alla fine diventerà la mia bibbia.

            Intanto ho scoperto tanta bella roba tra cui Tanizaki, l'eros e il desiderio sessuale come specchio del nostro io. Sublime è la Storia di Shunkin, che narra dell'amore di un servo per la propria padrona cieca, lui è talmente devoto che si accecherà quando lei verrà sfigurata con l'acqua bollente. Le lacrime agli occhi. Su Mishima poco da dire: Confessioni di una maschera, Il Padiglione d'oro, Cavalli in fuga e il più dolce Rumore delle onde, li ho divorati in pochissimo tempo.
            Come si legge recherche?

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              « Risposta #1356 il: Settembre 03, 2015, 11:03:24 am »
              mitocrazia :look:
              Inviato da una cripta. :schiatty:

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                « Risposta #1357 il: Settembre 03, 2015, 11:10:28 am »
                Sto leggendo la Recherche di Proust, ma i libri son talmente saturi di concetti e di estetizzazioni che ho deciso di intramezzare la lettura con altro, altrimenti uscirei completamente scioccato e incapace di leggere qualunque altra cosa, anche perché la scrittura è complessa e i periodi sono lunghissimi e difficili da seguire, per i traduttori dev'essere stata una fatica terrificante. Dalla parte di Swann è stata una divinazione, la rivelazione della verità in una prosa meravigliosa. All'ombra delle fanciulle in fiore è molto più pesante, purtroppo :asd:, ma ci sono delle pagine meravigliose che descrivono le visite di Marcel a Odette e Gilberte e la successiva separazione con quest'ultima: il dolore del giovane Marcel l'abbiamo conosciuto tutti ed è descritto in modo da pugnalare di nuovo il cuore diverse volte. Il rapporto tra dolore, abitudine e ricordo, l'incontro con Elstir. :allahsi3: Le parti descrittive della società parigina e dei salotti, per quanto possano avere un fascino storico, sono quelle che se ne scendono meno, alcuni parti sono un sonnifero. :asd: Secondo me è un'opera per lettori durissimi e tenaci, ma ne vale la pena perché la sensazione è che nessuno mai abbia descritto così bene sensazioni ed emozioni che chiunque di noi ha provato. Provate a descrivere una vostra sensazione di gelosia e tentate di scrivere 100 pagine tutte appassionanti e bellissime. :look: Sento che alla fine diventerà la mia bibbia.

                Intanto ho scoperto tanta bella roba tra cui Tanizaki, l'eros e il desiderio sessuale come specchio del nostro io. Sublime è la Storia di Shunkin, che narra dell'amore di un servo per la propria padrona cieca, lui è talmente devoto che si accecherà quando lei verrà sfigurata con l'acqua bollente. Le lacrime agli occhi. Su Mishima poco da dire: Confessioni di una maschera, Il Padiglione d'oro, Cavalli in fuga e il più dolce Rumore delle onde, li ho divorati in pochissimo tempo.
                ma quindi non sei solo un campagnolo rozzo e ingorante  :look:
                Stanchi di subire umililiazione e tortura di una regione divenuta sinonimo di spazzatura. Vogliamo tornare al vecchio Splendore con Partenope Capitale e Napoli Tricolore
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                  « Risposta #1358 il: Settembre 03, 2015, 11:17:11 am »
                  ma quindi non sei solo un campagnolo rozzo e ingorante  :look:

                  gli servono solo per conquistare e chiavare, prendi esempio :look:
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                    « Risposta #1359 il: Settembre 03, 2015, 12:05:13 pm »
                    gli servono solo per conquistare e chiavare, prendi esempio :look:
                    :sysy:

