Cavolo, da dove cominciare?
Vado in ordine sparso, fare classifiche è improponibile, credo, almeno io non ci riesco.
Ci sono cose di Shakespeare che sono immense. Tra le quali diversi sonetti, che di solito sono trascurati.
Adoro Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, ma anche La vita è altrove.
Phipps Shiel, La nube purpurea.
Adoro tutto di Josè Saramago, in particolare Cecità, Il vangelo secondo Gesu Cristo, Tutti i nomi.
Sartre, La nausea, ma anche Il Muro.
Kafka.
Italo Calvino, uno degli autori più sottovalutati di sempre.
King ce l'ho tutto.
Mi piaceva molto Manuel Vasquez Montalban.
Particolare Medina Reyes, ma mi sa che poi è sparito.
Ma poi quanti altri.
Buzzati, il deserto dei tartari.
Godibili alcune cose di Coelho.
Maurizio Maggiani, Paolo Maurensig come italiani recenti.
Jostein Gaarder
Mario Benedetti.
Paul Handke.
Mario Vargas Llosa.
Orwell.
Ma anche altri citati. Come Camus.
Miiii basta per ora ma me ne scordo troppi...