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Ragioni Karma per messaggio concreto

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Diedorf

    Degustatore di ananassi
    Giuseppe Savoldi
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  • Karma: 194

Premetto che il Canone è una tassa di possesso e che quando ti fanno il question time lo vedi perchè c'è una TV pubblica. Concordo che la Rai è lottizzata ed andrebbe liberata dai partiti, ma non mi sembra questo un motivo per non pagare il Canone, sarò fesso io, ma intanto lo pago.

Premetto che il canone radiotelevisivo esiste in quasi tutti i Paesi, in alcuni c'è la pubblicità, in altri no, in altri anche il sostegno del governo, in altri solo quello.
Chi ama il modello Svizzero sarà lieto di sapere che il canone da loro è quasi 4 volte il nostro e non mi risulta manchino le pubblicità.

Che poi da noi il sistema televisivo faccia pena è anche colpa di un gigantesco conflitto d'interessi.

Tornando alle domande di Ziofrank. Posso dirti che di come andrai avanti tu non me ne frega nulla e non deve neppure fregartene di come andrò avanti io, ciò che però dovrebbe farti pensare è che se applicassimo le teorie della Supply side economics tu avresti meno servizi ed io farei "gocciolare" il reddito risparmiato alle Maldive o in Polinesia.

Chi porta a casa stipendi d'oro deve iniziare a pagare anche lui? Ma perchè un dirigente che oggi paga il 43% sul reddito oltre i 75.000 euro, da aggiungere ai 25.420 euro già versati fino ai 75.000 euro per te non paga nulla? E' giusto che chi guadagna di più debba pagare di più (per questo mi inalbero quando mi citi la stronzata della Curva di Laffer), ma non è giusto demonizzare chi ha raggiunto ruoli dirigenziali con talento, dopo grandi sacrifici e sopportando grandi responsabilità.

Oggi se succede un incidente sul lavoro il dirigente finisce in tribunale. Se l'azienda fallisce il dirigente finisce a processo. Un operaio ha un contratto a tempo indeterminato, se non fa il coglione e l'azienda non salta il posto lo conserva tutta la vita, per i dirigenti il licenziamento può avvenire anche in tronco. Ma il dirigente guadagna 90.000 euro l'anno. Ma il dirigente ha pure una laurea in economia, un master costato na cifra (senza godere del reddito dei coetanei che già lavoravano mentre lui studiava), anni ed anni di dura gavetta e poi grandi responsabilità. Nel calcolo differenziale delle retribuzioni queste variabili vogliamo inserirle o dobbiamo considerare in maniera uguale chi ha la terza media e monta i pezzi dei motori alla FIAT con chi è superqualificato e decide le strategie dell'azienda?

Mi pare che certi ragionamenti siano pregni di demagogia e di invidia. C'è chi nella vita riesce a raggiungere risultati professionali anche in giovane età e c'è chi invece rimane impantanato nel precariato e nella sottoccupazione. Sicuramente ci sono tanti ragazzi/uomini che meriterebbero di più dalla vita e non l'hanno avuto, così come ci sono anche persone che non meriterebbero tutto ciò che hanno avuto dalla carriera, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Come sui calciatori. Tutti a dire che guadagnano troppo per dare due calci ad un pallone. Ma se eravate bravi quanto loro perchè non andavate anche voi a dare dei calci al pallone per guadagnare quelle cifre? Magari se capissimo che i tesserati italiani sono parecchi milioni mentre i calciatori che guadagnano per al massimo 10 anni di fila oltre 100.000 euro sono un paio di migliaia.

Provo fastidio nel far passare le mie idee come a favore di ricchi, disonesti, speculatori etc., credo che il mio pensiero sia chiaro a tutti, eccetto ai provocatori.
Sono per l'equità ed ho messo in grassetto nel post prima quello che penso, trovo inutile ripetere le stesse cose.


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