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Neapolis => Mondo relax => Libri & fumetti => Topic aperto da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 12:27:10 pm

Titolo: fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 12:27:10 pm
(https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/1393322_636091553110470_1718771571_n.png)

la cultura è morta.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 12:29:51 pm
attendo con ansia di leggere chi dirà che criticare Fabio Volo è da spocchiosi e radical chic :sisi:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Usfaticat - Novembre 18, 2013, 12:30:01 pm
fabio volo in una pagina di cultura di un giornale? è finita l'era della cultura italiana  *dawson*

A questo punto voglio pure favio bolo :sisi:

(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/943727_562808110406960_670229062_n.png)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Die Nagel - Novembre 18, 2013, 12:30:45 pm
Manca solo Forgione :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 12:31:48 pm
aspè ma non di un giornale,ma del giornale (in teoria) più importante e diffuso in italia e che leggono pure all'estero *dawson*
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Usfaticat - Novembre 18, 2013, 12:34:28 pm
aspè ma non di un giornale,ma del giornale (in teoria) più importante e diffuso in italia e che leggono pure all'estero *dawson*

e dopo averci perculato per la politica per colpa di Berlusconi ecco che saremo perculati pure per la cultura per colpa di sto parassita  *dawson*
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: La tecnica di Meret - Novembre 18, 2013, 12:36:42 pm
Non è colpa sua se la gente lo legge e lo ritiene un filosofo :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Cranyo - Novembre 18, 2013, 12:37:39 pm
fabio volo in una pagina di cultura di un giornale? è finita l'era della cultura italiana  *dawson*

A questo punto voglio pure favio bolo :sisi:

(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/943727_562808110406960_670229062_n.png)
oddio ma cos'è sta frase senza senso illogica e astrusa ??  :ops: :ops:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Sound Sid - Novembre 18, 2013, 12:42:06 pm
A me faceva ridere quando chiamava il suo pisello per nome .
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Monkey Ltd - Novembre 18, 2013, 12:44:49 pm
è un genio incompreso cit.
(http://www.ledieci.net/risorse/869579060.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1873905057.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1996489621.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/589381301.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/777394470.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1220278248.jpeg)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Usfaticat - Novembre 18, 2013, 12:46:14 pm
è un genio incompreso cit.
(http://www.ledieci.net/risorse/869579060.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1873905057.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1996489621.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/589381301.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/777394470.jpeg)
(http://www.ledieci.net/risorse/1220278248.jpeg)

è un grande  :allahsi3:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 12:48:51 pm
A me faceva ridere quando chiamava il suo pisello per nome .

e quello fu il suo picco di cultura :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Arch Stanton - Novembre 18, 2013, 13:00:11 pm
se dico che negli anni 70 sul corriere ci scriveva pasolini poi passo per quello che rimpiange il passato  :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 13:13:18 pm
ok, voglio capire che ognuno è libero di leggere quello che gli pare, la gente legge Moccia o E. L. James quindi perchè non Fabio Volo..
ma uno che vende milioni di libri con frasi del genere

"È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta."
"Tu mi ricordi le corse in bicicletta che facevo da ragazzino attorno alla casa."
"Ogni volta che ho visto una donna che mi piaceva ho sempre cercato di conoscerla, ma soprattutto di farci l'amore."
"Darei la vita per non morire."
"Amo le labbra: le amo perche sono costrette a non toccarsi se vogliono dire "Ti odio" e obbligate a unirsi se vogliono dire "Ti amo"."


o in tv faceva questo
http://www.youtube.com/v/4zUSOq0y_OI

come può scrivere nell' inserto CULTURA de "Il Corriere della Sera"??  *dawson* *dawson* *dawson*
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: La tecnica di Meret - Novembre 18, 2013, 14:03:18 pm
"Darei la vita per non morire."

No ja, stai scherzando... questa è di Favio Bolo, vero?
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 14:06:44 pm
No ja, stai scherzando... questa è di Favio Bolo, vero?

ho letto che è di morrison :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 14:55:11 pm
No ja, stai scherzando... questa è di Favio Bolo, vero?

