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chughino

    Antônio Careca
    Post: 22799
  • Karma: 59

Penso di essere stato poco chiaro, perché non capisco cosa c'entri la tua risposta.
Voglio dire che per calcolare il costo finale di un piatto non posso considerare solo gli ingredienti che ci metto (farina, acqua e pummarole), ma anche gli altri costi che sostengo, tipo affitto, camerieri, utenze, permessi, etc.
Siccome determinati costi NON dipendono dal fatto che io sia una pizzeria oppure un ristorante di pesce è chiaro che il "margine percentuale" rispetto al costo degli ingredienti sia diverso.
Faccio una semplificazione e porto il pedale a fine corsa per vedere di farmi capire.
Due locali. Uno di fianco all'altro.
Il primo vende pizze e ogni pizza gli costa 1euro di ingredienti (farina acqua e pummarole). Il secondo locale vende aragoste ed ogni piatto gli costa 10 euro di materiali (l'aragosta, appunto).
Entrambi i ristoranti pagano un affitto di 1000euro, uguale perche stanno vicini e l'affitto non dipende da cosa metto nel piatto.
Se entrambi i ristoranti vendono 1000 piatti al mese (uno 1000 pizze e l'altro 1000 aragoste) entrambi dovranno caricare 1 euro su ogni piatto per assorbire il costo dell'affitto.
Per il pizzaiolo questo 1 euro rappresenta il 100% rispetto al costo degli ingredienti, mentre per quello delle aragoste rappresenta il 10%.
So bene che questo ragionamento è pieno di semplificazioni (quello delle aragoste magari paga un affitto piu alto, erc), ma anche se facciamo i conti per bene il principio non cambia.
Cioè: sul piano generale, tanto più quello che vendo è povero in termini di ingredienti (e la pizza è poverissina) tanto maggiore dovrà essere il mio margine percentuale calcolato sul costo degli ingredienti.

Spero di essere stato chiaro.




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Su quello  è  indiscutibile, ma il prezzo 4 (del piatto al cliente)euro e 20 (del piatto  al cliente, ovvio che una aragosta in Bellavista ,magari viene a fare 25 euro però  per comodità  diciamo 20) euro.
Da un tetto di margine  al ristoratore  per ammortizzare  le variazioni  di  mercato  dei prodotti  che nell'  arco dell'  tempo deciso per il menù, oscilleranno in maniera  variabile.
Mentre il menù no.
Ciò ha un ottica ben precisa garantire  al imprenditore, un guadagno  netto sicuro (ovvio se poi,sbagli a stimare il piatto stai rovinato in partenza).
Poi il tuo discorso  ci sta più  è  basso il costo materia prima  più  sarà alta la percentuale  di  costo fisso in rapporto  al piatto finito.
Ma sicuramente  la pizzeria  avrà  volumi  di  vendita  ben maggiore  del ristorante di  pesce, che però  avrà un guadagno  maggiore sul singolo piatto venduto.
Diciamo  che la pizzeria  va più  sulla quantità  e il ristorante  sulla qualità (Non intendo  la qualità  finale del prodotto che dipende  dal cuoco ma la qualità  della materia prima  usata sicuramente  più  costosa di acqua,farina e lievito).
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