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piccolo ot ma sto bonus rottamazione come funzionaavrei un auto euro 3 guasta da levarmi dalle scatole e ogni anno il rinnovo dell'abbonamento della vesuviana è un bagno di sangue quindi in teoria mi andrebbe benissimo se non c'è qualche trucco del cazzo sottoche significa che rilasciano un buono? chi me lo dovrebbe rilasciare in che forma e come lo dovrei spendere?
Dico la mia.... brevemente- il fatto che esista una "nuova coscienza" ambientalista, e' sempre una buona notizia. L'ultimo movimento "culturale" globale e' stato quello dei No Global, finito nel 2001, probabilmente con la caduta delle Torri a NY. Avere un "sentimento" comune, di contrapposizione verso il mondo dei potenti, e' sempre un fattore di freno e controllo, quindi applaudo l'esistenza dello stesso- a me la figura di Greta, l'imposizione di un modello socioculturale univoco, mi sta altamente sul cazzo. Credo che ciascun individuo debba poter esercitare coscienza e libertà, sempre quando questo esercizio non lede spazio e diritti altrui, senza che gli venga imposto un criterio ed un comportamento stereotipato. Mangiare carne, utilizzare l'auto, prendere l'aereo, ... non diciamo stronzate, e' un diritto personale che deve essere esercitato in libertà. - l'attenzione verso l'ambiente, la sensibilizzazione delle coscienze riguardo raccolta differenziata, uso delle plastiche, misure necessarie a ridurre le emissioni, la moderazione nelle abitudini alimentari, etc., e' necessaria. Ciascuno di noi, con un minimo di bagaglio culturale, può imparare ad alimentarsi meglio, ad esempio, senza dover adottare misure drastiche, cosi da avere una qualità della vita migliore. Poi se esistono grandi fette dell'umanità che per disagio sociale, problemi comportamentali, educazione e quant'altro, si nutrono di merda con Coca Cola, ci sta poca merda da fare pallottole. Sono schemi che non cambieranno, e con cui la società si dovrà confrontare sempre- Detesto che il mondo "progressista", di cui fa parte Greta, scelga come suo nemico Donald Trump. Trump e' sicuramente un soggetto alieno a qualsiasi discorso che riguardi l'ambiente o la solidarietà, lontanissimo dalla mia idea di governante "decente", ma non e' sicuramente la causa dei nostri mali. Esiste una prerogativa politica nella scelta fatta da Greta & co nell'adottare Trump come target, e questo rende tutto il movimento meno credibile. L'Est del mondo inquina 30 volte di più, e' privo di qualsiasi campagna sensibilizzante o strumento normativo atto a frenare i danni ambientali, perche' non esiste in quel contesto nessuna volontà politica di farsi carico del problema. Cinesi, indiani, etc, che popolano il mondo in una misura superiore al 50%, non sanno nemmeno chi sia Greta, o cosa siano le emissioni.
Il tuo se mi posso permettere è il commento più intelligente che ho letto.Il problema esiste ma chiediamoci se la risposta più corretta siano gli isterismi indotti dalle farneticazioni di questa creatura chiaramente manipolata Ci battiamo il petto mentre 3/4 del mondo continua ad inquinare senza fottersene una mazza ? Ma senza polemiche credete davvero che le soluzioni possono venire da Greta Thuneberg Mha
il punto, secondo me, e non voglio annoiare troppo, e' che ogni movimento, ogni sensibilità nuova, ha insito dentro se stesso un pregiudizio ideologico ed e' osteggiato dal pregiudizio ideologico avverso.Partire dal presupposto che la causa dei disastri ambientali, come dei mali dell'umanità, sia il modello consumistico neo-liberale e' un falso storico. I paesi, od i territori che si vantano di adottare modelli economici opposti, fatti di statalizzazione, socialismi più o meno moderni, etc inquinano quanto e più dei cosiddetti paesi capitalisti.Le poche aeree dove la coscienza ambientalista si e' fatta strada a livello di decision prese dai governanti, adottano modelli disparati che nulla hanno a che vedere con le decisioni prese. Si tratta di cultura ed educazione, e poi si tratta anche di uomini. La Norvegia, il Giappone, la Spagna che diede a suo tempo carta bianca a Carlo Rubbia La verità e' che il mondo moderno, diverso e necessariamente globalizzato, ha bisogno di idee e modelli economici nuovi. Tanto il Welfare State di Keynes, come il modello neoliberista nato a Chicago, hanno 100 anni o poco meno ciascuno. Significa che da un secolo il mondo non e' capace di formulare una idea nuova riguardo ai modelli economici, ed i due vetusti e prevalenti che conosciamo, sono stati uno fallimentare ed obsoleto (quello keynesiano), l'altro non sostenibile (neoliberale).Cosa serve? ...tornare a studiare, studiare, studiare, ...pensare, formulare e scrivere. Come si e' sempre fatto
Sono completamente daccordo non sarei riuscito ad essere così chiaro ne ad usare termini migliori Ti ringrazio .
Io invece non condivido neanche un singolo segno di interpunzione, naturalmente. Ma soprattutto non riesco a capire come si possa considerare una buona notizia la nascita di un movimento globale in contrapposizione al "mondo dei potenti" (un sentimento comune!) e al tempo stesso esaltare l'individualismo senza limiti. Sono due cose assolutamente inconciliabili. @ioamo"Colpa"? Boh, per me la colpa è un concetto religioso. Dal mio punto di vista la colpa non esiste in nessun caso. Non credo nemmeno nel libero arbitrio (altro concetto religioso). Esistono piuttosto i comportamenti e le loro conseguenze, per cui senz'altro possiamo parlare di responsabilità. Se io, inteso come specie umana, mi rendo conto che il mio modello di sviluppo è incompatibile con la mia serena sopravvivenza, posso pensare di prendere dei provvedimenti. Se non lo faccio sono un irresponsabile.
L'individualismo non e' una invenzione sociopolitica od economica, e' l'espressione della natura umana.Regolamentare i comportamenti tra individui all'interno di una comunità e' necessario, cosi come avere attenzione verso le problematiche ambientali.Altra cosa e' voler imporre un modello, prescindendo dalla libertà, dalla sensibilità e dalla coscienza di ciascuno degli altri. E' una pretesa, e quindi e' impossibile da attuare.Non riusciamo a creare una coscienza comune su quelli che sono i principi di libertà, democrazia ed uguaglianza, figuriamoci se esistono spazi per diffondere un concetto condivisibile a tutti su di un argomento che incide sulle libertà personali. E' simile, facendo le dovute proporzioni, al dibattito sull'aborto e sull'eutanasia.Io non lo so cosa sia giusto fare e quale debba essere il comportamento dell'uomo davanti alla vita (o presunta tale) ed alla morte, pero' rivendico la libertà di scegliere nel momento opportuno secondo coscienza, e difendo la libertà degli altri nel loro dramma. Chi ha l'autorità per decidere cosa sia giusto? NessunoNon possiamo imporre una regola per ogni comportamento umano, altrimenti davvero esaltiamo la società orwelliana, la Corea del Nord, la Cuba castrista od il Venezuela.
Senza libero arbitrio la responsabilità è un altro concetto 'religioso' look
Ma quanti voli pindarici caracas, solo per giustificare il "facciamo un po' come cazzo ci pare".