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Topic: Venezuela, scompare aereo a Los Roques: a bordo quattro italiani, anche Vittorio Missoni  (Letto 3512 volte)

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Online George Stobbart

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« il: Gennaio 05, 2013, 09:45:48 am »
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CARACAS - Un breve tragitto, circa 140 chilometri: un piccolo aereo con sei persone a bordo, di cui quattro italiani, è scomparso dai radar mentre viaggiava dall'arcipelago di Los Roques all'aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, lo scalo della capitale Caracas. Le tracce si sono perse ieri mattina, dopo le 11 ora locale (le 18 in Italia), poco dopo il decollo da Los Roques.

Sul velivolo, un bimotore Norman BN2 di colore bianco, viaggiavano Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, sua moglie Maurizia Castiglioni e due amici della coppia, Elda Scalvenzi e Guido Foresti, che avevano passato le vacanze nell'arcipelago. Oltre a loro il pilota German Merchan e il copilota Juan Fernandez. "Non sappiamo altro", ha detto Pietro Foresti, il figlio di uno degli scomparsi: "Solo che hanno interrotto le ricerche".

Vittorio Missoni, 58 anni, è amministratore delegato di Missoni Spa ed è, di fatto, l'ambasciatore del marchio nel mondo. E' stato prima direttore generale marketing della Missoni Spa e poi responsabile dell'azienda negli Stati Uniti e in Italia. E' figlio di Ottavio, nato nel 1921 a Ragusa (oggi Dubrovnik) e di sua moglie Rosita Jelmini, di origini friulane, figlio a sua volta di Vittorio "Omo de mar".

La guardia costiera locale ha avviato le ricerche, che sono però state sospese per la notte. Finora non sono state trovate tracce e le ricerche riprenderanno alle prime luci dell'alba. L'aereo, un bimotore di fabbricazione britannica immatricolato nel 1968, con sigla YV2615, ha avuto l'ultimo contatto radio con la torre di controllo quando si trovava a 10 miglia a sud dell'arcipelago. Poi il silenzio. 

La Farnesina ha già attivato tutti i canali di informazione in Venezuela e il consolato italiano, in accordo con l'Unità di crisi, è in stretto contatto con le autorità di Caracas. Oltre ai quattro turisti a bordo dell'aereo, il gruppo di connazionali era composto da altre due persone che hanno preso un altro volo dall'arcipelago a Caracas.

Il precedente. Sull'incidente pesa una triste coincidenza: esattamente cinque anni fa, sempre il 4 gennaio, un bimotore che viaggiava sulla stessa tratta scomparì con 18 persone a bordo, tra cui otto italiani. Non furono mai ritrovati né i resti dell'aereo né i corpi delle persone a bordo, ad esclusione di quello del copilota che fu recuperato in alto mare.

Il bimotore della compagnia Transaven trasportava una famiglia trevigiana - Paolo Durante, quarantenne; sua moglie Bruna Guerrieri e le loro figlie Sofia e Emma di sei e otto anni - insieme ad altre due coppie di italiani: Annalisa Montanari, 42 anni e Rita Calanni Rindina, 46, entrambe residenti a Bologna, e i romani Stefano Frangione e Fabiola Napoli. 

Ed è proprio di questi giorni la notizia che forse quell'aereo non precipitò mai: in un servizio pubblicato da Oggi, si fa l'ipotesi che quel velivolo sia stato dirottato dai narcos colombiani, che l’avrebbero poi usato per il trasporto di una partita di cocaina. Questa tesi sarebbe supportata dal fatto che a bordo, secondo le registrazioni della scatola nera, c'erano 4 persone in più di quelle dichiarate, presumibilmente i dirottatori.

Le ricerche di quel volo riprenderanno il 29 gennaio prossimo, dopo un accordo con la Farnesina. "La ricerca in mare - ha detto Mario Pica, ex pilota dell’Aeronautica militare e consulente delle famiglie degli otto italiani dispersi nell’incidente - è un’operazione decisiva. Se non lo troviamo, vuol dire che non è mai precipitato e dovremo cercarlo altrove".

L'arcipelago. Los Roques è un arcipelago del Mar dei Caraibi situato nel nord del Venezuela, proprio di fronte a Caracas. E' formato da una cinquantina di isole e almeno 250 isolotti, la più importante delle quali si chiama Gran Roque, ed è uno dei 'paradisi' del paese sudamericano, sempre al centro del turismo nazionale e internazionale.

Gran Roque è l'unica popolata, ed è anche l'area in cui trova l'aeroporto. Nel 1972 è stato dichiarato Parco Nazionale per la sua importanza ecologica e le spiagge bianche di origine corallina, le acque cristalline e il fondo marino.

