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Topic: Edoardo Reja [Allenatore]  (Letto 37953 volte)

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Online GIANPAOLO

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« Risposta #60 il: Febbraio 04, 2015, 18:59:49 pm »
Gianpà l'allenatore della Lazio è Pioli. :look:
:youdontsay:

mi riferivo la titolo del topic :look:

:nono:
FORZA NAPOLI!!! SEMPRE... *_*
 
 

    Offline Yavonz™

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    « Risposta #61 il: Febbraio 07, 2015, 11:55:55 am »
    Ma finiamola pure col mito Reja, che noi schifavamo con tutto il cuore. È simpatico perché è un gran brav'uomo e io gli voglio bene come se fosse uno zio che porta 'a sasiccia secca a casa come regalo inaspettato, ma è proprio n'allenatore 'e merda. :look: Per essere più corretti, classico allenatore mediocre all'italiana che ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada dei giocatori fenomenali in contropiede. Sa gestire lo spogliatoio con cordialità, senza il pugno di ferro, infatti laggente gli vuole bene, ma tatticamente è un dito zuzzuso in un occhio.
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      « Risposta #62 il: Febbraio 07, 2015, 12:05:51 pm »

        Offline ciannino

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        « Risposta #63 il: Febbraio 07, 2015, 12:06:08 pm »
        Ma finiamola pure col mito Reja, che noi schifavamo con tutto il cuore. È simpatico perché è un gran brav'uomo e io gli voglio bene come se fosse uno zio che porta 'a sasiccia secca a casa come regalo inaspettato, ma è proprio n'allenatore 'e merda. :look: Per essere più corretti, classico allenatore mediocre all'italiana che ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada dei giocatori fenomenali in contropiede. Sa gestire lo spogliatoio con cordialità, senza il pugno di ferro, infatti laggente gli vuole bene, ma tatticamente è un dito zuzzuso in un occhio.
        a me reja non piaceva,ma va detto che è riuscito a vincere una B senza passare dai playoff,e soprattutto è riuscito a capire in fretta che cannavaro a 4 non sapeva giocare mentre a 3 per la bassa media classifica è un valore aggiunto.detto questo a causa dei limiti di giocatori come cannavaro è rimasta la difesa a 3 che marino cerco di scardinare con donadoni.
        ma cmq reja il suo lo ha fatto,non sarà stato il migliore,ma allora ci si accontentava di poco visto dove eravamo finiti
        « Ultima modifica: Febbraio 07, 2015, 15:29:35 pm da Deux Frittur »

          Offline Sonny Boy

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            « Risposta #65 il: Marzo 05, 2016, 23:47:10 pm »
            "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

            "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

            "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

              Offline Zupus™

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              « Risposta #66 il: Marzo 06, 2016, 00:00:59 am »
              basta lagrá :look:

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                « Risposta #67 il: Marzo 06, 2016, 00:02:17 am »
                basta lagrá :look:

                Inviato dal mio SM-T335 utilizzando Tapatalk
                lo trovo un uomo bellissimo
                "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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                  « Risposta #68 il: Marzo 06, 2016, 00:03:41 am »
                  Nato a Lucinico, frazione di Gorizia, da famiglia di origine slovena[2][3], fu portato ancora giovane da Paolo Mazza a Ferrara tra le file della SPAL. Esordì giovanissimo in Serie A e, insieme a compagni di squadra come Fabio Capello, Luigi Pasetti e Adriano Zanier vinse, nel 1965, il Campionato Primavera. Nella sua carriera di calciatore, che durò dal 1963 al 1977, oltre a quella della SPAL, vestì le maglie del Palermo, dell'Alessandria e del Benevento con cui chiuse la carriera di giocatore.

                  Gli inizi e le esperienze in provincia[modifica | modifica wikitesto]
                  A partire dal 1979 iniziò una lunga carriera di allenatore che lo portò alla guida di numerose squadre di serie minori nel corso degli anni ottanta, fino ad arrivare in Serie B alla guida del Pescara nella stagione 1989-1990, subentrando all'esonerato Ilario Castagner, dopo esser stato per due anni allenatore della squadra Primavera del club abruzzese.

                  Ha ottenuto ben quattro promozioni in Serie A: la prima con il Brescia nel 1997, la seconda con il Vicenza nel 2000, la terza alla guida del Catania nel 2003 e la quarta con il Cagliari nel 2004. Nella stagione 1991-1992 sfiora con il Cosenza la promozione nella massima serie, svanita solo nell'ultima giornata di campionato allo Stadio "Via del Mare" di Lecce; difatti Reja ha ottenuto i primi successi proprio con la formazione calabrese, con la quale ha conquistato la permanenza in Serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e nella stagione successiva ha mancato la promozione nella massima serie per un solo punto in classifica.

