L'idiologia del m5s è l'idea che esista una politica che porti benefici a tutti, di nascondere le differenze e l'eteronegenità presenti nella società, la costituzione artificiosa di un 'popolo' accumunanto dagli stessi interessi, dalla stessa visione del mondo ecc. che porta a una politica dell'interesse 'generale' che non viene fatta solo perchè c'è di mezzo l'elites, le lobby, i corrotti, gli interessi privati ecc. e tuti gli altri nemici della gente che vanno combattuti. Questa , oltre che ad essere una scemità, è chiaramente una visione del mondo di 'destra', mentre il compito della sinistra è quello invece di evidenziare le differenze, i dissidi, di separare i campi, nel mostrare che ci sono interessi diversi e contrastanti, se non inconciliabili, che non esiste un 'popolo' ma un società complessa ed eterogenia, nel fatto che ogni politica ha 2 lati della stessA medaglia, e che non può accontentare tutti, e che per questo bisogna fare delle scelte, anche coraggiose e impopolari.

Tutte le stronzate del m5s nascono da questo, la loro ambiguità, il trasformismo, l'incompetenza ecc. Che gli fa prima volere il reddito di cittadinanza, e poi a non dire no alla flat tax, che va chiaramente in contraddizione con l'idea di stato sociale che confusamente il m5s vuole perseguire, perchè dicendo no alla flat tax scontentano qualcuno, e crolla tutto il castello. Di Maio può pensare di fare il mistro degli esteri proprio perchè, in capa a lui e nei grillini, la politica del 'bene generale' è talmente evidente, naturale, ovvia, che basta non essere corrotti o avere interessi privati, per perseguirla. Quindi ci tocca tenere il bibitaro analfabeta, amico dei gillet gialli, alla farnesina.