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demian88

    Degustatore di ananassi
    Diego Armando Maradona
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Il commento del Presidente Giuseppe Abbagnale al termine del Mondiale Assoluto

LINZ, 02 settembre 2019 - “Sin dall’inizio del quadriennio, e quindi del mio secondo mandato, abbiamo impostato la preparazione a questo Campionato del Mondo in ottica di qualificazione olimpica e paralimpica ponendo, come tappe intermedie, il mondiale assoluto del 2017 e del 2018. Per arrivare fin qui, con una nazionale olimpica e paralimpica ben preparata, il Consiglio ed io, abbiamo approvato il percorso proposto dal Direttore Tecnico Francesco Cattaneo al quale abbiamo dato completa fiducia. Una fiducia ben riposta perché abbiamo potuto vedere equipaggi sempre ben preparati, pronti a gareggiare ad alto livello e salire sul podio con la consapevolezza di aver sempre dato tutto quello che avevano da dare, e questo con generosità e con la certezza di essere la parte principale di un progetto più ampio che include anche lo sviluppo del canottaggio femminile.

Un settore quello femminile che, grazie all’attenzione riposta nei confronti delle atlete, ha raggiunto in pochi anni un livello adeguato il quale ci ha consentito di ottenere il risultato storico, di qualificare quattro barche alle Olimpiadi. Un obiettivo che mai prima di ora era stato raggiunto dall’Italia. Manca ancora, per il settore assoluto, l’acuto del podio mondiale – rimaniamo con il solo bronzo assoluto vinto dal doppio nel 2002 – ma sono certo che questo arriverà negli anni a venire. Per ora ci siamo concentrati a portare la partecipazione olimpica – come da Agenda 2020 – il più vicino possibile al 50% tra donne e uomini, ma per il futuro lavoreremo con determinazione per salire anche sui podi assoluti alla pari di quelli under 23 e junior. Sono orgoglioso, dobbiamo essere tutti orgogliosi, di queste ragazze straordinarie, e quando dico tutte intendo sia quelle che hanno partecipato a questo mondiale e sia tutte quelle che si sono avvicinate al canottaggio per emulare le ragazze che vestono la maglia azzurra. Grazie, quindi, per averci fatto emozionare in ogni fase di questo mondiale lungo, difficile ed entusiasmante.

Per il settore pararowing non posso che essere felice per la qualificazione dell’ammiraglia, il quattro con, che porta con sé i fasti del recente passato sia iridato che paralimpico. Essere saliti nuovamente sul podio, e qualificato anche la barca per le Paralimpiadi del prossimo anno, significa che il nostro movimento è fervido e sta lavorando nel migliore dei modi seguendo le indicazioni della Direzione Tecnica. Sono mancate le qualificazioni dei due singoli PR1 maschile e femminile, questo non è avvenuto per loro demerito ma solo perché sono cambiate alcune regole che mettevano tutti gli atleti, che possono muovere solo braccia e spalle, nelle stesse condizioni. Ci riproveremo comunque nelle gare di recupero. A tutti questi ragazzi e ragazze dico grazie per il vostro valore, per i vostri sorrisi e per la gioia di essere orgogliosi di vestire la maglia azzurra. Grazie.

Nel settore maschile, invece, abbiamo avuto la conferma di aver ritrovato la coppia campione del mondo del 2017 in due senza, e questo mi fa estremamente piacere soprattutto per questi due ragazzi che, nei mesi scorsi, hanno penato per ristabilirsi riuscendoci appieno. Complimenti per aver qualificato la barca per le Olimpiadi e poi per aver lottato fino alla fine per salire sul podio. Oggi abbiamo una squadra olimpica maschile che andrà a Tokyo 2020 con cinque carte olimpiche e per questo ringrazio uno a uno tutti i ragazzi che hanno permesso all’Italia di arrivare a cotanto risultato. Al fianco delle qualificazioni vi sono anche le medaglie: l’argento del doppio pesi leggeri, vinto palata su palata con una gara che ha messo a dura prova la loro resistenza, ma anche le coronarie di chi assisteva alle gare; il bronzo nel quattro di coppia, che torna alle Olimpiadi dopo essere stato assente ai Giochi di Rio 2016, che in questa edizione, dopo una lotta serrata, non è riuscita a confermarsi ai vertici mondiali, ma non è scesa dal podio e, ne sono certo, da questo risultato ripartirà più forte di prima.

Ora pianificheremo la preparazione per Tokyo 2020 e, nelle prossime settimane, mi siederò con il Direttore Tecnico per discutere su quali specialità intende puntare per affrontare le regate di recupero di qualificazione olimpica. Oltre a tutto quello che riguarda il settore olimpico e paralimpico, abbiamo assistito a gare eccellenti anche delle specialità non olimpiche e non paralimpiche che ci hanno portato sette medaglie che, aggiunte alle due olimpiche e a quella paralimpica, portano l’Italia, con 10 medaglie, al secondo posto del medagliere per nazione. Bravi ragazze e ragazzi, sono fiero delle medaglie che avete conquistato lottando senza mai risparmiarvi.

Nel concludere voglio ringraziare le Società per il lavoro svolto per preparare al meglio questi atleti che sono il nostro orgoglio. Grazie a tutto lo staff tecnico per quello che è riuscito a fare e grazie anche allo staff di supporto alla squadra presente a Linz, le team manager, lo staff medico del dottor Spataro e l’area comunicazione, tutto di alto livello, ma anche un grazie al personale del Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica che, con il proprio lavoro, ha affiancato la Direzione Tecnica in ogni momento dell'anno. Grazie al Segretario Generale e a tutta la Segreteria federale di Roma che, giornalmente, lavorano per le nostre Nazionali e per le nostre Società. Grazie, infine, ai tanti tifosi presenti sugli spalti di Linz, a quelli che hanno seguito da casa e al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e del CIP, Luca Pancalli, che mi hanno fatto i complimenti per i risultati ottenuti, che giro a tutta l’Italia del canottaggio".
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