 :mazzarrino:
viene da "Il giorno in più", libro del 2007, più di 1 milione di copie vendute, pubblicato in gran parte del mondo e tradotto in varie lingue, tra cui spagnolo, tedesco, russo, francese, turco e inglese (wikipedia)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 14:56:01 pm
altre perle  :look:

http://www.ilpost.it/davidedeluca/2013/11/18/trentacinque-frasi-dallultimo-libro-fabio-volo/ (http://www.ilpost.it/davidedeluca/2013/11/18/trentacinque-frasi-dallultimo-libro-fabio-volo/)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Impostore - Novembre 18, 2013, 15:36:23 pm
Aah finalmente qualcuno chemerita di riempire quell'importante pagina

Inviato dal mio Nexus 4 con Tapatalk 4

Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Impostore - Novembre 18, 2013, 15:36:39 pm
:shhlook:

Inviato dal mio Nexus 4 con Tapatalk 4

Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 18, 2013, 17:27:00 pm
attendo con ansia di leggere chi dirà che criticare Fabio Volo è da spocchiosi e radical chic :sisi:
ma è così :asd: io non ho mai letto nulla di fabio volo, nun o cunosc, non mi interessa, e non mi esprimo.
però scommetterei le palle che il 90% di chi fa le battutine, i link, le critiche sta messo tale e quale a me.
è una critica di principio, ci sono alcuni che appena sentono le parole chiave
"fabio volo" "angelo forgione"
vanno in escandescenza :stralol:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 18:34:17 pm
ma è così :asd: io non ho mai letto nulla di fabio volo, nun o cunosc, non mi interessa, e non mi esprimo.
però scommetterei le palle che il 90% di chi fa le battutine, i link, le critiche sta messo tale e quale a me.
è una critica di principio, ci sono alcuni che appena sentono le parole chiave
"fabio volo" "angelo forgione"
vanno in escandescenza :stralol:

ma è per questo che tu sei il mio "ioOdioTutto" preferito  :abbracc: :asd:
ti posso assicurare però che questa volta parlo con cognizione di causa, causa regalo di merda (e errore di gioventù) ho letto un libro di Fabio Volo, quello di maggior successo..e ti posso assicurare che se metti insieme 400-500 frasi da baci perugina insieme il risultato è lo stesso  :asd:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Vinicio - Novembre 18, 2013, 19:56:23 pm
se dico che negli anni 70 sul corriere ci scriveva pasolini poi passo per quello che rimpiange il passato  :look:

 :asd:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 18, 2013, 20:54:30 pm
ma è per questo che tu sei il mio "ioOdioTutto" preferito  :abbracc: :asd:
ti posso assicurare però che questa volta parlo con cognizione di causa, causa regalo di merda (e errore di gioventù) ho letto un libro di Fabio Volo, quello di maggior successo..e ti posso assicurare che se metti insieme 400-500 frasi da baci perugina insieme il risultato è lo stesso  :asd:
:asd: :birra:
però sai che sei uno dei pochi casi di radicalchic che parla di fabio volo con cognizione di causa, vero? :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 18, 2013, 21:04:14 pm
:asd: :birra:
però sai che sei uno dei pochi casi di radicalchic che parla di fabio volo con cognizione di causa, vero? :look:

questo lo so..ma ho il brutto vizio di voler assicurarmi di persona che una cosa sia merda e non solo per sentito dire (anche se molte volte le voci hanno ragione)  :look: :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 18, 2013, 21:06:40 pm

Citazione
Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava. Bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.

ia,ma qual radical chic *dawson*
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Arch Stanton - Novembre 18, 2013, 21:18:49 pm
Tra l altro Fabio volo è proprio l emblema del finto intellettuale della borghesia sinistroide italiana. Ovvero un radicalchic
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Léon - Novembre 18, 2013, 21:33:05 pm
Dopo certe notizie (con conseguente lettura dei commenti del sommo "Ioamostafelladiuallera") non posso far altro che ascoltare in loop l'Inno del mondo moderno.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 19, 2013, 10:45:06 am
ia,ma qual radical chic *dawson*

:stralol:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 19, 2013, 13:05:37 pm
Gabriele D’Annunzio,Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Luigi Capuana, Giuseppe Antonio Borgese, Ugo Ojetti, Eugenio Montale, Giovanni Papini, Massimo Bontempelli, Italo Calvino, Curzio Malaparte, Antonio Fogazzaro, Alfredo Oriani, Francesco Alberoni, Enzo Bettiza, Carlo Bo, Dino Buzzati, Oriana Fallaci, Ennio Flaiano, Roberto Gervaso, Dacia Maraini, Enzo Biagi, Indro Montanelli, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Sergio Romano, Leonardo Sciascia, Mario Soldati e Giovanni Spadolini.

