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Hombre del Partido

    Degustatore di ananassi
    Giuseppe Savoldi
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Come ben sapete avevo auspicato l'esonero di Garcia dopo l'1-3 rifilato dalla Lazio alla terza di campionato: gol annullato, ma sconfitta giusta e sacrosanta. Mai mi era successo di farlo dopo tre giornate di campionato, con la terza ancora in corso di svolgimento. Ma avevo capito che qualcosa non andava. E l'andazzo successivo ha confermato i miei timori.
Quando è venuto Mazzarri ho iniziato a sperare, e le speranze si sono rafforzate e viste confermatesi dopo l'1-2 in casa dell'Atalanta. Poi il crollo contro il Real Madrid a 10 minuti dal termine, quando stavamo tenendo bene il campo al Bernabeu sul 2-2. La squadra crolla e i risultati portano al cambio del secondo allenatore, sostituito dal vice di Sarri.
La squadra peggiora, e addirittura i risultati del francese si rivelano essere paradossalmente migliori, seppure il suddetto abbia sprecato un calendario favorevole rimediando solo un punto contro le big (in casa contro il Milan).
Il problema era uno solo: la squadra, i giocatori alle prese con questioni contrattuali che stanno remando contro la società. Garcia aveva sì delle colpe (preparazione atletica che ha portato solo infortuni e senza apportare miglioramenti, gestione tecnico tattica per lo più isterica e senza fondamento), ma i suoi successori non sono stati migliori. I fatti lo dicono e parlano chiaro: stessa squadra tranne Kim (e Lozano che però non era un titolarissimo) e squadra che, dopo 33 giornate, non rimedia nemmeno i punti del girone di andata del campionato della scorsa stagione. Non può essere una questione di allenatore sbagliato, né l'errato rimpiazzo del difensore centrale. Due scelte sbagliate non possono spiegare una diversità di prestazione così abissale, ma nemmeno a rimpiazzarle col calcio amatoriale! Evidente che il problema vada ricercato in ben altro, che giornalisti da salotto fanno finta di non vedere per compiacere le smanie presidenzialiste dei tifosotti da tastiera fuoriusciti dall'anno sabatico che ci ha visti Campioni d'Italia.
E del resto il Napoli tira più di tutti in porta, ma non sa più come segnare: possibile?
La difesa commette errori che nemmeno nel calcio dilettantistico o allo scadere (Cagliari) o dopo il vantaggio (Frosinone, Torino per citarne alcune): un caso?
La squadra è alle prese con malumori ingiustificati, dovuti a pretese economiche mai spettatele: se le spettano adissero le dovute sedi, ma il campo è un'altra cosa. Ha dimostrato una professionalità che rasenta lo zero assoluto, ponendo in essere un comportamento arbitrariamente pretenzioso e senza fondamento. Ha dimostrato non solo di non poter pretendere gli aumenti e i premi che si assume in diritto di pretendere, ma di non meritare nemmeno quello che guadagna: il meno remunerato dei campioni d'Italia prende in un anno più di quanto percepiscono in una vita tutti i cassaintegrati d'Italia. Con la differenza che i primi hanno disonorato un titolo che, senza la società che li stipendia lautamente, non avrebbero mai conseguito, vantandolo cucito sul petto; i secondi lottano per il pane da portare a casa, vittime delle direttive aziendali scellerate nonostante gli aiuti del governo.
I campioni dell'Italia che non conosce la meritocrazia, in cui chi lavora guadagna meno di chi pensa solo a pretendere senza averne il diritto. E tali sono i nostri, che nostri non sono mai stati perché noi non abbiamo rappresentato niente per loro.
Mai mi sarei aspettato di dover giustificare Garcia, ma non del tutto ovviamente, perché tutto è partito dai suoi errori. Ma l'errore principale l'hanno fatto i nostri, e se anche il tecnico francese fosse stato impeccabile, ahimè, i nostri avrebbero vanificato tutto. Questo è quello che ora penso in questo momento.
De Laurentiis ha 'sbagliato' (diciamo così) a non averli ceduti in blocco quando ha capito che non avevano intenzione di onorare la maglia e quel tricolore che a Napoli mancava da 33 anni e che vantano sul loro petto. Ma chi può dirlo se veramente loro avevano manifestato questa intenzione? Ma soprattutto a parlar dopo è sempre facile, e chi avrebbe accettato una pulizia da capo a piedi dopo il successo dell'anno scorso? Del resto tutti sanno che squadra che vince non si cambia. ma nel nostro caso avremmo vinto se avessimo cambiato.
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