Che libro hai letto/stai leggendo?

[el schiatty napoletano]

Wa no

iamm in alcuni punti è lentissimo

[GIANPAOLO]

iamm in alcuni punti è lentissimo

Ma vale la pena

[el schiatty napoletano]

Ma vale la pena

ma infatti si

a me è piaciuto tantossimo 

[GIANPAOLO]

Ho appena terminato "Mondo senza fine" di Ken Follett e sto per iniziare "Idi di Marzo" di Valerio Massimo Manfredi.

Il libro terminato purtroppo ha confermato le prime impressioni. Se al prequel, "I Pilastri della Terra" (ottimo libro), si criticava lo svolgersi lento delle vicende come più grande difetto, "Mondo senza fine" mantiene e accentua tale caratteristica come le altre minori. Ho trovato l'antefatto "misterioso" alla vicenda molto debole e molto marginale. Come molta mena importanza ha l'aspetto architettonico nella vicenda. Quello scientifico, che è indubbiamente il cuore del libro, è descritto in modo poco realistico (essendo un romanzo storico) e soprattutto tende a perdersi all'interno di storie minori. Decisamente un prodotto scadente se confrontato con "I Pilastri della Terra".

Queste sono state ovviamente le mie impressioni personali.

Delle "Idi di Marzo" me ne hanno parlato bene. Venendo da studi archeologici e conoscendo l'autore anche nella sua valenza scientifica e non solo narrativa spero di leggere un buon prodotto. Questa è l'unica aspettativa che nutro sul romanzo come sempre faccio per evitare di essere poi influenzato da preconcetti che finirebbero per rovinarmi il piacere della lettura.

Tuttavia non mi dispiacerebbe comunque sentire il parere di qualcun'altro sul libro anche per poi confrontarlo con le mie impressioni finali.

[Sonny Boy]

ah forse sei l'unico archeologo a parlare bene di manfredi
cmq di lui ho letto lo scudo di talos molto tempo fa,il tiranno e chimaira
in ordine cronologico e anche di gradimento

[GIANPAOLO]

ah forse sei l'unico archeologo a parlare bene di manfredi
cmq di lui ho letto lo scudo di talos molto tempo fa,il tiranno e chimaira
in ordine cronologico e anche di gradimento

Cosa ti ha fatto supporre che ne abbia parlato bene?

[Sonny Boy]

...conoscendo l'autore anche nella sua valenza scientifica e non solo narrativa ...
 

[GIANPAOLO]

...conoscendo l'autore anche nella sua valenza scientifica e non solo narrativa ...
 

Appunto! Non mi sembra di avergli fatto elogi come archeologo, ma solo che lo conoscevo in quella veste

Diciamo che ha doti più da conduttore di documentari che si sposano bene con quelli del narratore

Spero di non essere uscito troppo dal mio velato essere allusivo

[Utente.Cancellato]

Ho appena finito di leggere "Opinioni di un clown" di Einrich Boll.. 

Dei romanzi storici mi sono fatto una bella pancia,  ma non ho saputo resistere al richiamo di Ken Follett e adesso sto leggendo la Caduta dei Giganti,  primo libro della trilogia "the century"

Appena termino la trilogia mi butto su Dostoevskij,  così come mi avete consigliato

[GIANPAOLO]

Ho finito di leggere sia "Idi di Marzo" che "Aristotele Detective" di Margaret Doody. Se il primo non mi ha molto entusiasmato confermando abbastanza le premesse il secondo lo consiglio molto a chi piace i generi storico e giallo. Il libro è scritto molto bene ed è piacevole nella sua trama giallistica. Chi ha conoscenze storiche, invece, potrà ancor di più apprezzarne i dettagli della ricostruzione della vita Ateniese dell'inizio dell'ultimo quarto del VI sec. a.C. (328 a.C., nel periodo delle conquiste di Alessandro Magno, ma del condottiero si cita a stento il nome e la battaglia di Isso). In particolare precise sono le descrizioni topografiche, quelle della tipica vita da cittadino, donna, fattore e schiavo con i propri privilegi e i propri doveri citati naturalmente all'interno della vicenda. Davvero un libro piacevole da leggere e che arricchisce chi ha voglia di conoscere il mondo greco antico.

Mi appresto quindi a leggere "Iacobus" di Matilde Asensi e immergermi nuovamente nell'atmosfera del Basso Medioevo (1300 d.C. circa) ovvero lo stesso periodo del "Mondo Senza Fine" di Ken Follet, sperando che almeno questo libro sia più avvincente di quello dello scrittore Britannico. L'autrice spagnola mi è nuova in quanto non conosco nessuna sua opera nemmeno per sentito dire e pertanto spero solo che sia una piacevole scoperta.

[La tecnica di Meret]

Avevo letto "idi di manzo" e mi sono immaginato un romanzo incentrato sul senso di tradimento che provano le mucche quando vengono macellate

[Nomercy]

1984 di george orwell

[GIANPAOLO]

Avevo letto "idi di manzo" e mi sono immaginato un romanzo incentrato sul senso di tradimento che provano le mucche quando vengono macellate

Un libro deludente sotto ogni punto di vista. I miei studi sono preistorici e non classici, ma certe cose fanno arricciare il naso anche a chi non è della materia. Soprattutto perché sembra impostato in maniera accademica. La trama (quella di contorno alla vicenda storiaca vera e propria) e l'intenzione non sarebbero nemmeno male, ma viene sviluppata in maniera scarna con troppi stacchi e riprese. A volte questo metodo (l'interruzione di una vicenda al culmine di un possibile colpo di scena) può rendere avvincente una storia, ma in questo libro gli stacchi arrivano troppo presto, quando nemmeno si è avuto il tempo di appassionarsi a quella vicenda. E questo, per un libro il cui finale è già di per sé scontatissimo, è una delle pecche peggiori. È una sorta di documentario storico in forma cartacea forzatamente travestito da romanzo storico che di romanzo ha poco e nulla e che come documentario finisce per diventare scadente e lacunoso.

Una lettura più per buttare il tempo che per passarlo

Ovviamente temo che gran parte del mio giudizio sia condizionato dal mio punto di vista lettore appassionato e di esperto di archeologia e che qualcun'altro potrebbe avere altre obbiezioni o osservazioni diverse e più positive.

Tuttavia in linea di massima non sono così critico con questo genere di romanzi, ma anzi, quando sono fatti bene mi appassionano molto.

Per esempio ho trovato del tutto diverso "Aristotele detective", ma si tratta di un libro che già di per se non necessita di un agganciamento così forte con un evento storico preciso anzi, si tiene alla larga da tali eventi pur avendo tra gli attori principali un personaggio storico effettivamente esistito (che viene inquadrato caratterialmente come viene ricordato, ma non storicamente).

E non è nemmeno una questione di essere fortemente legati o meno alle vicende storiche che mi fa storcere il naso. Per esempio "La Fratellanza della Sacra Sindome", pieno di intrecci con eventi storici precisi tra presente e passato, mi è piaciuto molto.

È proprio il romanzo del Manfredi che mi ha deluso.

[antijuventino87]

Ho appena finito di leggere la trilogia del centenario del grande Ken Follett.. Ora vorrei provare a leggere Norvegian Wood, Tokyo blues di un'autore giapponese non mi chiedete il nome

[la vile strada maestra]

Ho appena finito di leggere la trilogia del centenario del grande Ken Follett.. Ora vorrei provare a leggere Norvegian Wood, Tokyo blues di un'autore giapponese non mi chiedete il nome

Murakami è abbastanza conosciuto.