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Le Williams si pigliano stereodi e cortisonici come se non ci fosse un domani per curare imprecisate patologie.
Avete letto il casino che è venuto fuori dopo l attacco hacker russo ai server della wada?In pratica tantissimi atleti americani potevano assumere sostanze proibite perché coperti dall esenzione per scopi terapeutici.In particolare per ora hanno fatto uscire che la biles (4 medaglie a rio) dal 2012, quando era appena quindicenne, era libera di prendersi 15 mg di anfetamine e altre sostanze psicostimolanti al giorno. Roba che secondo i medici nemmeno un narcolettico 70enne o un tossico Le Williams si pigliano stereodi e cortisonici come se non ci fosse un domani per curare imprecisate patologie.Americani del cazzo, vai Putin. Voglio la testa di phelps, o schif
Lo fanno quasi tutte le federazioni, forse nessuna è pulita. Purtroppo lo sport è così Chi crede che ci siano professionisti puliti allora è ingenuo
Lo sappiamo, però ci sono stati appena stati dei Giochi Olimpici in cui una nazione sola ha pagato per tutti per motivi extrasportivi e tutti zitti
Intanto una cosa è avere il sospetto un'altra la certezza che un 'atleta ha assunto sostanze illegali, quindi ben vengano queste fughe di documenti riservati.Poi non sono d'accordo sul 'lo fanno tutti'. Oggi non c'è il problema tecnologico del non riuscire a evidenziare sostanze dopanti, o almeno non sembra essere quello il nocciolo della questione, ma sono le coperture politiche a fare la differenza. Quindi si renda la wada un organismo indipendente e serio e si smetta con questa stronzata delle esenzioni.Per dare un segnale si dovrebbe cominciare a togliere tutte le medaglie e i piazzamenti a gente con esenzioni, a costo di arrivare al dodicesimo in classifica sconosciuto finlandese. Se la cartella di quello risulta pulito non vedo perché dovrei sospettare di lui.
Di Martino, ecco il bronzo mondiale del 2009A Doha, dopo dieci anni, la saltatrice azzurra sarà premiata per il terzo posto nell’alto della rassegna iridata di Berlino, in seguito alla squalifica della russa Chicherova