Benvenuto, Ospite. Effettua il login oppure registrati.

Topic: Culture e popoli del Mondo  (Letto 15918 volte)

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.


Online weizenbier

  • Degustatore di ananassi
  • Ruud Krol
  • ****
  • Post: 18799
  • Karma: 266
  • Squadra del cuore:
« Risposta #135 il: Luglio 17, 2018, 13:45:05 pm »
Torino, finale di Champions Juve-Real, un gruppo di magrebini si mise ad agitare la folla in piazza per fare bordello e passare poi a rastrellare la roba che la gente aveva smarrito, una ragazza ci ha rimesso la vita.
Dopo quello che e' successo a Torino, in Italia hanno dovuto introdurre una legge che ha limitato tutti gli eventi di piazza.

Quello che abbiamo fatto per decenni, ora non lo possiamo fare piu' perche' e' diventato "pericoloso", ma per colpa di chi e' diventato pericoloso radunarsi in piazza o andare a un concerto??
Per quanto ve ne puo' fregare, sono stato a due festival in Ungheria, eventi da 200mila persone, lo Sziget e il Balaton festival, ai controlli di sicurezza c'erano dei ragazzini di 19 anni che stanno li' a fare gli steward per avere l'ingresso gratuito al festival... per me era stranissimo che non ci fossero camionette dell'esercito e gente con i mitra, ma alla fine non e' successo un cazzo.
In Francia invece sarebbe impensabile organizzare un evento da 200mila persone e metterci i ragazzini a fare i controlli di sicurezza, sarebbe una strage. Non lo puoi fare, in Ungheria invece si', perche'??

Adesso pure in Italia e' diventato impossibile organizzare concerti estivi e sagre.
Quindici anni fa, nella mia piazza di paese da 25mila abitanti, suono' Gigi d'Alessio e c'erano 10mila persone... Con la nuova circolare Gabrielli, un evento simile sarebbe illegale per la portata di persone rispetto allo spazio, ti consentono di portarne 3mila.

Contenti voi, se vi piace vivere cosi' :boh:
E' quello che dico sempre ai miei amici ricchioncelli che fanno i cagnolini con le proprie dame, robb 'e scritte sui muri, fasci di rose e gioielli.
'E femmene cchiù 'ro pesce nun s'ammeretene.

    Online Panda_Bellucore_Abraxas

    • Degustatore di ananassi
    • Omar Sivori
    • ****
    • Post: 13372
    • Karma: 59
    • Squadra del cuore:
    « Risposta #136 il: Luglio 17, 2018, 13:46:44 pm »
    mammamà, che suggettone :stralol:
    e poi, se mi cacciano che fai? Si' cuntent?
    Al momento sei come il FAP

    Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk


      Online TomDurrr

      • Degustatore di ananassi
      • Diego Armando Maradona
      • *****
      • Post: 43695
      • Karma: 383
      • Squadra del cuore:
      « Risposta #137 il: Luglio 17, 2018, 13:48:37 pm »
      Dove è possibile leggere questa cosa che furono magrebini ad incitare la rissa ?


      Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

        Online weizenbier

        • Degustatore di ananassi
        • Ruud Krol
        • ****
        • Post: 18799
        • Karma: 266
        • Squadra del cuore:
        « Risposta #138 il: Luglio 17, 2018, 14:07:21 pm »
        Dove è possibile leggere questa cosa che furono magrebini ad incitare la rissa ?


        Tipo su tutti i giornali, sono gia' in carcere da mesi :look:
        http://www.lastampa.it/2018/04/13/cronaca/arrestate-otto-persone-accusate-di-aver-scatenato-il-panico-in-piazza-san-carlo-yBR5CejHRY8LPP4ijVoBuL/pagina.html

        http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/04/14/news/la_banda_di_piazza_san_carlo-193826549/

        Era una gang di ragazzini che organizzava rapine creando bordello con lo spray al peperoncino.
        Questo e' quello che scriveva su Facebook due giorni dopo

        Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

        E' quello che dico sempre ai miei amici ricchioncelli che fanno i cagnolini con le proprie dame, robb 'e scritte sui muri, fasci di rose e gioielli.
        'E femmene cchiù 'ro pesce nun s'ammeretene.

