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Léon

    Degustatore di ananassi
    Josè Altafini
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NAPOLI - Rischia di saltare definitivamente, come già con l'imprenditore Villa e probabilmente per i medesimi motivi, l'accordo preventivo che si era chiuso con la cordata Schiano, Mostra e curatela fallimentare sul parco giochi Edenlandia. Alcuni imprenditori si sono già sfilati dalla cordata capitanata dal numero uno delle biciclette, non avendo ancora ricevuto, a quattro mesi dall'accordo di massima, le "chiavi" della struttura dove insisterebbero ancora un dieci per cento di opere abusive né si sarebbe intervenuti sul Piano urbanistico attuativo, lamentano i proponenti, per agevolarne il recupero sottoposto ai vincoli della Soprintendenza. L'ente Mostra sembra più impegnato ad organizzare la prossima inaugurazione del nuovo zoo, che probabilmente aprirà lo stesso in maniera ufficiale per la cerimonia del 10 maggio ma coi cantieri ancora in corso. Gli imprenditori con Schiano invece hanno chiesto invano le planimetrie di Edenlandia e la possibilità di cominciare i lavori, già da tempo, in modo da aprire parzialmente il parco giochi in primavera, ma né una fitta corrispondenza con Mostra e tribunale che cura il fallimento della Parks & Leisure in liquidazione né alcuni tavoli hanno prodotto risultati.
Nel dettaglio, Schiano ha chiesto la proroga dei termini di rinuncia all'accordo per la mancata definizione del contratto di locazione dei suoli della Mostra, lamentando una paralisi determinata in primo luogo dalla sanatoria (solo richiesta) degli abusi, un copione già visto quando circa un anno fa l’imprenditore Villa della Clear Leisure abbandonò l’offerta per Edenlandia estinguendo rapidamente l’entusiasmo iniziale. «E’ del tutto naturale - dice Schiano - che una parte degli imprenditori intenzionati ad investire nell’iniziativa e facenti parte della costituenda Ati si siano ormai estraniati anche per la latitanza della Mostra che, dal 7 aprile, fermo restando le attività esperite dai tecnici delle due parti interessate, non convoca e non aggiorna il tavolo di confronto sul rapporto di gestione. Nonostante ciò lo zoccolo duro della Ati è ancora nella convinzione della fattibilità dell’iniziativa, anche se necessita di un monitoraggio continuo. Ove mai si valutasse più utile e vantaggioso per il fallimento stesso, ovvero per il Comitato creditori, la nostra compagine rinunzia all’offerta presentata il 28 gennaio e prorogata fino al 30 aprile per mancata definizione del contratto di locazione o concessione con la Mostra Spa».

Il presidente della Mostra parteciperà il 7 maggio ad una diretta di un'ora su Radio Marte durante la trasmissione la Radiazza condotta da Gianni Simioli e Francesco Borrelli dei Verdi. Oggetto della puntata durante la quale gli ascoltatori potranno interloquire direttamente con Rea, l' apertura alla città il 10 maggio del Parco, il caso Edenlandia, la vicenda Zoo e l'addio al Nauticsud.

Corriere del Mezzogiorno


Niente 'e nuovo. Il solito bla bla bla tra istituzioni ed imprenditori. Siamo il paese delle chiacchiere.
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