                  Anche nell'annata 1997-1998, quando subentrò alla coppia Souness-Camolese sulla panchina del Torino, Reja andò vicino alla promozione in Serie A: i granata furono sconfitti ai calci di rigore dal Perugia di Castagner nella gara di spareggio giocata allo Stadio Giglio di Reggio Emilia.

                  Napoli[modifica | modifica wikitesto]
                  Dopo l'esperienza di Cagliari culminata con la promozione in Serie A, nel 2005 arriva a Napoli come sostituto di Giampiero Ventura, primo allenatore del Napoli di Aurelio De Laurentiis e riesce a raggiungere i play-off persi poi con l'Avellino in due partite di finale. Nella stagione successiva il tecnico goriziano domina il campionato e riesce ad ottenere la promozione in Serie B.

                  Nel 2006, in Serie B, il Napoli chiude la stagione al secondo posto dietro la Juventus e davanti il Genoa, ottenendo la promozione diretta. Nel 2007, durante la quarta stagione consecutiva alla guida del Napoli, ritrova la massima serie. Nelle prime giornate il Napoli di Reja batte due volte l'Udinese vincendo 5-0 ad Udine e 3-1 a Napoli, pareggia 4-4 all'Olimpico contro la Roma e batte sul proprio terreno la Juventus (3-1), la Fiorentina (2-0), il Palermo (1-0), il Milan (3-1) e l'Inter (1-0), che allo Stadio San Paolo rimedierà la prima sconfitta stagionale.

                  I partenopei chiudono la stagione 2007-2008 all'ottavo posto, guadagnandosi l'accesso in Coppa Intertoto. Il 10 novembre 2007 in occasione della sfida allo Stadio Renzo Barbera contro il Palermo, Reja raggiunge le 700 panchine in carriera. Detiene, insieme ad Ottavio Bianchi, il record di allenatore che ha seduto per più stagioni consecutive sulla panchina del Napoli (cinque, dal febbraio 2005 al marzo 2009).

                  Viene confermato alla guida della squadra partenopea anche nella stagione 2008-2009. Superata con successo l'Intertoto sconfiggendo i greci del Panionios sia al San Paolo che al Nea Smyrni, entrambe per 1-0, il tecnico goriziano esordisce in Coppa UEFA dove, dopo aver vinto i preliminari contro gli albanesi del Vllaznia per 3-0 allo Stadio Loro-Boriçi e per 5-0 al San Paolo, viene eliminato al primo turno dal Benfica, vincendo per 3-2 in casa, ma perdendo per 2-0 all'Estádio da Luz.

                  Il 10 marzo 2009, alle 23:20 circa, dopo nove partite in cui la squadra partenopea raccoglie appena 2 punti, viene esonerato – dopo cinque anni e 188 panchine tra campionato e coppe – e sostituito da Roberto Donadoni. Il presidente De Laurentiis, parlando della decisione di avvicendarlo, lo definisce «un amico, uno di famiglia, uno che avrà sempre la porta aperta al Napoli».[4]

                  Hajduk Spalato[modifica | modifica wikitesto]
                  Il 18 agosto 2009 diventa allenatore dell'Hajduk Spalato subentrando ad Ivica Kalinić - già sostituto del dimissionario Ante Miše - costretto a lasciare la panchina croata per problemi di salute.[5][6] Viene ingaggiato dopo 4 giornate di campionato e firma un contratto biennale a 400 mila euro l'anno.

                  Lazio[modifica | modifica wikitesto]
                  Il 10 febbraio 2010, a seguito dell'esonero di Davide Ballardini, diventa allenatore della Lazio, rescindendo consensualmente il contratto che lo legava ai croati dell'Hajduk Spalato.[7][8] Esordisce sulla panchina dei biancocelesti nella partita contro il Parma, vinta per 2-0 grazie alle reti di Guglielmo Stendardo e Mauro Zárate, facendo ritrovare il successo alla squadra capitolina dopo un lungo periodo. Dopo una lunga rincorsa verso la salvezza, conquistata solo alla penultima giornata battendo in trasferta il Livorno per 2-1, la Lazio chiude il campionato vincendo allo Stadio Olimpico contro l'Udinese per 3-1, attestandosi così al dodicesimo posto finale.

                  Alla sua seconda stagione, all'inizio in campionato la Lazio perde all'esordio in casa della Sampdoria per 2-0, per poi inanellare una serie di risultati positivi a partire dal turno successivo, il primo allo Stadio Olimpico, in cui batte per 3-1 il Bologna. Complice il pareggio tra Inter e Juventus, la Lazio raggiunge il primato solitario alla sesta giornata, confermandolo al settimo turno battendo il Bari e all'ottavo battendo il Cagliari in casa. Prosegue con una vittoria in casa del Palermo. In queste circostanze Reja ottiene per la Lazio anche il record di punti (22) dopo 9 giornate che non era riuscito neanche nelle due "stagioni-scudetto" della formazione romana.