          Offline jlozeppeli

          • Bruno Pesaola
          • **
          • Post: 2641
          • Karma: 6
          • Squadra del cuore:
          « Risposta #139 il: Luglio 17, 2018, 16:16:26 pm »
          Hai letto Evola, quello è il problema...:look:

            Offline Camiseta Azul

            • Omar Sivori
            • ****
            • Post: 14208
            • Karma: 8
            • Sesso: Maschio
            • Squadra del cuore:
            « Risposta #140 il: Luglio 17, 2018, 16:21:20 pm »
            Essere sguaiato e generoso? Non credo di aver detto questo. Ma ti posso dire che quando ho parlato con un razzista francese che mi diceva che gli arabi sono una razza inferiore perché sguaiati e generosi non ho potuto dargli ragione.
            Io non ti posso rispondere perché non sono napoletano, ma si credo nel mio sangue e nelle mie origini campane. E Napoli é la mia capitale, di questo regno che ho definito io e non uno scemo a Bruxelles o in Brianza.
            Il legame con le mie originié così forte da non necessitare una spiegazione e so che non si potranno mai annacquare proprio per la mia esperienza. Se tu hai paura di perdere la tua cultura vuol dire che in fondo credi che sia debole.
            E questo per un napoletano é di una tristezza assoluta. Perché parliamo di una città che ha vissuto secoli di dominazione straniera e che ha accolto popolazioni da ogni dove, soprattutto dopo la grande peste che aveva decimato i suoi abitanti. Eppure non ha mai perso la sua identità. Che strano no?
            Al nord sono razzisti e chiusi su se stessi eppure non hanno radici forti. Vai a Milano e nessuno conosce Nanni Svampa, nessuno che conosce le parole di "porta romana". Ma votano Salvini per paura di perdere l'identità. :scem:
            Se tu vedi un senegalese a Bergamo é sempre e solo un senegalese a Bergamo, anche se magari si veste da europeo.
            Se vedi un senegalese a piazza Garibaldi scoprirai che ha interiorizzato gesti e modi di fare napoletani, anche se magari mette ancora il boubou africano.
             E che suo figlio sarà fierissimo di tifare napoli e difenderà il quartiere in cui é cresciuto, neanche la città, il quartiere.
            L'essere umano é abbastanza complesso per portare tante identità diverse nello stesso cervello, sotto la stessa pelle. Non tutti chiaro. Ma io so che non hai viaggiato, si capisce da come parli. Viaggiare nel vero senso della parola: trovarti fuori dalla tua comfort zone e imparare a farti rispettare da persone diverse per quello che sei e non per quello che rappresenti.

            Però, tu che giustamente (come tutti i sani di mente) non riconosci le razze se non quella umana COME DEFINISCI tecnicamente/sociologicamente/antropologicamente questa differenza tra il NAPOLETANO ed il PADANO?

