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William.S

    Bruno Pesaola
    Post: 2509
  • Karma: 30

cioè uno scrittore italiano non deve scrivere dell'america ?  :look:

pensandoci Faletti , pace all'anima sua ,  il suo primo romanzo ( forse anche l'unico buono ) l'ha ambientato a Montecarlo.

Un momento. Se sei già famoso (o hai qualcuno che ti possa introdurre nel grande giro letterario) puoi scrivere qualsiasi cosa e te la pubblicano. Oppure sono gli editori, quelli grossi, che vengono a cercarti per dare il tuo nome a una storia scritta da qualcun altro :asd:

Se sei uno come me, puoi contare solo nella qualità e nella novità di quello che scrivi: sono le uniche armi a tua disposizione per essere notato nell'oceano degli aspiranti scrittori. Qualcuno afferma, non so quanto sia vero, che ogni giorno in Italia vengono scritti 100 libri nuovi. In effetti, siamo un popolo di aspiranti scrittori, ma poi non leggiamo.

Allora, il trucco è scrivere qualcosa di nuovo, avere un'idea originale alla quale nessuno abbia mai pensato e - magari- anche uno stile differente, un tuo marchio di fabbrica, che quando ti legge un editore dice "cacchio, ma chi è questo?". Di conseguenza scrivere l'ennesima gangster story ambientata a Chicago o un romanzo di formazione in cui il protagonista fugge a Miami e scopre di essere omosessuale, sarà anche un capolavoro quello che avete scritto, ma nessuno lo prenderà mai in considerazione.
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