Sarebbe bastata un'autocertificazione con condizione di portare i documenti nella prima caserma utile entro 48 ore

Credo che il problema sia sorto perché uno straniero è obbligato a tenere i documenti con sé, il ragazzo è nato e cresciuto in Italia, ma per la legge italiana sulla cittadinanza non basta per essere italiani.
Ora non so se il ragazzo abbia avviato e concluso l’iter per la cittadinanza dopo i 18 anni oppure nato da almeno un genitore italiano.
Fatto sta che il poliziotto pretendeva i documenti perché riteneva il ragazzo uno straniero.
Il ragazzo ha iniziato a fare casino sulla moralità della differenza di trattamento tra italiani e stranieri in base alla legge sui documenti, credendo però che a dirlo fosse il poliziotto e non la legge.
Si è creato un casino per errori di entrambi nel porsi, ma se dovessi fare delle percentuali sulle colpe, direi 60% poliziotto e 40% ragazzo.
Ma il problema è stato il trattamento riservato al ragazzo, quando invece ai mafiosi chiedono “per piacere” per farli uscire dal bunker.
Poi se venisse accettato il fatto che il ragazzo fosse italiano anche di cittadinanza, beh, a quel punto il poliziotto avrebbe le colpe al 100%, perché oltre allo sbaglio nel modo di porsi, ci sarebbe anche un errore nella valutazione.
In difesa del poliziotto potrei dire che valutare una situazione del genere con le leggi attuali sia veramente complicato, ma il suo modo di agire è troppo schifoso e da mafioso per provare a difenderlo.