A 40 anni, dopo 15 anni di onorato servizio, aver comprato due case senza fare un euro di debito (anche se per farlo tengo un conto corrente vicino allo zero
), inizio a sentire il peso della professione.
L'ultimo anno e mezzo, tra pandemie, blocchi, lockdown etc. mi ha portato ad avvertire pesantemente l'usura cui sono stato soggetto dopo 15 anni di corse, responsabilità, problemi, chiamate continue.
Mesi passati chiuso in casa a far poco o nulla, lungi dal rigenerarmi, mi hanno messo a tappeto. Oggi mi sento stanco e svuotato senza più la voglia di correre e sbattermi, di essere sempre pronto e disponibile.
Onestamente non so cosa farei se dovessi rinunciare alla professione e, sinceramente, non ne faccio neanche una questione economica perché tra le due case e le polizze fatte sento di aver messo in sicurezza la mia famiglia.
Che faccio?
Proseguo o non proseguo?
Non sono assolutamente in grado di fare questo lavoro senza dare il 100%, non ci riesco, non mi appartiene.
Non credo sia solo un momento perché ormai vado avanti con il pilota automatico dalla uscita dal lockdown, quindi da oltre un anno.