Oggi Fabio Volo.

 :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Cranyo - Novembre 19, 2013, 13:06:38 pm
(http://2.bp.blogspot.com/-oJd_FNuj-nk/UGBpMOlOtUI/AAAAAAAACMw/U6BuW01yavA/s1600/frasi+personaggi+platone.jpg)

 *dawson* *dawson*



Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 19, 2013, 13:12:35 pm
purtroppo non riesco a trovare l'articolo di domenica
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: la vile strada maestra - Novembre 19, 2013, 13:14:52 pm
purtroppo non riesco a trovare l'articolo di domenica

Se proprio lo vuoi leggere te lo trovo, non è un problema. Domenica dici? :look:

Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: La tecnica di Meret - Novembre 19, 2013, 22:15:10 pm
Eliminato OT, il riassunto del concetto espresso da entrambi è che prima di criticare bisogna informarsi
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 19, 2013, 22:26:59 pm
Se proprio lo vuoi leggere te lo trovo, non è un problema. Domenica dici? :look:
:sisi:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Léon - Novembre 19, 2013, 22:47:01 pm
Eliminato OT, il riassunto del concetto espresso da entrambi è che prima di criticare bisogna informarsi
Intervento ziprevetiano inutile a mio avviso. Era nel contesto della discussione su gusti personali, merito e coerenza. Gusti delle persone che comprano a mazzi i libri di Volo, il merito inesistente di quest'ultimo e la coerenza del Corriere che passa da (ne cito uno) Pasolini a Volo.
E si parlava proprio di questi tre punti che sono oramai la chiave dell'Italia a pecora (in ginocchio c'era già anni fa).

Cancellare i messaggi limita la nostra libertà d'espressione, se volete pure dirmi c'aggia dicere e come mi devo comportare quando vengo chiamato a schiovere in una discussione ditemelo in mp. Ci organizziamo 'e capì? Almeno non perdo tempo a scrivere p'a bella faccia vosta.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: la vile strada maestra - Novembre 20, 2013, 08:00:29 am
:sisi:
Tiè. :look:

