Ok, ho un nanetto, anzi una nanetto su un nanetto, il mio nanetto piccolo.Carlo, sei anni a dicembre, ha scelto. Non seguirà il fratello maggiore a pallavolo, farà scuola calcio. Lo so, è colpa mia, avrà pensato che se il suo papà passa un sacco di tempo a guardare quelle marionette roboanti che corrono dietro a un pallone, un motivo dovrà pur esserci.Ieri lezione di prova. Un manipolo di bambini, nati tra il 2007 e il 2009, si accalca attorno al mister, alcuni sono più bassi di Insigne, tra essi Carletto. Il primo esercizio consiste nel correre palla al piede, i ragazzi hanno stoffa ed entusiasmo, il sole gli fa un baffo. Il mister si avvicina a mio figlio:- Come ti chiami?- Carlo.- di che squadra sei?- Napoli!Trattengo a stento le lacrime. L'ho fregato del tutto, non so se essere fiero o preoccupato. Un altro napoletano in terra nemica, dovrà difendersi da insidie velenose.