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ma non si tratta di piacere o non piacere il futuro. Verrà in ogni caso ... per me, che studio e lavoro nel campo dell'intelligenza artificiale da anni, sarebbe molto interessante scoprire come va a finire sta storia annosa.ma non si tratta di amare il futuro o il passato, è superfluo, non so come spiegarmi.
Dove lavori?Pure io mi occupo di intelligenza artificiale, evolutionary computation e robotica autonoma.Comunque state tranquilli, ad oggi il robot più intelligente del mondo non è più autonomo di un bambino di 1anno. Se parliamo di ambienti controllati il discorso è diverso ma li fanno solo bene a lavoratori sfruttati. Se al posto del galoppino di Amazon ci metti un robot tanto di guadagnato per la dignità del lavoro. Purtroppo questo porterà solo all'arricchimento del capitale anziché a una collocazione più consona del lavoratore.
Siamo ancora troppo in anticipo nei tempi rispetto alla sostituzione del lavoro manuale con quello robotico, tantomeno a sostituire la guida manuale con quella automatica (le "macchine che si guidano da sole" per ora hanno seri problemi, ad esempio in termini di adversarial example, tipo nel riconoscimento dei cartelli stradali ecc.), per fare un esempio. Però pensate a come molti programmi potrebbero tranquillamente sostituire il lavoro di molti soggetti nel settore terziario, ma anche quello pubblico. Un esempio da tutti i giorni: allo stato dell'arte non vedo quale sia la difficoltà nello spazzare via almeno il 90% dei commercialisti - e categorie affini, che ne sono tante - tenendo giusto quelli che ogni tanto devono mantenere il programma funzionante e inserire periodicamente delle informazioni. Stessa cosa nel settore pubblico, pensate a come potremmo letteralmente svuotare i comuni. Prima non scherzavo: certe categorie professionali sono tenute in piedi dalle zone d'ombra generate dalla pubblica amministrazione, che rendono necessario l'intervento creativo e originale delk'uomo diretto a trovare dei sotterfugi (a suo modo, una forma di innovazione). L'altro lato della medaglia consiste nell'impossibilità di operare un'evoluzione del genere senza una radicale modificazione dei sistemi universitari verso la roba di cui vi occupate tu e arch. Al contempo ci sarebbero molte figure lavorative che dovrebbero essere tutelate in questo generico periodo di transizione verso il mondo robotico. Si lavorerà di meno, ma lavorerà solo la gente profondamente specializzata.
La società potrebbe essere rivista riportando in auge figure tipo poeti e compositori musicali pagati dallo stato o da privati come si faceva un tempo.Amazon risparmia su 100 lavoratori e assume altrettanti poeti e pittori per fare cosi inutili da un punto di vista pratico ma col solo scopo di sollazzarci.
Non volevo porre l'accento su quale fosse il lavoro più degno d'esser lavorato, ma sulle potenzialità già esistenti grazie alle tecnologie informatiche e sull'impatto sociale di queste. Dubito che la transizione sarà benevola per le categorie meno specializzate in settori tecnici/ingegneristici ecc. e dovrà essere necessariamente sostenuta da ammortizzatori sociali senza i quali la stessa produzione sarebbe insostenibile. Io stesso sono abbastanza preoccupato perché ritengo che nel breve periodo l'incremento dell'automazione, soprattutto nel lavoro intellettuale, ma anche in quello manuale, non potrà fare altro che incrementare il disagio sociale negli strati più bassi della popolazione. Nel lungo periodo invece è assolutamente desiderabile la possibilità di concentrare il proprio lavoro sulla ricerca pura, cosa da non sottovalutare dal punto di vista dell'umanità tutta. Sulle self drive car lessi un articolo con un'impostazione ironica, ma efficace: è davvero desiderabile uno strumento che rappresenterà un incentivo al consumo di alcol?
Chiaro ma prendi ad esempio dove lavoro io in magazzino ci stanno 6 persone, se ci metti degli automi ne basterà uno che li controlla lato Sw e magari uno lato hw; pensa agli Amazon GO che già sono senza cassieri mettici pure che vengano automatizzate le fasi di carico e scarico merce. non è che non servano più lavoratori ma una decimazione mi pare anche ottimistica come previsione; già tutti i dipendenti dei servizi di mobilità pubblica potrebbero essere licenziati oggi stesso.