I miei libri, come broccoletti nell’anima 

di FABIO VOLO 

Una volta una persona mi disse che io raccontavo la vita di quelle case in cui si sente odore di broccoletti.
Non ho mai capito se fosse un complimento, una constatazione o se in qualche modo stesse cercando di offendermi.
Qualsiasi fosse l’intenzione, aveva ragione. Quando ero piccolo, l’inverno, dopo aver giocato tutto il giorno, tornando a casa per la cena, entrato nel condominio, venivo investito dai vapori delle famiglie: broccoletti e minestrone. Non abito più in quella casa, la mia curiosità mi ha portato altrove, a conoscere il mondo. Eppure io quell’odore lo riconosco ancora, fa parte di me, mi appartiene così tanto che ogni volta che mi siedo al tavolo per scrivere mi entra nelle narici, anche se in quel momento il protagonista della mia storia sta facendo una romantica passeggiata a New York. È un odore che si intrufola tra le pagine e i personaggi, nello spazio tra due parole, che sale su per le righe con la stessa leggerezza con cui io da piccolo correvo per le scale all’ora di cena. Insomma, da sempre scrivo di broccoletti. Per qualcuno è un odore sgradevole, poco elegante, per nulla raffinato. Altri non lo conoscono affatto, altri ne parlano solo astrattamente. Chi invece lo conosce, e non sono pochi, può ben capirmi. Forse è per questo che un giorno ho iniziato a scrivere. Forse è questo il motore di tutto: scrivo per ritrovare le famiglie di quel condominio, per ritrovare la mia, e il bambino che ero, quello che, affamato, aggrappandosi al corrimano, saliva due gradini alla volta. Scrivo per ritrovare dentro di me quella vita passata, la luce accesa della cucina che vedevo già dalla strada e accelerava il passo, e l’acquolina in bocca, perché sapevo che mia madre era ai fornelli, che mio padre era tornato dal lavoro ed era in bagno a lavarsi e che la tavola era già apparecchiata. Io non scrivo di quelle famiglie «perché sono uno di loro», o perché «sono come loro», scrivo di quelle famiglie perché «sono loro ad essere come me». Quelle persone sono le stesse che incontro quando giro per le città a presentare il mio libro. Davanti a me ritrovo signore come mia madre, mariti timidi come lo era mio padre. Ci sono coppie giovani con il bambino piccolo nel passeggino. Ci sono nonni, ragazzi impacciati, emozionati o dalla battuta pronta fatta col desiderio di essere ricordati. Qualche volta mi è accaduto di autografare le pagine a suore e preti. Vengono professionisti usciti dall’ufficio ancora incravattati, artigiani, commercianti, operai. Laureati e diplomati, o chi ha solamente la terza media. Qualcuno mi dice, come fosse una confessione, che lavora da quando ha quattordici anni. Alcuni di loro conservano un pudore sempre più raro da trovare, un pudore che riconosco subito perché era quello che faceva dire a mia madre di sollevare la sedia per non disturbare i vicini del piano di sotto. A questi incontri noi chiacchieriamo, ci sono domande anche di vita privata. Io non sono in cattedra, non pontifico, non sono lì per insegnare ma per interagire e condividere. Quelle persone non sono una community, io non ho mai avuto un fan club. Sono persone diverse tra loro, che spesso non si frequentano nemmeno sui social network. Spuntano all’improvviso,
non so neppure da dove. Non indossano la stessa maglietta. Non hanno divise. Né quel tipo di scarpe o quel modello di giacca. Sono indefinibili. Quasi tutti però hanno in mano un libro, e per loro quel libro è semplicemente «un libro»: un oggetto di carta con una storia dentro. Non un totem, un arnese sacro o il simbolo inviolabile di una identità culturale. Dobbiamo vergognarci? Quando sono a Londra o a New York, magari in metropolitana, vedo intorno a me gente leggere Ken Follett. Altri, divorare un fantasy. Altri ancora persi tra le Cinquanta sfumature, e qualcuno leggere l’ultimo libro di Philip Roth. Nessuno si sognerebbe mai di dire chi è un vero lettore tra loro, stilare una classifica, tracciare una linea tra arte e intrattenimento, degno o non degno, mettere in discussione la libertà di entrare in una libreria e comprare quello che più aggrada. Non sarebbe nemmeno pensabile. Poi, quando torno in Italia, ripiombo nell’eterno mistero per cui un libro debba essere valutato con lo stesso metro con cui si giudica Dostoevskij: l’eterno mistero per cui si è obbligati a scegliere tra Checco Zalone o La vita di Adele come se non si potesse vederli entrambi senza esserne per forza contaminati. Mentre noi dobbiamo ancora fare pace con l’«intrattenimento», il mondo si chiede se il libro sia ancora la migliore forma di «letteratura», il mezzo più completo e «popolare» per raccontare la vita senza compiacimenti.