              Online Milionidiutili80

              • Antônio Careca
              • ****
              • Post: 24592
              • Karma: 62
              • Sesso: Maschio
              • Minestra riscaldata
              • Squadra del cuore:
              « Risposta #141 il: Luglio 17, 2018, 22:38:13 pm »
              Però, tu che giustamente (come tutti i sani di mente) non riconosci le razze se non quella umana COME DEFINISCI tecnicamente/sociologicamente/antropologicamente questa differenza tra il NAPOLETANO ed il PADANO?
              Mica ho detto che dobbiamo essere tutti uguali. Anzi a me piacciono le differenze.
              A Marsiglia ho conosciuto armeni, oriundi italiani (il loro rapper storico più famoso é napoletano), arabi marocchini, algerini,  haitiani, comoriani, senegalesi,... Possono dicutere su tutto ma se gli tocchi Marsiglia si incazzano tutti uguale.
              La grande differenza tra il padano vero e il napoletano é la relazione con l'altro.
              La bassa padana ha una conformazione tale che per millenni sono sempre stati pronti ad essere invasi all'improvviso. Quando sei in mezzo alle terre coperte di nebbia e non hai neanche un promontorio é normale che anche solo uno straniero può significare l'inizio di un invasione. Popolo paranoico per conformazione geografica. Un po come gli ungheresi. Uno pensa che siano razzisti, e lo sono, ma quando vedi quelle pianure sconfinate che si estendono verso l'est e verso l'ignoto capisci da dove nasce la loro paura atavica.
              Napoli era metropoli quando Madrid o Parigi erano un paeselli del cazzo.
              Il primo nero in Padania molti lo hanno visto in televisione nei primi anni sessanta.
              In giro per Napoli c'erano neri già migliaia di anni fa. Un'idea uno se la può fare con quanto scriveva Cervantes, l'autore di Don Chisciotte, sulla città di Napoli. Si imbarcò a Napoli per la battaglia di Lepanto dove perse un braccio. Stiamo parlando del XVI e Cervantes era il  prototipo dell'uomo di mondo. La sua Spagna ancora odorava di mori e ebrei e da meno di un secolo stava conquistando il nuovo mondo. Aveva visto di tutto in vita sua eppure descrive Napoli come noi descriveremmo New York, una città dove le cose più assurde diventano normali e nessuno si stupisce.
              Per me la domanda giusta sarebbe: é più napoletano un senegalese che vive alla sanità da 15 anni o un napoletano che vanta 15 generazioni in città, emigrato in Belgio quando aveva 10 anni?
              Per me lo sono entrambi, anche se in maniera distinta. Ma se dovessi scegliere direi il senegalese, perché la città la vive, la mangia, la respira. E con la sua presenza la cambia. Ma Napoli é una città che ha una storia talmente forte che non può cambiare radicalmente dall'oggi al domani, anche se un intero quartiere fosse dato agli eschimesi (cit.)
              Invece i padani hanno più paura, forse leggittimamente, di perdere la loro identità. MA se anche fosse il problema sarebbero i centri commerciali, gli starbucks, le sale multicinema e tutte quelle cose che devastano il territorio e la cultura molto più di una cuminità sikh di allevatori di vacche nel mezzo della sconfinata pianura.

              :look:
              Leggendo le tue risposte ho sempre la sensazione che si prova quando ti rispondono a bastoni pur non essendo piombo a coppe look
              Ora le cose sono due
              O sei un poco fuori asse, non riesci a centrare il senso di un discorso e questo ti porta a dare risposte random
              O non te ne fotte niente di quello che dice il tuo interlocutore, e lo usi solo da pretesto per dire nu cazz ro tuoje look
              Ounas è la seconda punta titolare dopo insigne, spiace che nancora tu non l'abbia capito look
              Se KK giocasse con la Juve in italia potrebbero giocare con la difesa ad uno : lui ed altri a caso sorteggiati fra gli spettatori

                Online SNAKE

                • Degustatore di ananassi
                • Omar Sivori
                • ****
                • Post: 12842
                • Karma: 73
                • Sesso: Maschio
                • Napoli nel cuore... anche a sangue freddo!
                • Squadra del cuore:
                « Risposta #142 il: Luglio 18, 2018, 00:35:04 am »


                offri un po' l'impressione che, per quanto ti riguarda, il fatto che Gandhi amasse la sua terra ancestrale quasi tolga un po' di fascino a ciò che ha fatto.
                Francamente non capisco perché.
                Nessuno di tutti e due sta nella testa della buonanima di Gandhi, quindi possiamo limitarci solo a fare delle illazioni. Ma illazione per illazione, se per lui combattere il potere inglese era così importante a prescindere dal luogo a cui era legato, poteva fare come Che Guevara. Se ne poteva andare alle Bahamas :look: in Birmania, in Kenya, in uno qualsiasi dei luoghi del pianeta occupato dall'impero inglese.
                Invece, uno che parlando di Mussolini scriveva che secondo lui stava "servendo il suo popolo" mi offre l'impressione di un figlio del suo tempo, cioè un uomo legato al concetto di patria, di appartenenza ad un popolo, e tante altre cose che voi considerate munnezza.
                A me pare una conversazione surreale, ma veramente stiamo discutendo se Gandhi sentiva "sua" la gente dell'India invece di quelli del Merseyside? :look:

