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Giugno 22, 2011, 10:27:59 am

Prestigiacomo: “Berlusconi purtroppo non è intelligente”

Fonte: http://vergognarsi.it/2011/06/22/prestigiacomo-berlusconi-purtroppo-non-e-intelligente/

Povera ministra Prestigiacomo che si sente sottovalutata, quasi un soprammobile. Si sfoga con l’amico Luigi Bisignani: «O io ora sono in condizione di essere lì e di fare delle cose e di avere la mia quota di visibilità perché faccio delle cose, oppure che ci sto a fare? Il gioco è non un governo di venti ministri, ma di quattro ministri che comandano e gli altri fanno il contorno. Io sono considerata il contorno…».

Sembra asciugarsi le lacrime, prendere fiato e poi riprendere lo sfogo, Stefania Prestigiacomo: «E’ che non mi amano, no purtroppo ci troviamo tutti in un centro destra e sono tutti referenti di Berlusconi, stanno tutti per Berlusconi… per esempio, lui si incazzerà domani perché gli ho stoppato l’apertura della discarica di Serre… Lui non sa niente di quello che faccio io, lui non sa niente, lui domani fa, sarà a noi il problema di competere con Berlusconi».

Quanto è crudele la microspia. Che registra i sospiri, i fruscii, i pensieri profondi. Quello che pensa il ministro Prestigiacomo del presidente del Consiglio è disarmante: «(Denis Verdini, ndr) gli consiglia di non occuparsi (inc.) però BERLUSCONI deve essere intelligente e purtroppo non lo è..».

Ecco, quello che angoscia il responsabile del ministero dell’Ambiente è l’emergenza rifiuti in Campania, la vicenda dei termovalorizzatori. Ne parla con il suo amico Bisignani e sembra fare riferimento alla ministra salernitana, Mara Carfagna. «Allora, siccome lei fino a quando non si fottono a Berlusconi (inc) elezioni Cosentino deve fare cioè Cosentino deve farlo questo passo indietro….». Considerazioni premonitrici, quelle del ministro a proposito della gestione dei rifiuti: «L’unica cosa che non si può fare è fare girare i rifiuti per le Regioni, lì si che metti in moto la criminalità organizzata cioè è una cosa enorme allora questo decreto non lo può gestire Berlusconi, lui è dannifero in queste cose». Ecco la gelosia tra donne è un giudizio cattivo: «Lui (Berlusconi, ndr) dà ragione a Mara (Carfagna, ndr) su tutto e lui gli dice e a Salerno quindi lì bisogna già che lei ci vada con una soluzione che non fa danni, poi la perdonerà sul piano personale».

Il problema rifiuti
Che incubo Michele Santoro. Per Silvio Berlusconi e per tutti. Persino per Stefania Prestigiacomo. Michele Santoro ha mandato a quel paese in diretta il direttore generale della Rai, Mauro Masi. Luigi Bisignani chiede alla ministra: «Verrà licenziato. In qualsiasi azienda al mondo uno che manda affanculo il suo direttore generale viene cacciato». Risponde il ministro: «E’ una ulteriore prova dell’incapacità di questa maggioranza, di questo governo, di gestire ogni cosa. No, non è opportuno cacciarlo. Ma tu lo vuoi fare, no?». Risponde Bisignani: «Se non lo fai adesso non lo fai più, cioè un destro così non ti verrà mai più nella vita».

Poi, Stefania Prestigiacomo si apre, confessa le sue inquietudini e paure: «Ho fatto un sogno, un tetto di un palazzo non finito… io sono una normale». Bisignani: «Vabbè perché io non sono normale?». Prestigiacomo: «Sì, ma capito… la Santanchè… tutte… le trame, ste cose, io sono una trasparente, queste cose mi mettono anche un po’ paura…».

A proposito del caso Santoro, c’è una conversazione tra Bisignani e l’allora direttore generale della Rai, Mauro Masi, agli atti dell’inchiesta napoletana. Santoro è stato sospeso per dieci giorni dall’azienda Rai. Siamo al 14 ottobre del 2010, e Masi: «Santoro è in fuga, non va dal giudice, va all’arbitrato. Sono nà pippa. Le pippe di Santoro.. E’ nà stronzata. La verità vera gliel’ha detto per confondere… La verità è che è in fuga. Come lo sborrone, voleva rompere il culo a tutti, và all’arbitrato. A parte il fatto che posso decidere io domani mattina, addà ii dal giudice e gli sospendo l’arbitrato, tanto per essere chiari. Abbiamo vinto. G. è morto. Gigi, grande figura, dai retta a Mauro». E Bisignani: «Ma scherzi…». Masi: «Gli stamo a spacca’ il culo. So’ arrapato come una bestia». Bisignani: «Un abbraccio». Come è finita, poi, la pratica Santoro è tutta un’altra storia.

Il caso Santoro
Per la cronaca, Luigi Bisignani scrive la lettera di licenziamento di Michele Santoro, su indicazione di Mauro Masi: «Egregio dottore, in riferimento a quanto emerso nel corso della trasmissione… del programma andato in onda, per stigmatizzare da un lato l’inaccettabilità, la gravità e l’inedeguatezza della frase e delle espressioni da lei utilizzate, con riferimento alla società e al suo manageament, e dall’altro lato per evidenziare che i toni contenuti nelle predette espressioni sono apparse in aperto e inequivocabile contrasto con quanto da sempre rappresenta la società in Italia e nel mondo….».

Aveva fretta, Mauro Masi, di ricevere quella lettera. Al telefono Bisignani: «Mi mandi l’autista tuo… che ti dò un appunto?». Masi: «Sì, perchè io alle tre e mezzo c’ho il sindacato, se non potevo pure passa’ Faccio un salto pure io velocissimo, vado e torno». «Quando. Adesso?». Masi: «Allora scendo, in tre minuti, scendo subito».

Come è finita, poi, la pratica Santoro è tutta un’altra storia.





Berlusconi non é intelligente é furbo!!!

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