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Ragioni Karma per messaggio concreto

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Asis

    Francesco Baldini
    Post: 92
  • Karma: 82

lockout o non lockout, questo è il dilemma: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o firmare sto cazzo di contratto collettivo...

il problema - ci pensate? - sono i soldi, e de laurentiis non c'entra nulla.

22 squadre su 30 sono andate in rosso quest'anno per un totale di 300 milioni, ma le due parti non sono d'accordo nemmeno su questo...
riassumendo all'essenziale, i punti di discordia principale sono:

il salary cap: quello attuale è di 58mln ma con varie clausole ed eccezioni che lo rendono sostanzialmente inutile (tanto che c'è la luxury tax, ovvero chi sgarra i 58 può farlo pagando un dollaro di tasse per ogni dollaro in più, e questo favorisce i club più ricchi). i proprietari vogliono alzarlo a 62 ma eliminando molte delle eccezioni per eliminare questa differenza tra ricchi e meno ricchi, i giocatori invece vogliono conservare l'attuale sistema di salary cap leggero e per riequilibrare la potenza economica dei club propongono di redistribuire in parti uguali gli incassi dei botteghini e dei diritti tv.

divisione incassi: attualmente il 57% degli incassi va in stipendi dei giocatori, che i proprietari vogliono far scendere quasi al 40%, i giocatori propongono un taglio di 100mln annui che significherebbe circa 54%

durata contratto collettivo: i proprietari vogliono 10 anni, i giocatori 5 (tra 5 anni si rinnovano i contratti tv e allora gli incassi potrebbero aumentare).

più altre cose minori, tra cui l'età minima per entrare in nba (oggi 19, i giocatori vogliono tornare a 18) e la possibilità per i giocatori di fare ricorso contro le squalifiche (oggi possono farlo solo per squalifiche sopra le 12 giornate)

le due parti si stanno riunendo ora, le speranze di accordo sembrano molto poche.
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