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                      « Risposta #1360 il: Ottobre 20, 2015, 08:36:34 am »
                      @cranyo @dexter
                      Spostiamoci qua.
                      Ammetto che la mia lettura di king risale a molti anno addietro e quindi potrei essermi perso qualcosa, lo rileggerò sicuramente e vi darò un giudizio più ragionato che potrebbe anche essere peggiore del precedente :look:
                      Per quanto riguarda la letteratura americana non mi hai mai preso più di tanto eppure ho letto di tutto da Hemingway a Philip Roth, da Thomas Pynchon a Raymond Carver, da Bukowski a Fitzgerald, per non parlare di quei fattoni di Ginsberg e Kerouac. Come dicevo nell altro topic l unico libro che mi è rimasto davvero impresso è Infinite jest, libro poco noto, forse considerando le 1400 pagine, ma per me è veramente un capolavoro.
                      Diciamo che da amante delle letteratura europea, non ho mai trovato in quella americana una profondità pari di temi e di linguaggio, scrittori come Tolstoj, Proust o Joyce hanno saputo indagare e descrivere l animo umano, l uomo con le sue passioni, grandezze e piccolezze, a un livello che Hemingway e compari si sognano.
                      Io resto ancora impressionato da come romanzi come i dèmoni o i fratelli Karamazov del caro Fëdor siano eterni, roba scritta nel 1800 parla di noi dopo 200 anni, ci sono pagine immortali sulla libertà sull uguaglianza sul senso di colpa della società occidentale.
                      È una preferenza soggettiva, non nego che nella secondo metà del 900 quasi tutta l innovazione e la letteratura di maggior impatto, commerciale e non, sia venuta da loro
                      « Ultima modifica: Ottobre 20, 2015, 08:47:58 am da Arch Stanton »

                        Online antijuventino87

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                        « Risposta #1361 il: Ottobre 20, 2015, 08:56:20 am »
                        Io sto leggendo l'enigma del gallo nero di Sansom... Un giallo medioevale

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                          « Risposta #1362 il: Ottobre 20, 2015, 09:02:35 am »
                          @cranyo @dexter
                          Spostiamoci qua.
                          Ammetto che la mia lettura di king risale a molti anno addietro e quindi potrei essermi perso qualcosa, lo rileggerò sicuramente e vi darò un giudizio più ragionato che potrebbe anche essere peggiore del precedente :look:
                          Per quanto riguarda la letteratura americana non mi hai mai preso più di tanto eppure ho letto di tutto da Hemingway a Philip Roth, da Thomas Pynchon a Raymond Carver, da Bukowski a Fitzgerald, per non parlare di quei fattoni di Ginsberg e Kerouac. Come dicevo nell altro topic l unico libro che mi è rimasto davvero impresso è Infinite jest, libro poco noto, forse considerando le 1400 pagine, ma per me è veramente un capolavoro.
                          Diciamo che da amante delle letteratura europea, non ho mai trovato in quella americana una profondità pari di temi e di linguaggio, scrittori come Tolstoj, Proust o Joyce hanno saputo indagare e descrivere l animo umano, l uomo con le sue passioni, grandezze e piccolezze, a un livello che Hemingway e compari si sognano.
                          Io resto ancora impressionato da come romanzi come i dèmoni o i fratelli Karamazov del caro Fëdor siano eterni, roba scritta nel 1800 parla di noi dopo 200 anni, ci sono pagine immortali sulla libertà sull uguaglianza sul senso di colpa della società occidentale.
                          È una preferenza soggettiva, non nego che nella secondo metà del 900 quasi tutta l innovazione e la letteratura di maggior impatto, commerciale e non, sia venuta da loro

                          chepou, non ho la tua esperienza in campo letterario ma spero di avercela ben presto
                          Io amo king e bukoski (anche se ultimamente lo vedo spesso citato da ragazzini&co e sta cosa mi fa male ) ,ma sopra di tutti amo il re dei re Asimov Un grande .......diciamo che sono anche appassionato della letteratura "classica" Amo seneca,platone
                          Ho letto con gusto nichezche, con amore shopy <3


