finalmente un contributo femminile alla causa
non ne potevo più di uomini alfa che pensano solo al pallone
a parte gli scherzi mi sento un po' in imbarazzo quando qualcuno scrive di aver letto il topic tutto in una volta
visto che insistete su questo punto, ripeto non do la colpa solo esclusivamente alla città di napoli se sono cresciuto in una bolla, ma ovviamente parere personale forse un po' ha inciso, infatti a volte mi chiedevo se fossi nato in un'altra città se le cose sarebbero state diverse.
diciamo che prima di trasferirmi a bologna, ero quasi convinto di questo.
credevo che ricominciare una nuova vita in un'altra città mi avrebbe cambiato, e così è stato. non immaginate quanto mi ha fatto crescere e cambiare. però alcune cose sono rimaste.
da adolescente ero un ragazzo timidissimo e pieno di paure, fino a quando avevo 10 anni sono cresciuto praticamente da solo.
la mia vita sociale con gli altri iniziava e finiva solo a scuola, poi quando tornavo a casa ero solo, perché abitavo in un luogo isolato in mezzo alla campagna.
poi mi sono trasferito appunto in mezzo ai due lotti di spaccio e lì ho iniziato diciamo a svegliarmi un pochino.
un'altra mia convinzione che poi si è autodistrutta era che verso i 17 anni ero convinto che se avessi preso la patente e la macchina le ragazze si sarebbero fiondate su di me
infatti la patente a 18 anni la presi in un lampo
però poi dopo un annetto mi sono ricreduto
perché ho visto che nonostante la maggiore età e la macchina la situazione era sempre la stessa
ma come dice qualcuno delle occasioni con delle ragazze ne ho avuto però ero troppo un pesce pigliato con la botta per approfittarne.
io ero convinto che le ragazze non mi volessero e per me era inconcepibile che piacessi a qualcuna.
vi racconto questa storiella che mi accadde verso i 19 anni, io e dei miei amici uscivamo il sabato sera con le macchine e io avevo la mia, una bella fiat uno sgangherata
cmq una sera eravamo fuori una paninoteca vicino al mio paese e c'era un gruppo di ragazze, quelle tipe un po' vrenzole, anzi parecchio vrenzole che avevano finito la scuola a 16 anni e vivevano in palazzoni popolari per capirci
questa tipa mi guarda da lontano io neanche me ne accorgo, i miei amici me lo fanno notare e io dico ma quando mai non è vero.
non mi ricordo se ci avvicinammo noi o loro, ma cmq iniziammo a chiacchierare un po'.
più che altro questa ragazza che mi fissava all'inizio prendeva l'iniziativa e parlava solo con me.
io non vi sto a dire che ero parecchio a disagio, oltretutto lei era di qualche anno più grande di me ed era una bella ragazza anche se un po' livello popolare. (e io da quel tipo di gente, stavo alla larga) (non prendetemi per razzista)
stesso quella sera decidemmo anzi decisero le ragazze di andarci a fare un giro con le macchine, questa ragazza e un'altra sua amica vennero nella mia e due miei amici andarono nella loro macchina.
lei si sedette davanti a fianco a me che guidavo e l'amica e l'altro mio amico dietro
all'inizio pensavo che queste ci volessero fare qualche rapina, io ero fissato con le rapine mi cacavo proprio sotto, prima dei 18 anni ne avevo subite tante
io non ricordo precisamente cosa facemmo cmq fu una serata alquanto insolita per me e alla fine ci scambiammo i numeri di cellulare
e infatti poi uscimmo altre volte insieme sempre in gruppo.
io ogni volta mi chiedevo che cosa volesse questa ragazza da me, eravamo troppo diversi a parte caratterialmente ma lei era più grande di me già lavorava io andavo ancora a scuola venivamo da contesti sociali differenti. e non riuscivo a rilassarmi, ero troppo complessato, era troppo per me una situazione così.
quelle volte che siamo usciti insieme lei era sempre in macchina con me e parlava solo con me io non ci potevo credere.
poi non vi dico una sera, le ragazze ci chiesero se le accompagnavamo a casa loro. quando me lo chiesero sudai freddo.
io non avevo idea di dove abitassero e non lo volevo sapere. i miei amici molto più spavaldi di me senza problemi e io invece avevo l'ansia a mille.
abitavamo nello stesso paese però loro stavano in un altro quartiere nel quale non c'ero mai stato e non lo conoscevo e avevo paura. per fortuna non successe niente di grave, era notte e non c'era nessuno in mezzo alla strada però non potete immaginare l'ansia.
i miei amici mi ripetevano sempre che a questa tipa piacevo e che dovevo buttarmi con lei, e piaceva anche a me era molto bella ma come ho detto prima non credevo che potesse provare attrazione per me e aldilà di questo la mia timidezza e inesperienza mi bloccava.
infatti arrivò una sera in cui eravamo seduti fuori a un bar e con noi c'era un ragazzo amico dei miei amici che non conoscevo e questo cacchio cacchio mi rubò la ragazza se così si può dire.
e da lì mi resi conto che si era giustamente stufata di me, e mi sentivo uno straccio e iniziai a isolarmi da lei fino a quando non ci siamo visti più perdendo completamente i contatti.
a ripensarci ora mi mangio le mani, ma alla fine non ero pronto, pensavo di non essere mai stato pronto.
e questo tipo di esperienze ne ho avute un pò e per questo pensavo che non piacessi a nessuna, perché le storie avevano sempre la stessa conclusione.
ovviamente ora non lo penso più, se no veramente ero da ricovero.