Io come altri mi sto convincendo che oggi nulla sia al livello, per esempio, delle serie televisive, soprattutto americane. Sono le serie televisive a narrare con coraggio la realtà, a definire le cose per quello che sono. Come molti altri, divoro puntate di Breaking Bad, Shameless e Mad Men con la stessa avidità con cui da ragazzino leggevo i libri in camera mia. I protagonisti di queste serie li amo, e un secondo dopo li detesto perché mi riconosco nelle loro debolezze e nelle loro meschinità. Riescono ad essere eroi e antieroi nel tempo di un cambio di espressione. Ecco. Io lì vorrei arrivare. A immaginare e scrivere quei personaggi. Raccontarli senza giudicarli, senza seguire una morale. O anche solo a godermeli nella tivù del mio Paese. Lì dove invece domina ancora la figura del carabiniere buono che la sera uscendo dalla caserma prima di andare a casa passa a rassicurare la vecchietta scippata dall’uomo cattivo mentre era andata a ritirare la pensione alle poste. Nel nostro Paese c’è una strana gara all’insuccesso: ho scritto un libro che non ha venduto perché il pubblico non mi capisce, non è all’altezza. Un alibi perfetto che riduce il successo a una forma di tradimento, all’aver ceduto alle lusinghe del pubblico, alla gente, ai grandi numeri. Si è venduto, commercializzato, abbassato. Io in realtà questo atteggiamento lo percepisco solamente come l’espressione di un totale disamore per gli altri. Se è vero che quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito, io per un istante vorrei essere quello stolto (fatemelo fare, mi viene bene). Vorrei concentrarmi su quel dito. Quel dito che, rigido, indica, giudica e comanda. Perché forse è in quel dito che si annida il problema, è lì che si concentra. Forse sbaglio. Anzi, vi dirò di più: sento che il clima sta cambiando. Di recente vedo pubblicate analisi e riflessioni che sembrerebbero annunciare un nuovo periodo. Su «La Stampa», giorni addietro, è uscita una «fenomenologia bonaria » di Barbara D’Urso scritta da Walter Siti. E l’ultimo libro di Francesco Piccolo invita ad «accogliere» la nostra epoca, senza arroccamenti sul passato. Sono solo alcuni esempi di un’atmosfera che, forse perché stiamo assistendo alla fine di un’epoca che ha sfiancato e spossato tutti, sembra invitare all’ascolto e all’attenzione anche verso autori e pubblici meno affini. Magari mi sbaglio, ma mi sembra che lentamente qualcuno stia cercando di superare quella linea immaginaria, quel discrimine tra un’Italia giusta e una sbagliata, tra i buoni e i cattivi, tra i Guelfi e i Ghibellini. Me lo auguro. Credetemi non lo dico per me (anzi in questi anni quel dito contro mi ha rafforzato pubblicamente e privatamente) ma me lo auguro per questo Paese, un Paese stanco e ferito, che ha necessità di emanciparsi. Mi auguro, insomma, che si torni al confronto vero, e che lo si faccia al più presto. Anche tra «acculturati» e «intrattenitori », tra intellettuali e broccoletti, e che la critica (anche la più severa) sia depurata dalla tossicità dell’odio. Nella speranza che questo senso di apertura che si avverte non sia l’ennesima ricerca di nuovi consensi. La sfumatura è sottile, ma è in quella che ci giochiamo la volontà di andare oltre.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Arch Stanton - Novembre 20, 2013, 09:18:00 am
Quando sono a Londra o a New York, magari in metropolitana, vedo intorno a me gente leggere Ken Follett. Altri, divorare un fantasy. Altri ancora persi tra le Cinquanta sfumature, e qualcuno leggere l’ultimo libro di Philip Roth. Nessuno si sognerebbe mai di dire chi è un vero lettore tra loro, stilare una classifica, tracciare una linea tra arte e intrattenimento, degno o non degno, mettere in discussione la libertà di entrare in una libreria e comprare quello che più aggrada. Non sarebbe nemmeno pensabile. Poi, quando torno in Italia, ripiombo nell’eterno mistero per cui un libro debba essere valutato con lo stesso metro con cui si giudica Dostoevskij: l’eterno mistero per cui si è obbligati a scegliere tra Checco Zalone o La vita di Adele come se non si potesse vederli entrambi senza esserne per forza contaminati. Mentre noi dobbiamo ancora fare pace con l’«intrattenimento», il mondo si chiede se il libro sia ancora la migliore forma di «letteratura», il mezzo più completo e «popolare» per raccontare la vita senza compiacimenti.
Fu così che IoAmo si scoprì fans di fabio volo  :look:
comunque poi dopo si smentisce da solo perchè se la prende con la fiction italiana, embè qua non vale se qualcuno preferisce don matteo a Walter White   
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: La tecnica di Meret - Novembre 20, 2013, 09:34:19 am
Intervento ziprevetiano inutile a mio avviso. Era nel contesto della discussione su gusti personali, merito e coerenza. Gusti delle persone che comprano a mazzi i libri di Volo, il merito inesistente di quest'ultimo e la coerenza del Corriere che passa da (ne cito uno) Pasolini a Volo.
E si parlava proprio di questi tre punti che sono oramai la chiave dell'Italia a pecora (in ginocchio c'era già anni fa).

