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Ragioni Karma per messaggio concreto

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chughino

    Antônio Careca
    Post: 22628
  • Karma: 59

È  da molto  che non scrivo qualcosa su questo  forum.
Lo faccio  10 giorni dopo la tragica auto-distruttiva fine.
Per me Chris Cornell era LA VOCE, il mio cantante  preferito  (in relazione  alla sola qualità  canora).
Ma Cornell era  anche altro, era insieme  agli altri attori maledetti  del grunge parte viva e vibrante  della mia adolescenza sia musicale  che  personale.
I Soundgarden, I Nirvana e gli Alice in Chains sono  stati la colonna sonora  di un periodo (e non solo visto che lo sono ancora  e lo saranno  per tutta la mia vita),delicatissimo ed importante.
Sono rimasto  amareggiato  e scosso nel sapere  che il quarto dei cinque frontman ed icone sia morto suicida.
Togliendo Eddie Vedder, Andrew Wood, Kurt Cobain, Layne Stanley e Chris Cornell, sono morti tragicamente  soli, qiasi vittime della depressione  e del malessere vissuto ed espresso nei loro pezzi (va constatato come tutti  e quattro  siano compositori dei testi delle loro canzoni).
Come se il malessere  espresso  nella loro  arte doveva essere  materializzato in qualche maniera  con una fine che non potesse  essere  differente dalla morte (praticamente  volontaria e premeditata).
È  distibante  come essi sono stati figli del loro tempo (gli anni 90 sono stati la sublimazione  e la matrializzazione del alienazione dovuta dal inizio di una globalizzazione  massificante e sopprimente).
Mi dispiace  in cuor mio  e nella mia memoria lui e gli altri tre rimarranno  vividi e potenti.
Riposa finalmente  in pace Christopher Jhon Boyle.
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