                Quello che ti sfugge è che i due concetti non sono in contrapposizione. Gandhi amava il suo popolo e riteneva sua missione sollevarlo e portarlo all'unità e indipendenza. Non era un nazionalista però. Credeva nella dignità di ogni uomo e rispettava ogni cultura e nazione. Era un uomo di pace e la sua battaglia nasceva dalle ingiustizie subite del governo, non da un'idea astratta di autoctona indipendenza nazionale. Si "radicalizza" a causa dell'opposizione all'impero, non avviene il contrario. Quindi l'amore di Gandhi verso il suo popolo e le sue tradizioni è un aspetto fondamentale del suo fascino, ma non è una mia opinione che fosse, proprio per questo suo legame (scelto, non subito) un convinto cosmopolita. È una figura che è grandemente uscita dal circoscritto orizzonte indiano e induista.

                Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

                Io non parto mai sconfitto!
                ... Anche noi siamo con la continuità tecnica di Spalletti. Vediamo cosa accocchiano per le altre sostituzioni, ma io non parto dietro a nessuno!
                Il Carro è già pronto!

                FORZA NAPOLI SEMPRE!


                  Online SNAKE

                  • Degustatore di ananassi
                  • Omar Sivori
                  • ****
                  • Post: 12842
                  • Karma: 73
                  • Sesso: Maschio
                  • Napoli nel cuore... anche a sangue freddo!
                  • Squadra del cuore:
                  « Risposta #143 il: Luglio 18, 2018, 01:03:54 am »
                  più che altro mi dovreste spiegare voi in cosa consiste il vostro senso di appartenenza visto che sentite che niente appartiene a qualcuno, che siamo tutti cittadini del mondo, che napoletano o marrucchino è la stessa cosa. Quindi ad esempio carcadee tu sei stato a Marsiglia, e ci sei stato bene.
                  Perché ti senti più legato a Napoli, visto che tanto stamm là?
                  Perché le pietre di Napoli so' fatte così invece di colì? Per l'inflessione di una parola diversa da come si pronuncia 40 km più in là?
                  Alla fine io sono il vero amante delle diversità, perché prendo il mondo per quello che è, senza odiare nessuno. Sono aperto a qualunque cosa, ma sono così sicuro di ciò che amo che non mi capita di perdermi. Mi tacciate nemmeno troppo velatamente di ipocrisia, o di stare pieno di contraddizioni, ma alla fine è l'apolide ad essere un senza volto intercambiabile con chiunque.
                  Quello che scrivi qui non faccio fatica ad accettarlo! Il punto non è il senso di appartenenza! Ci mancherebbe! Sono napoletano e adoro Napoli e la cultura napoletana. Non sono estremista e ne conosco anche i problemi e difetti. Vivo a Roma e i miei figli, nati e cresciuti a Roma, pur non riuscendo a sembrarlo, si sentono napoletani. Hanno un legame speciale con  la città e la cultura, non la vivono come una mera questione di origini e parentele.
                  Il problema è credere che la mia cultura escluda le altre, che sia superiore alle altre, che abbia valore solo se non subisce contaminazioni. Per me l'appartenenza deve aprire al diverso. Proprio perché "so bene chi sono io e da dove vengo". Per me l'incontro arricchisce. La contaminazione ravviva una cultura che altrimenti muore. Più sento di essere napoletano e meno ho paura di "mischiarmi". Sta lì la differenza. Appartenenza non significa difesa di una teorica purezza e quindi paura del diverso.

                  Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

                  Io non parto mai sconfitto!
                  ... Anche noi siamo con la continuità tecnica di Spalletti. Vediamo cosa accocchiano per le altre sostituzioni, ma io non parto dietro a nessuno!
                  Il Carro è già pronto!

                  FORZA NAPOLI SEMPRE!


                    Online El_Perro

                    • Edinson Cavani
                    • ****
                    • Post: 12052
                    • Karma: 34
                    • Sesso: Maschio
                    • Squadra del cuore:
                    « Risposta #144 il: Luglio 18, 2018, 12:02:23 pm »
                    Gandhi poi voleva una grande India, dal golfo del bengala al pakistan, una roba che in confronto l'europa è molto più omogenea.

                       

                      SimplePortal 2.3.7 © 2008-2024, SimplePortal