Cancellare i messaggi limita la nostra libertà d'espressione, se volete pure dirmi c'aggia dicere e come mi devo comportare quando vengo chiamato a schiovere in una discussione ditemelo in mp. Ci organizziamo 'e capì? Almeno non perdo tempo a scrivere p'a bella faccia vosta.

Ho cancellato pure l'intervento scatenante quindi niente figl e figliast, ho sbagliato io a non cancellare subito il post di IoAmo che ha provocato la tua reazione ma non avevo notato che tutti i suoi quote rimandassero a te. Comunque non fare il masaniello, l'attacco a chi non è d'accordo non rientra nel concetto di libertà d'espressione sul forum perché non stiamo faccia a faccia e non possiamo prima pigliarci a parole e poi metterci a ridere davanti a un caffé. Anzi, da questo punto di vista non ti puoi proprio lamentare che sei quello che gode di maggiore libertà d'espressione in tutto il forum
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 20, 2013, 09:45:10 am
Ho cancellato pure l'intervento scatenante quindi niente figl e figliast, ho sbagliato io a non cancellare subito il post di IoAmo che ha provocato la tua reazione ma non avevo notato che tutti i suoi quote rimandassero a te
senza polemica orgrimm, giusto per precisare: il post scatenante non è stato il mio, ma il suo, che forse è sfuggito, ancora presente

Dopo certe notizie (con conseguente lettura dei commenti del sommo "Ioamostafelladiuallera") non posso far altro che ascoltare in loop l'Inno del mondo moderno.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


lo dico solo perchè non è che ho deciso così per sfruculiare di pigliare dei post di leon
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 27, 2013, 15:55:23 pm
(https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/1463036_10202825950116818_1924348156_n.jpg)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 27, 2013, 15:56:31 pm
flame in 3..2..1 :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 27, 2013, 15:57:22 pm
flame in 3..2..1 :look:

ia per te è normale? :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Onisco - Novembre 27, 2013, 15:59:54 pm
ia per te è normale? :look:
Criticare Fabio Volo è da radical chic :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Chef Culapierto - Novembre 27, 2013, 16:00:41 pm
Potrebbe fare come Fiorello.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 27, 2013, 16:03:23 pm
(https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/1463036_10202825950116818_1924348156_n.jpg)

poteva metterci anche un "  *_* "
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 27, 2013, 16:14:43 pm
premetto, a fabio volo nun o sacc e secondo me è nu scem :look: non ho letto ne ho voglia di leggere qualcosa di suo.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Novembre 27, 2013, 16:15:06 pm
premetto, a fabio volo nun o sacc e secondo me è nu scem :look: non ho letto ne ho voglia di leggere qualcosa di suo.

embè che cazz vuò :look: :look: :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Novembre 27, 2013, 16:16:36 pm
embè che cazz vuò :look: :look: :look:
che molti lo criticano perchè
Criticare Fabio Volo è da radical chic :look:
senza sapere chi è.
se non lo conosci, come nel mio caso, non ti devi esprimere.
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Novembre 27, 2013, 16:33:17 pm
Fabio Volo alle prese con il prossimo capolavoro letterario :look:
(http://2.bp.blogspot.com/-Yp4RTmQkuQ4/TbGwn-imrxI/AAAAAAAAAIg/8fzBYhLtOkc/s1600/5497294-monkey-mixed-breed-between-chimpanzee-and-bonobo-playing-with-a-laptop-20-years-old-in-front-of-a-wh.jpg)
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: 'Lucas - Novembre 29, 2013, 20:58:33 pm
Ad onor del vero, lui stesso nella puntata de "Il testimone" disse:"Son sempre un coglione, soltanto che si e' talmente abbassato il livello che adesso sembro un intellettuale"
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: La tecnica di Meret - Novembre 29, 2013, 22:46:03 pm
Ad onor del vero, lui stesso nella puntata de "Il testimone" disse:"Son sempre un coglione, soltanto che si e' talmente abbassato il livello che adesso sembro un intellettuale"

Guardalo come segue ogni apparizione televisiva del filosofo della ggènte :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: 'Lucas - Novembre 30, 2013, 12:03:36 pm
Per me Fabio Volo e' uno dei mali di questo secolo, pienz nu poc :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: IoAmo - Dicembre 02, 2013, 17:16:09 pm
Per me Fabio Volo e' uno dei mali di questo secolo, pienz nu poc :look:
:stralol:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Febbraio 07, 2014, 15:27:14 pm
http://www.corriere.it/cultura/14_febbraio_07/fabio-volo-non-mi-mai-capitato-volere-qualcosa-non-ottenerla-ffdb3512-8fe5-11e3-b53f-05c5f8d49c92.shtml (http://www.corriere.it/cultura/14_febbraio_07/fabio-volo-non-mi-mai-capitato-volere-qualcosa-non-ottenerla-ffdb3512-8fe5-11e3-b53f-05c5f8d49c92.shtml)