Vi è anche una stazione di biologia marina denominata 'Dos Mosquises' in cui si effettuano programmi di ricerca sul mare e dove si può osservare la riproduzione della quasi estinta Tartaruga Marina. Alla 'Gran Roque' si arriva da Caracas, sia con voli aerei sia con imbarcazioni dal porto della capitale.


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    Gilles27

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    « Risposta #1 il: Gennaio 05, 2013, 14:40:24 pm »
    Come nel 2008 :brr:

      Die Nagel

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      « Risposta #2 il: Gennaio 05, 2013, 16:10:42 pm »
      Lost  :look:

        Gilles27

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        « Risposta #3 il: Gennaio 05, 2013, 18:31:32 pm »
        Comunque, purtroppo sarà veramente difficile che li trovano :sisi:

        Lì c'è il mare, nel 2008 trovarono solo un corpo, ed era a 22 km dal punto che si pensava :sisi:

          Online NikGerace

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          « Risposta #4 il: Gennaio 05, 2013, 18:34:41 pm »
          già normalmente ho paura dell'aereo, foguriamoci se salirei mai su quei trabiccoli del sudamerica ...
          FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

          AMICO DI TUTTI, COMPAGNO DI NESSUNO

            Gilles27

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            « Risposta #5 il: Gennaio 05, 2013, 18:38:17 pm »
            già normalmente ho paura dell'aereo, foguriamoci se salirei mai su quei trabiccoli del sudamerica ...

            Ho sentito che quell'aereo era del '68 :sisi:

              Online NikGerace

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              « Risposta #6 il: Gennaio 05, 2013, 18:42:47 pm »
              Ho sentito che quell'aereo era del '68 :sisi:

              e figurati ... comunque i voli in quelle zone lì sono un terno al lotto
              FERLAINO PRESIDENTE!!!!!

              AMICO DI TUTTI, COMPAGNO DI NESSUNO

                Gilles27

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                « Risposta #7 il: Gennaio 05, 2013, 18:56:01 pm »
                e figurati ... comunque i voli in quelle zone lì sono un terno al lotto

                 :sisi:

                  ziofrank1974

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                  « Risposta #8 il: Gennaio 05, 2013, 20:38:35 pm »
                  Certo, che è una vicenda a dir poco sconcertante ed angosciante.......c'è veramente poco da dire.....speriamo che tutto si risolva per il meglio, anche se per come si sono messe le cose e' davvero difficile essere ottimisti!

                    Online Dieguito

                    • #ForzaNapoliSpesso
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                    « Risposta #9 il: Gennaio 22, 2013, 17:00:25 pm »
                    Io quell'aereo lo presi all'inizio del secolo. Los Roques è un paradiso terracqueo, ma quei trabiccoli alati che lo collegano a Caracas fanno paura. All'epoca la pista dell'aeroporto di Gran Roque era in terra battuta e sassi :look:

                      Offline The King

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                      « Risposta #10 il: Gennaio 23, 2013, 15:02:33 pm »
                      Che caso inquietante.


                      Solo la maglia


                      La sincerità è la cosa più importante di una persona:
                      Io l' ho preso in faccia.

                        Offline Calgirius

                        • Calgirius il Visionario
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                        « Risposta #11 il: Febbraio 07, 2013, 23:21:07 pm »
                        Che caso inquietante.

                        Niente di inquietante. Quegli affari volano per scommessa.

                          Offline Saladino™

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                          « Risposta #12 il: Febbraio 07, 2013, 23:34:45 pm »
                          Niente di inquietante. Quegli affari volano per scommessa.
                          Si giocano le bollette, certe quote!
                          Big boss is Not a Man, Not a Legend, BUT AN IDEA I'M BIG BOSS, YOU ARE BIG BOSS  WE'RE ALL BIG BOSS...

                          "Il Vesuvio mi lava gli occhi
                          al mattino quando l'aria è ancora fredda,
                          il sole fa capolino alle sue spalle
                          e tutto ancora dorme.
                          Mi regala panorami indescrivibili
                          la notte quando le luci della città
                          si riflettono nel nero mare ai suoi piedi
                          illuminandone l' arido ventre.."     torendrix90

                            Offline Hombre del Partido

                            • Come può una società basata sulle differenze di età riconoscere la parità di genere? Ex 'il bombato'.
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                            « Risposta #13 il: Luglio 28, 2022, 13:03:48 pm »
                            CARACAS - Un breve tragitto, circa 140 chilometri: un piccolo aereo con sei persone a bordo, di cui quattro italiani, è scomparso dai radar mentre viaggiava dall'arcipelago di Los Roques all'aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, lo scalo della capitale Caracas. Le tracce si sono perse ieri mattina, dopo le 11 ora locale (le 18 in Italia), poco dopo il decollo da Los Roques.

