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Topic: Slavina travolge hotel  (Letto 5701 volte)

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Online Eternauta

  • Gianfranco Zola
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« Risposta #30 il: Gennaio 20, 2017, 23:49:18 pm »
I mezzi pesanti (finanche i gatti della neve) non potevano muoversi poiché la neve era fresca e lo spazzaneve non riusciva a spostare tre metri di coltre bianca; neanche gli elicotteri potevano giungere sul luogo causa avverse condizioni meteo. Di qui la scelta dei coraggiosi soccorritori di cercare di raggiungere il luogo del disastro a piedi, non certo perché avevano voglia di farsi qualche km di passeggiata sulla candida coltre fresca...
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

    Online NikGerace

    • Degustatore di ananassi
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    « Risposta #31 il: Gennaio 21, 2017, 00:04:56 am »
    non dimenticate lo tsunami che in Giappone fece quasi 20 mila morti solo qualche anno fa ... puoi essere all'avanguardia quanto vuoi ma la natura è imprevedibile
    FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

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      Offline Puck

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      « Risposta #32 il: Gennaio 21, 2017, 00:14:06 am »
      Costruire reattori nucleari in una zona soggetta a certe problematiche diciamo che non fu una genialata :look:.
      L'errore umano c'è sempre, però non si può neanche sputare su tutto e tutti, il soccorso alpino è tra le poche cose funzionanti in Italia, ci sono però oggettive difficoltà.
      Piuttosto...l'esercito? Non capisco la reale funzione della Protezione Civile quando c'è l'esercito creato proprio per questo.

        Offline un gatto

        • Bruno Pesaola
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        « Risposta #33 il: Gennaio 21, 2017, 07:59:00 am »
        Costruire reattori nucleari in una zona soggetta a certe problematiche diciamo che non fu una genialata :look:.
        L'errore umano c'è sempre, però non si può neanche sputare su tutto e tutti, il soccorso alpino è tra le poche cose funzionanti in Italia, ci sono però oggettive difficoltà.
        Piuttosto...l'esercito? Non capisco la reale funzione della Protezione Civile quando c'è l'esercito creato proprio per questo.
        il Servizio nazionale di protezione civile fu istituito con legge n. 225 del '92 per consentire anche ai privati ed agli enti locali di partecipare alle attività di soccorso, precedentemente esercitate in modo sostanziale solo a livello istituzionale, dall'esercito italiano e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco

          Online la vile strada maestra

          • Diego Armando Maradona
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          « Risposta #34 il: Gennaio 21, 2017, 09:39:35 am »
          Ecco, con questa domandina finale, semplice e all'apparenza banale... hai centrato in pieno il nocciolo della questione.
          I giapponesi vivono in Giappone perchè è un paese serio, all'avanguardia, che la castagna se la guarda e dopo tutti gli eventi naturali subiti negli anni.... ha messo tutto in sicurezza. E' tutto antisismico, tutto messo a norma, non c'è abusivismo, non ci sono politici che si magnano i soldi, e tante tante tante altre schifezze che si vedono soltanto nel bel paese. Certo il terremoto è il terremoto, gli tsunami sono gli tsunami... ma almeno i danni li limitano e li limiteranno. Qui contiamo e conteremo solo morti :look:
          Abi non volevo dire questo, che l'esperienza sismica giapponese sia stata utile ai giappi per sostituire quella casette di legname che venivano giù con un soffio d'aria e a trovare soluzioni all'avanguardia per campare con i terremoti è sicuramente vero, ma resta pur sempre il paese che ha, probabilmente, la maggior concentrazione di minacce geologiche al mondo (tra vulcani, terremoti e maremoti), in un territorio anche relativamente piccolo.

          Era un po' questo, insomma, il senso della domanda:
          Sulle montagne c'è rischio valanghe.

          In riva al mare c'è rischio tsunami se succede un terremoto al largo.

          In riva al fiume puoi subire l'alluvione.

          L'arca di Noè che dite, va bene? :look:
          « Ultima modifica: Gennaio 21, 2017, 09:41:16 am da #amanteroschifo »

            Offline Yavonz™ Original

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            « Risposta #35 il: Gennaio 21, 2017, 17:28:39 pm »
            Da soccorsi sbagliati a miracolo


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