i sono tre figure-chiave nella rappresentazione classica di Fabio Volo: il pane, l’infedeltà e il successo in libreria. Per gli italiani Volo è un ex panettiere bresciano, allergico alla monogamia, che è riuscito a vendere 7 milioni di libri in un Paese che legge poco. Da quando, a 19 anni, ha lasciato il forno di Carugate per il mondo dello spettacolo, gli è venuto bene quasi tutto: la radio, la televisione, il cinema, e - naturalmente - i romanzi.
Descrive la sua vita come un elenco di obiettivi da raggiungere, in cui ogni dettaglio - solitudine compresa - è stato studiato: «Ero in guerra - racconta al tavoli di un bar milanese -, e in guerra devi stare da solo: mica Ulisse si porta dietro Penelope?». La guerra è finita. Volo, 42 anni, è diventato padre (di Sebastian, 3 mesi) e dal 2011 fa coppia fissa con Johanna Maggy, un’insegnante di pilates islandese conosciuta a New York. «La vita è fatta di stagioni - spiega sorseggiando caffè americano -, visto che ho realizzato i miei obiettivi posso lavorare meno e dedicare il tempo ad altro».

La donna giusta
Il pensiero di non trovare la donna giusta non l’ha neanche sfiorato: «Quello che desideri arriva sempre. Posso dire che non mi è mai capitato di volere qualcosa e non ottenerla». Neanche essere padre lo spaventa: «È in natura, appena ti mettono in braccio tuo figlio senti che è il suo posto». Discorso diverso per la compagna: «La mia preoccupazione è rivolta al rapporto con lei: magari un giorno non la amerò più, oppure sarà lei a smettere di volermi. Amo Sebastian come se ci fosse da sempre, con Johanna si tratta di educazione sentimentale». Dice che non è stata una scelta: «Mi piaceva, stavamo insieme senza fatica. A un certo punto ho cominciato a pensare alla mia vita con lei e senza di lei e sicuramente preferivo la prima. La amo, non so quanto durerà ma per il momento è così».
Come succede che, all’improvviso, a 39 anni, si comincia a pensare per due? «Ho smesso di dedicare tutta l’attenzione al mio ombelico: sono uscito da me stesso, e così mi sono aperto all’altro».
Mentre Sebastian nasceva, in Italia si inaugurava una stagione editoriale dedicata alla paternità. L’ultimo romanzo di Volo La Strada verso casa si è conteso il primo posto in classifica con Gli sdraiati di Michele Serra, dove gli sdraiati - che stanno per svogliati, pigri, inetti - sono quelli della generazione del figlio di Serra (a cui è rivolto il romanzo). Volo non l’ha letto ma è convinto di una cosa: «I contadini mi hanno insegnato che se il frutto non va bene, il problema è della pianta. La critica al frutto fatta dalla pianta fa ridere».
L’autore del Volo del mattino azzarda che dietro la scelta di starsene sul divano a giocare alla playstation ci sia una presa di coscienza: «Forse i giovani hanno finalmente capito di essere vittime di una truffa. Se mio figlio mi dicesse “Ho trovato un lavoro, 6 giorni su 7, 8 ore al giorno per 1200 euro al mese”, io dovrei essere contento? E lui dovrebbe essere contento? Onestamente non capisco perché accettarlo e magari andare a vivere in un appartamento a 40 km dalla città, fare ogni giorno due ore di auto. Piuttosto che farsi prendere in giro, meglio il divano!». Che poi è il concetto di «cameretta» a essere cambiato: «Quando ero ragazzo ti chiudevi in stanza e il mondo restava fuori, oggi dal letto chatti con uno di Singapore».

