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a me prende a male abbandonare la roba, ancora mi fustigo per aver accantonato David Copperfield quando avevo dodici anni però concordo, non avendo una vera e propria trama non invoglia a divorarlo, imho.
Non torturatevi con ciò che non vi piace: abbandonate la roba e vivete più leggeri.
detto su un forum del Napoli
Io non ho mai abbandonato un libro ma sono abituato a leggere roba che tutti reputano illeggibile e quindi ho tipo un superpotere contro la noia. Anzi tipicamente funziona al contrario, trovo illeggibile la letteratura di consumo. Cent'anni di solitudine lo lessi in prima media in tre giorni e l ho considerato il mio libro preferito per qualche anno, non capisco come fate a considerarlo pesante Il libro dei cowboy non lo conoscevo, però il western in letteratura è un genere che non mi ha mai preso, per esempio mi appalla il pur ottimo Cormac McCarthy
Pausa pranzo - sera tardi, se ho voglia di leggere (ultimamente mi sta tornando).
Sì, ho notato che ogni anno la voglia di leggere ritorna sempre in questo periodo aprile/maggio con le belle giornate... Poi in inverno scompare
Lo sappiamo che ha ragione, avremmo dovuto abbandonare il Napoli e il calcio dopo i 14 anni Comunque, anche io cerco sempre di terminare i libri iniziati, anche perchè ce ne sono alcuni che partono uno schifo e poi piano piano salgono di livello, la scelta di un libro è un impegno preso con l'autore di cui valutare il lavoro solo a progetto completo Pensate ai film, quanti masterpiezzi hanno una prima ora completamente inutile e fastidiosa?
A proposito di mattoni e di King, ho appena finito l'Ombra dello Scorpione (sto recuperando tutto quello scritto da King).A metà lo stavo abbandonando. Secondo me King eccelle più nei libri di media lunghezza che nei mattoni, dove pecca un po' nel ritmo. Ho avuto la stessa sensazione di stanchezza leggendo It, meno in Under the Dome.
Il finale peggiore mai letto