Ho letto I Borgia di Dumas e voglio dedicare questi passi a Barto, che sicuramente apprezzerà. Alessandro VI volle pubblicamente rendere grazie al cielo per la protezione che gli aveva concessa, e si recò lo stesso giorno, scortato da un numeroso corteo di prelati e di soldati, portato sul suo seggio pontificio da due camerieri, due scudieri e due palafrenieri, alla chiesa di Santa Maria del Popolo, nella quale erano sepolti il duca di Gandia e Giovanni Borgia, o perché gli era rimasto nel cuore qualche resto di devozione, o perché era attratto dal ricordo dell’amore profano per la sua antica amante, la Vannozza, i cui perfetti lineamenti erano stati copiati per il volto della Madonna, esposta alla venerazione dei fedeli nella cappella a sinistra dell’altare maggiore.Dopo cena, tolta la tavola, dei candelieri furono collocati simmetricamente sul pavimento, dove fu sparsa una grande quantità di castagne che le cinquanta donne, sempre nude, dovevano raccogliere camminando a quattro zampe tra le fiaccole ardenti. Il papa Alessandro, il duca Valentino e la sorella Lucrezia, che guardavano lo spettacolo da una tribuna, incoraggiavano con applausi le più agili e le più destre, che ricevevano in premio giarrettiere ricamate, scarpini di velluto, berrettini di drappo d’oro e di pizzo. Poi si passò a nuovi piaceri, e...Chiediamo umilmente perdono ai nostri lettori, e specialmente alla nostre lettrici, ma, dopo aver trovato espressioni adatte per la prima parte dello spettacolo, ne cerchiamo invano per descrivere la seconda. Ci limiteremo dunque a raccontare che, come c’erano stati premi per l’abilità e la destrezza, ce ne furono anche per la lussuria e la bestialità.Purtroppo il libro è stato scritto per gli alto-borghesi e nobilucci puritani di allora. Altro che Papa Francesco.
