Quando leggo sti 'ccose s'arravogliano gli stintini.
Qua nisciuno se la piglia con lei ma con chi gli da la possibilità di guadagnare con certe cose. Avota e gira questa scrive sul Mattino, mentre llà ffore decine e decine di giovani fenomeni fanno le pose della fame nell'anonimato. Questa rivoluzione dei mediocri, figlia della generazione facebook, deve essere condannata da chi tiene 'nu minimo 'e cerevella. Ci rendiamo conto che questa, dieci anni fa, poteva massimo ambire ad un posto all'assofram indirizzo 'estetista'? Ja, facimme 'e seri uagliù, sennò nun ce lamentammo del declino del cinema italiano quando poi i fondi per il cinema li stanziamo per i film di Matano, accussì per il giornalismo, la letteratura, dove basta tenere centomila menomati a cliccare mi piace per pubblicare direttamente con i colossi dell'editoria strunzate e raccolte di post su facebook.
Mannaccia l'inferno.
Ecco, bravo Leon.
Il tuo discorso ben si ricollega al mio sul paragiornalismo.
In Italia stiamo perdendo professionalità nei settore che "formavano" l'opinione pubblica.
E la forma mestatica è Selvaggia Lucarelli chiamata al Fatto da Marco Travaglio.
Battutismo, giornalismo tampax, etc. etc.