                          Comunque rillegiti It , te l'ho detto il miglior romanzo mai letto sopratutto per l'emozioni che mi ha saputo regalare e trasmettere,king a mio modo di vedere è proprio un re in questo (miglio verde,le ali della libertà )
                          :cranyorschach:I'm alive,motherfucker!! :cranyorschach:
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                            « Risposta #1363 il: Ottobre 20, 2015, 09:19:02 am »
                            @cranyo @dexter
                            Spostiamoci qua.
                            Ammetto che la mia lettura di king risale a molti anno addietro e quindi potrei essermi perso qualcosa, lo rileggerò sicuramente e vi darò un giudizio più ragionato che potrebbe anche essere peggiore del precedente :look:
                            Per quanto riguarda la letteratura americana non mi hai mai preso più di tanto eppure ho letto di tutto da Hemingway a Philip Roth, da Thomas Pynchon a Raymond Carver, da Bukowski a Fitzgerald, per non parlare di quei fattoni di Ginsberg e Kerouac. Come dicevo nell altro topic l unico libro che mi è rimasto davvero impresso è Infinite jest, libro poco noto, forse considerando le 1400 pagine, ma per me è veramente un capolavoro.
                            Diciamo che da amante delle letteratura europea, non ho mai trovato in quella americana una profondità pari di temi e di linguaggio, scrittori come Tolstoj, Proust o Joyce hanno saputo indagare e descrivere l animo umano, l uomo con le sue passioni, grandezze e piccolezze, a un livello che Hemingway e compari si sognano.
                            Io resto ancora impressionato da come romanzi come i dèmoni o i fratelli Karamazov del caro Fëdor siano eterni, roba scritta nel 1800 parla di noi dopo 200 anni, ci sono pagine immortali sulla libertà sull uguaglianza sul senso di colpa della società occidentale.
                            È una preferenza soggettiva, non nego che nella secondo metà del 900 quasi tutta l innovazione e la letteratura di maggior impatto, commerciale e non, sia venuta da loro

                            Però i grandi della letteratura europea del '900 tendono ad essere belli pesantucci. Io dopo aver letto e imparato a campare leggendo Proust (lo adoro, per inciso), che è totalizzante e volutamente ostico, non faccio tanta fatica a considerare Hemingway il più grande scrittore della storia dell'umanità (vorrei specificare che non sto scherzando :look:) per quella formalità dei racconti che ha formato il suo marchio di fabbrica e che me lo fa venerare alla follia. La letteratura americana mi pare che si sia mossa partendo dalla linearità della narrazione per sviluppare il racconto, raggiungendo livelli stilistici e di sviluppo della trama enormi. Magari un Kerouac conterrà temi più generici, ma Sulla strada è un libro di 400 pagine che si legge in 3 giorni e questo è un merito enorme, secondo me. Ma veramente non ti piace Carver? Per me fu sconvolgente, se leggi questo racconto senza piangere ti tolgo il saluto. :look: L'interruzione improvvisa e il minimalismo dei racconti di Carver, emotivamente, sono una delle cose più toccanti che mi siano capitate di leggere insieme a Hemingway.

                            Io Stephen King non l'ho mai letto per colpa di Carpenter e Il seme della follia. :look: Infinite Jest non riuscii a finirlo, figurati se posso averlo fatto con Pynchon, L'incanto del lotto 49 ce l'ho ancora in libreria a prendere la polvere, ma Pynchon è un caso a parte, un folle che ti butta davanti agli occhi dei concetti difficilissimi e che non ti accompagna nemmeno per farteli capire. Viratell tu, ti dice. Prova a leggere qualcosa di Delillo, Underworld e Rumore Bianco non credo proprio che non ti piacciano, soprattutto il secondo.
                            « Ultima modifica: Ottobre 20, 2015, 09:23:10 am da #amanteroschifo »

                              Online el schiatty napoletano

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                              « Risposta #1364 il: Ottobre 20, 2015, 09:46:36 am »
                              ua non pazziate, it è bellissimo
                              Inviato da una cripta. :schiatty:

                                 

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