La Serie A è un'organizzazione a delinquere e Tavecchio ci sguazza dentro

[la vile strada maestra]

Chiaramente no ma infatti in Italia non ci sono imprenditori seri, neanche i tanti decatantati Agnelli, Berlusconi e Moratti che se la giostrano solo in Italia.
All'estero hanno risolto il problema dell'aleatorietà puntando su marketing, stadio e tanti altri fattori, il loro rientro è garantito a prescindere dal risultato sportivo, per farlo hanno puntato su una classi di imprenditori veri che hanno investito per poi rientrare.
Questo in Italia non l'ha mai fatto nessuno se non i gobbi, di recente ed in forma molto limitata, si è permesso ad affaristi squattrinati della peggior specie di entrare nel mondo del calcio senza avere nulla da dare, economicamente e strategicamente, così tutte le squadre italiane vivono del semplice risultato sportivo, pur di non rischiare la B alle genovesi (come tante altre) va benissimo una serie A debole.
Ma va benissimo anche e soprattuto al Dela, che di certo non è imprenditori capace di rendere europeo il Napoli e quindi è legatissimo a diritti tv e risultato sportivo.

L'ho sempre detto a chi si chiedeva come mai uno come Aponte non investisse nel Napoli: il calcio è poco redditizio e il propietario medio di una squadra di pallone è il piccolo palazzinaro romano che campa grazie alle parentele e il produttore di cinepanettoni. Se vi mettete a contare gli imprenditori seri nel mondo del pallone, tipo Percassi, esce fuori una realtà dove l'esborso economico è minimo e le ragioni sono per lo più politiche, sociali e territoriali; quelli che investivano seriamente nel pallone buttando soldi come Garrone e Moratti sono stati limitati dalle famiglie (ma pure quel puorco di Ghirardi, per dire).

La visione imprenditoriale dei presidenti italiani è questa semplicemente perché sono gli imprenditori ad essere piccoli ed è il piccolo imprenditore italiano a ragionare così.

Gli americani non hanno apportato nulla di interessante nel calcio italiano, vediamo sti cinesi che vengono con intenzioni diverse e non ancora chiare.

[Puck]

L'ho sempre detto a chi si chiedeva come mai uno come Aponte non investisse nel Napoli: il calcio è poco redditizio e il propietario medio di una squadra di pallone è il piccolo palazzinaro romano che campa grazie alle parentele e il produttore di cinepanettoni. Se vi mettete a contare gli imprenditori seri nel mondo del pallone, tipo Percassi, esce fuori una realtà dove l'esborso economico è minimo e le ragioni sono per lo più politiche, sociali e territoriali; quelli che investivano seriamente nel pallone buttando soldi come Garrone e Moratti sono stati limitati dalle famiglie (ma pure quel puorco di Ghirardi, per dire).

La visione imprenditoriale dei presidenti italiani è questa semplicemente perché sono gli imprenditori ad essere piccoli ed è il piccolo imprenditore italiano a ragionare così.

Gli americani non hanno apportato nulla di interessante nel calcio italiano, vediamo sti cinesi che vengono con intenzioni diverse e non ancora chiare.

Ma non credo possano fare più di tanto, vero che i soldi smuovono le montagne ma qui c'è troppo conflitto particolare e locale, politica e intrallazzismo.
Ci sono presidenti, come il nostro Dela, che hanno per le mani un'attività che potrebbe facilmente rendere 300 ma che si accontentano di 100 e sinceramente non è normale.

[AuanaSgheps]

Se una società estera rilevasse il Napoli si dovrebbe accollare pure i dipendenti messi lì da Dela,gente che in un contesto serio e non di raccomandazione putessen faticà sul come uaglion r'o salumier

[La tecnica di Meret]

Se una società estera rilevasse il Napoli si dovrebbe accollare pure i dipendenti messi lì da Dela,gente che in un contesto serio e non di raccomandazione putessen faticà sul come uaglion r'o salumier

Vabbuó quanti sono? Lombardo, Formisano e Edo, poi?