                  I risultati ottenuti dalla squadra spingono molte famiglie biancocelesti a sostenerlo nel finale di campionato.[9] Perde i tre derby capitolini stagionali riuscendo a portare la Lazio al quinto posto e in Europa League. La situazione cambia all'inizio della stagione 2011-2012; dopo la sconfitta per 2-1 in casa contro il Genoa subita il 18 settembre 2011, infatti, l'ambiente laziale inizia a contestarlo ed il presidente Claudio Lotito, nella giornata successiva, dichiara di aver respinto le dimissioni del tecnico friulano da allenatore della Lazio, confermandolo al timone della squadra romana.[10]

                  Il 16 ottobre vince il suo primo derby di Roma quando i suoi superano i giallorossi per 2-1. Nuovi dissidi con il presidente fanno sì che l'allenatore rassegni nuovamente le dimissioni il 22 febbraio 2012, assumendo l'impegno di guidare per l'ultima volta la squadra in vista del ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro l'Atlético Madrid: esse però vengono nuovamente respinte dal massimo dirigente laziale.[11][12] Dopo il chiarimento tra i due, il tecnico friulano decide di rimanere sulla panchina biancoceleste fino al termine della stagione,[13] riuscendo a vincere anche il derby di ritorno e a condurre i capitolini al quarto posto, centrando per il secondo anno consecutivo la qualificazione in Europa League.[14] L'11 aprile 2012 allo Juventus Stadium taglia il traguardo delle cento panchine con la Lazio tra campionato, coppa nazionale e coppe europee. A fine stagione decide di non continuare la sua esperienza sulla panchina del club romano.[15]

                  Il 4 gennaio 2014 ritorna alla Lazio dopo il licenziamento per giusta causa del tecnico Vladimir Petković,[16] anche se già qualche giorno prima Reja aveva diretto gli allenamenti della squadra in attesa delle dimissioni di Petković dal 30 dicembre 2013.[17]

                  Il 12 giugno 2014 lascia la panchina della Lazio.[18]

                  Atalanta[modifica | modifica wikitesto]
                  Il 4 marzo 2015 viene assunto come allenatore dell'Atalanta, al posto dell'esonerato Stefano Colantuono.[19] Guida i bergamaschi alla salvezza, ottenendo 14 punti (frutto di 2 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte) in 13 partite, grazie ai quali la squadra chiude il campionato al quartultimo posto in classifica.

                  "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                  "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                  "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

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                    « Risposta #69 il: Marzo 06, 2016, 17:24:39 pm »
                    stu viecchje e merd  :look:
                    "OGGI ABBIAMO CAPITO CHE STIAMO GIOCANDO CONTRO TUTTI" Diego Armando Maradona, giocatore più forte di tutti i tempi, 04/01/1987

                    "La sua domanda non merita commento perché è una domanda sarcastica, ingenerosa, impopolare, soltanto frutto di manchevolezza di idee" E. Capuano, 11/01/2004

                    "Stai lontano da Maradona! Non ti permettere di nominarlo neanche, non c'entri niente! Vuoi raggranellare qualche cosa di soldini? Furfante! Vai via! Dai solo l'autorizzazione allo stadio senza chiedere neanche una lira e <<shcompari>>! Sei un grandissimo furfante! Non lo nominare! Tu non c'entri niente, che c'entri con Maradona? Non sai neanche chi è! Ti sei buttato come si butta sulla carne morta! Via! Mi fai orrore! Sei il peggior presidente che il Napoli ha avuto! [...] Vuoi raggranellare soldi? Fai il cinepanettone! Hai rovinato anche Cristian De Sica, l'hai buttato nel mischia, nel cesso!" T. Maddaloni, 08/09/2010.

                      Offline esno

                      • Re Stregone
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                      « Risposta #70 il: Marzo 06, 2016, 17:49:14 pm »
                      :asd:


                        Offline IoAmo

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                        « Risposta #71 il: Marzo 07, 2016, 15:55:08 pm »
                        ma accirete :look:

                          Offline Alnitak

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                          « Risposta #72 il: Luglio 15, 2018, 01:00:18 am »
                          Ma alla fine è il nuovo supervisore del settore giovanile o niente ancora?

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                            « Risposta #73 il: Luglio 15, 2018, 09:16:01 am »
                            Ma alla fine è il nuovo supervisore del settore giovanile o niente ancora?
                            Si, lo dice anche la home

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                              « Risposta #74 il: Luglio 15, 2018, 09:34:59 am »
                              Ma ci vede ancora?

                              Inviato dal mio Redmi Note 3 utilizzando Tapatalk

                              :cranyorschach:I'm alive,motherfucker!! :cranyorschach:
                              No Sacrifice, No Victory

                                 

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