                            Sul velivolo, un bimotore Norman BN2 di colore bianco, viaggiavano Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, sua moglie Maurizia Castiglioni e due amici della coppia, Elda Scalvenzi e Guido Foresti, che avevano passato le vacanze nell'arcipelago. Oltre a loro il pilota German Merchan e il copilota Juan Fernandez. "Non sappiamo altro", ha detto Pietro Foresti, il figlio di uno degli scomparsi: "Solo che hanno interrotto le ricerche".

                            Vittorio Missoni, 58 anni, è amministratore delegato di Missoni Spa ed è, di fatto, l'ambasciatore del marchio nel mondo. E' stato prima direttore generale marketing della Missoni Spa e poi responsabile dell'azienda negli Stati Uniti e in Italia. E' figlio di Ottavio, nato nel 1921 a Ragusa (oggi Dubrovnik) e di sua moglie Rosita Jelmini, di origini friulane, figlio a sua volta di Vittorio "Omo de mar".

                            La guardia costiera locale ha avviato le ricerche, che sono però state sospese per la notte. Finora non sono state trovate tracce e le ricerche riprenderanno alle prime luci dell'alba. L'aereo, un bimotore di fabbricazione britannica immatricolato nel 1968, con sigla YV2615, ha avuto l'ultimo contatto radio con la torre di controllo quando si trovava a 10 miglia a sud dell'arcipelago. Poi il silenzio. 

                            La Farnesina ha già attivato tutti i canali di informazione in Venezuela e il consolato italiano, in accordo con l'Unità di crisi, è in stretto contatto con le autorità di Caracas. Oltre ai quattro turisti a bordo dell'aereo, il gruppo di connazionali era composto da altre due persone che hanno preso un altro volo dall'arcipelago a Caracas.

                            Il precedente. Sull'incidente pesa una triste coincidenza: esattamente cinque anni fa, sempre il 4 gennaio, un bimotore che viaggiava sulla stessa tratta scomparì con 18 persone a bordo, tra cui otto italiani. Non furono mai ritrovati né i resti dell'aereo né i corpi delle persone a bordo, ad esclusione di quello del copilota che fu recuperato in alto mare.

                            Il bimotore della compagnia Transaven trasportava una famiglia trevigiana - Paolo Durante, quarantenne; sua moglie Bruna Guerrieri e le loro figlie Sofia e Emma di sei e otto anni - insieme ad altre due coppie di italiani: Annalisa Montanari, 42 anni e Rita Calanni Rindina, 46, entrambe residenti a Bologna, e i romani Stefano Frangione e Fabiola Napoli. 

                            Ed è proprio di questi giorni la notizia che forse quell'aereo non precipitò mai: in un servizio pubblicato da Oggi, si fa l'ipotesi che quel velivolo sia stato dirottato dai narcos colombiani, che l’avrebbero poi usato per il trasporto di una partita di cocaina. Questa tesi sarebbe supportata dal fatto che a bordo, secondo le registrazioni della scatola nera, c'erano 4 persone in più di quelle dichiarate, presumibilmente i dirottatori.

                            Le ricerche di quel volo riprenderanno il 29 gennaio prossimo, dopo un accordo con la Farnesina. "La ricerca in mare - ha detto Mario Pica, ex pilota dell’Aeronautica militare e consulente delle famiglie degli otto italiani dispersi nell’incidente - è un’operazione decisiva. Se non lo troviamo, vuol dire che non è mai precipitato e dovremo cercarlo altrove".

                            L'arcipelago. Los Roques è un arcipelago del Mar dei Caraibi situato nel nord del Venezuela, proprio di fronte a Caracas. E' formato da una cinquantina di isole e almeno 250 isolotti, la più importante delle quali si chiama Gran Roque, ed è uno dei 'paradisi' del paese sudamericano, sempre al centro del turismo nazionale e internazionale.

                            Gran Roque è l'unica popolata, ed è anche l'area in cui trova l'aeroporto. Nel 1972 è stato dichiarato Parco Nazionale per la sua importanza ecologica e le spiagge bianche di origine corallina, le acque cristalline e il fondo marino.

                            Vi è anche una stazione di biologia marina denominata 'Dos Mosquises' in cui si effettuano programmi di ricerca sul mare e dove si può osservare la riproduzione della quasi estinta Tartaruga Marina. Alla 'Gran Roque' si arriva da Caracas, sia con voli aerei sia con imbarcazioni dal porto della capitale.


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                            La stessa cosa accade al Triangolo delle Bermude, altro falso mistero. Se non fosse che lì si trova l'isola di Cuba. E sappiamo in che rapporti sta con il Paese di fronte. :sisi:
                            Quando l'animo è schiacciato dal peso del dolore, più si fa forza più si indebolisce cercando di farsi forza.

                               

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