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Habana

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Universiadi a Napoli, 100 milioni per il restyling di palestre e strutture

Un investimento di oltre 100 milioni solo per ristrutturare e ampliare gli impianti sportivi, in primis lo stadio San Paolo. La cifra esatta ancora non c’è ma di sicuro servirà uno sforzo economico straordinario, almeno secondo gli esperti del Coni, che lavoreranno al fianco di Regione e Comune per organizzare le Universiadi del 2019 all’ombra del Vesuvio. Dopo la rinuncia di Brasilia, che aveva superato la concorrenza di Baku e Budapest, Napoli era rimasta l’unica città in corsa, ma il risultato non è stato scontato.

 Gli organizzatori, il presidente della Fisu (la Federazione internazionale degli sport universitari) Oleg Matytsin e il segretario generale Eric Saintrond, hanno infatti chiesto alle istituzioni locali precise garanzie. Finanziarie ma non solo. Garanzie che Napoli e la Campania dovranno dimostrare di avere nelle prossime settimane, quando gli ispettori della Fisu torneranno in città per una nuova valutazione degli impianti e per la stipula del contratto, che dovrà avvenire entro il 20 maggio. Salvo imprevisti, dunque, la macchina organizzativa partirà ufficialmente a fine maggio. Gli uffici di Palazzo Santa Lucia e Palazzo San Giacomo sono comunque già all’opera per definire la road map degli interventi. L’impegno maggiore riguarderà senza dubbio il San Paolo, che potrebbe ospitare la cerimonia di apertura dei Giochi, a cui parteciperanno quasi 10mila studenti provenienti da 170 Paesi del mondo: per ristrutturarlo la giunta de Magistris punta ad ottenere un prestito dal Credito Sportivo con cui rimettere a nuovo lo stadio rimuovendo la famigerata copertura installata in occasione dei Mondiali del 1990.

 Il restyling riguarderà tuttavia anche gli altri impianti, dal Collana al Palargine fino al Virgiliano, al Palabarbuto e alla piscina Scandone, dove va realizzata una piattaforma per i tuffi. I lavori saranno lunghi e complessi: basti pensare che per la ginnastica ritmica servirà un impianto con un’altezza minima di 14 metri dalla pedana di gara. Strategico sarà, poi, il ruolo della Mostra d’Oltremare, che dovrebbe accogliere il centro tecnico e la sala stampa, oltre ad essere il quartier generale dei giudici di gara e della Fisu, mentre nell’area ex Nato sorgerà il villaggio. Gli studenti-atleti verranno invece in tutta probabilità ospitati nei grandi alberghi del lungomare e del centro.
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