Posso rispettare la tua posizione, ma non la condivido.
Secondo me, sopravvalutiamo il livello di questa rosa.

Io vedo tre giocatori che sono effettivamente superiori alla media: Osimhen, Kvara e Lobotka. E tutti e tre, nel contesto disastrato hanno giocato un campionato con buoni numeri.

Osimhen, che fuori dal campo é davvero un muccuso frevaiuolo. E che più di tutti ha avuto problemi con la società, mi sembra per indole quello che lotta sempre come un animale. Anche perché non facesse quelle, sarebbe a stento un giocatore da A.

Con la Roma si mangia tre gol, ma due sono dopo aver corso come un pazzo. In tutto questo, se non ricordo male, ha fatto 14 gol, saltando come al solito la metà delle partite per infortunio e sbagliando la solita caterva di rigori.
Ma penso che su quelli possiamo concordare che sia dovuto al suo essere tecnicamente mediocre, non per una questione di impegno.

Poi, la chiave é tutta in sta frase

"Sono dei professionisti piccoli piccoli, quindi è normale che, come tutti i professionisti pessimi e vigliacchi quando le cose vanno bene funzionano e quando vanno male ci mettono il carico"

Tu te la prendi con i giocatori. Io esco pazzo perché in società non hanno fatto quello che dovrebbe essere il loro compito primario: fare in modo che le cose andassero per il verso giusto. Soprattutto dopo aver visto cosa questo gruppo era capace di fare quando messo nelle giuste condizioni.

Ed anche sulla provincialità, per me nasce dalla società che si é adagiata sugli allori per la vittoria, invece di provare a migliorare la rosa e mettere il pepe al culo ai punti deboli della squadra.

Nesta raccontava di come, dopo la vittoria della Champions, il Milan avesse preso Stam per alzare la posta in palio. Mo non voglio paragonarmi a quel Milan, ma ci sarà una sfaccimma di via di mezzo tra quello e il presentarsi con Cajuste, Natan e Zielinski in scadenza, no?


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Io me la prendo con tutti, non solo con i giocatori.
È questa la differenza, io vedo chiaramente ed evidentemente le colpe ANCHE di chi va in campo, e trovo assurda una narrazione che escluda la responsabilità di chi ha evidenti responsabilità.
Questa deresponsabilizzazione è ridicola perché che la capa sia altrove si vede.
Si può perdere perché l'allenatore è scadente, ma qui si è pensato a tutto fuorché a giocare.
Sono distratti, deconcentrati, spesso incapaci di combattere.
Hanno pensato a fare la guerra al primo allenatore, a fare le potecarelle, a metterlo in difficoltà.
Per me l'immagine dello scuorno non sono manco le due ridicole partite con l'Empoli, ma Genoa-Napoli con quel calcio d'angolo nel quale Anguissa so votta n'terra per fare una inutile sceneggiata quando poteva serenamente pigliarsi il pallone ed evitare il gol.
Lì si è certificato che tenevano proprio altri cazzi per la testa perché giocatori attenti una cosa del genere non la fanno.
E poi le sceneggiate sui cambi...
Tutte queste "distrazioni" si ripetono da inizio anno, non sono una esclusiva di poche partite.
E se qualcosa è costante e non occasionale, io due domande me le farei e le responsabilità direi che sia il caso di distribuirle.
Davvero non vediamo la messe immensa di errori sotto porta e quanti punti ci sono costati?
Realmente non vediamo la quantità di errori individuali dovuti alla distrazione dei singoli?
La testa non ha un interruttore on/off, se non sei sul pezzo sempre, è difficile riaccenderla, rischi la spirale negativa ed è quanto accaduto.

Nessuno dubita delle responsabilità a monte ed è anche ridicolo doverlo perennemente ripetere, ma poi esistono delle responsabilità anche di chi in campo scende ed ha dimostrato una professionalità piccola piccola.

Su Osimhen che dire...se per te quelle sue condotte anche fuori dal campo (ma pure quella sceneggiata a Bologna) non incidono sul suo e sull'altrui rendimento non so cosa dirti, ma se chi ha ottenuto un rinnovo di quella portata si permette certi atteggiamenti "natalizi", si alza e se ne va come e quando vuole, poi non me la prendo con il Mazzarri di turno.

Per me le responsabilità vanno distribuite sempre, non farlo è infantile.

Ma noto che in Italia c'è l'ossessione per il parafulmine, l'uomo su cui scaricare la responsabilità di tutti per non guardare alle proprie. E questa narrazione la riportiamo anche nel calcio.

Troppo facile quando le cose non vanno bene o hai il capo stronzo tirare i remi in barca e dire "colpa sua", ed è proprio il nostro DNA.