In lotta con il padre
Anche Volo è stato un figlio irrequieto, in conflitto con un padre che gli aveva insegnato il mestiere e, «alla bresciana», diceva solo «si fa come dico io». Quel rapporto l’ha condizionato a lungo: «Litigavo con tutti in ufficio perché dovevo superare il conflitto con lui. Ho trasformato in mio padre tutte le persone con cui lavoravo: Davide Parente delle Iene , Linus a Radio Deejay e così via. Volevo fare le cose come dicevo io, fare la differenza, non essere la loro versione “ringiovanita”». Cinque anni fa ha risolto le tensioni con il papà, che oggi, malato, stenta a riconoscere il figlio. «A volte lo guardo e mi chiedo se ne è valsa la pena sbattersi tutta la vita, fare mille sacrifici per ripagare i debiti alle banche, per essere onesto con quelli che lo derubavano».
C’è un film che secondo Volo rappresenta il paradosso sociale che unisce padri e figli: In nome del popolo italiano . Racconta di un imprenditore disonesto (interpretato da Vittorio Gassman) perseguitato da un giudice (Ugo Tognazzi) per l’unico crimine non commesso: «Il magistrato vuole fargliela pagare - racconta Volo - ed è convinto di farlo “in nome del popolo italiano”». La scena finale una piazza piena di gente in festa perché l’Italia ha vinto ai mondiali contro l’Inghilterra: «Tu pensi di fare le cose per migliorare il mondo, ma poi agli italiani interessa solo che l’Italia faccia gol».
Volo non è mai stato testimonial di aziende: «Ho sempre pensato fosse sbagliato ma poi mi chiedo “per chi lo sto facendo?”. Alla fine la gente ama quelli che fanno pubblicità». La morale collettiva non esiste: «Le scelte dipendono solo da te». Non vale la pena di fare battaglie: «Una volta mi arrabbiavo se non volevano passare in radio il disco scelto da me, oggi trovo un compromesso. Mi interessa meno avere ragione, forse sono cresciuto».

L’America e l’Italia
A fine mese tornerà a New York per presentare due romanzi agli americani. «Il mercato in lingua inglese è stimolante - dichiara - ma sono pronto a fare altro. Non ho il fuoco sacro: mi piace raccontare eppure posso ricostruire le emozioni che provo quando scrivo libri in lavori diversi. Se non hai certe velleità, lavorare nella cucina di un ristorante è come fare la radio».
Di certo nel suo futuro c’è una webserie scritta, interpretata e diretta da lui (Volo è un grande appassionato di serie televisive americane) e, probabilmente, un trasferimento negli Stati Uniti: «Il cambiamento in Italia è solo di forma. La nuova generazione, in politica come in televisione, viene inglobata dalla vecchia: Renzi rappresenta la novità ma in realtà è già vecchio, proprio come la tv che scimmiotta prodotti e meccanismi del passato». E l’Italia? «Come la famiglia d’origine: la ami con tutti i difetti». Il problema però nasce se la tua compagna è straniera: «Il nostro Paese è per gli italiani: non possiamo andare al cinema, le persone parlano poco inglese, per non dire quanto è difficile trovare un lavoro».

Gli «hater»
Volo ha vissuto la vertigine di chi è passato dall’amore universale dei fan agli attacchi personali e all’odio via social network: «Il punto di svolta sono stati i libri: realizzare che le persone comprano i miei romanzi li ha mandati fuori di testa. Ultimamente qualcuno ha cominciato a scrivere bene di me, ma in generale i giornalisti e gli “intellettuali” mi odiano. Non è un problema, più scrivono male di me, più vendo». Lo stesso trattamento è rivolto ai suoi hater su Twitter. Volo adora provocarli: «Sono così prevedibili. So già che se pubblico una foto con Chomsky o faccio una battuta su un premio letterario, stanno a parlarne per tre giorni». Le critiche non lo infastidiscono più: «Non stanno parlando veramente di me, sono solo un nome sulla scatola, è la loro battaglia... Io sono solo l’espediente per fargli tirare fuori l’infelicità».
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Monkey Ltd - Febbraio 07, 2014, 15:33:40 pm
Barto davvero pensi che qualcun leggerà quest'intervista?  :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: el schiatty napoletano - Febbraio 07, 2014, 15:34:44 pm
Barto davvero pensi che qualcun leggerà quest'intervista?  :look:

non lo so :look:

ma sarebbe uguale scartare 4 baci perugina e leggere i bigliettini :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Hank 中國 - Febbraio 07, 2014, 15:35:48 pm
Barto davvero pensi che qualcun leggerà quest'intervista?  ma sopratutto tu l'hai letta? :look:

c' è chi troverà perle di saggezza da sussurrare a donne teutoniche  :look:
Titolo: Re:fabio volo nell'inserto cultura del corriere della sera.
Inserito da: Impostore - Febbraio 07, 2014, 15:38:53 pm
Barto davvero pensi che qualcun leggerà quest'intervista?  :look:
:stralol: