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Topic: Censura online in Italia: 10 giorni e sarà fatta  (Letto 909 volte)

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Offline Yavonz™ Original

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« il: Giugno 27, 2011, 13:38:53 pm »
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La delibera AGCOM sul diritto d’autore è al giro di boa: la battaglia sembra persa per gli attivi dei diritti digitali. Venerdì le parti si sono incontrate ma non sono giunte ad alcun compromesso. O meglio, secondo Luca Nicotra di Agorà Digitale il Garante avrebbe fretta di chiudere la partita per questioni prettamente politiche e di lobbying.

Com'è risaputo entro il 6 luglio il Garante delle Comunicazioni approverà la tanto contestata delibera sul diritto d'autore. Una sorta di regolamento che consentirà la cancellazione e l'inibizione di siti Internet (amatoriali e commerciali, compresi blog) sospettati di violare il diritto d’autore mediante il blocco dell'indirizzo IP o del Domain Name Systems.

Presidente AGCOM Calabrò

I difetti di questa iniziativa, rilevati per lo più dagli esperti giuristi del Web, sono molti. Il primo è che l'AGCOM diventa di fatto una sorta di poliziotto: interviene se le richieste di rimozione di un titolare di copyright non vengono esaudite (dal sito) entro 48 ore. Ecco quindi scattare "una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni". In caso di esito negativo l'AGCOM dispone la rimozione e per i siti stranieri volendo anche "l’inibizione del nome del sito web […] ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia".

"Saremo l'esperimento più avanzato di censura del nuovo millennio. È questo il baratro in cui stanno lanciando il sistema dell'informazione italiana", ha tuonato Nicotra.

"Calabrò non si era preparato un discorso o una parte da recitare. Non ha provato a contrapporre argomentazioni alle nostre, che ignari, siamo subito partiti, ordinati come scolaretti, a spiegare pacatamente le nostre posizioni e le nostre critiche", ha raccontato Nicotra dell'incontro con il presidente AGCOM.

"Calabrò ha deciso di mettere in scena il potere che non deve giustificarsi, che può dire beffardamente, quasi ingenuamente Speriamo di no mentre gli spieghiamo l'inferno di decine di migliaia di richieste di rimozione di contenuti da cui saranno sommersi. Sarà il far west, con un approssimazione totale nella decisione di rimuovere o chiudere siti web, e decine, centinaia forse migliaia di contenuti innocenti e abusi del sistema. È questa l'ovvio risultato della censura. È questo il motivo per cui non è mai accettabile in democrazia".Chissà com'eravamo buffi agli occhi di Calabrò quando gli abbiamo chiesto conto del fatto che senza preavviso aveva rimosso Nicola D'Angelo, l'unico commissario che aveva promesso una lotta fino all'ultimo per evitare un sistema di censura così pervasivo. Eravamo buffi e gli abbiamo ispirato una sorta di barzelletta: Mi avevano informato - ci ha detto sorridendo - che D'Angelo voleva dimettersi. E allora l'ho dimesso io, il giorno prima. Cosa potevamo rispondere noi di fronte a questo?", continua Nicotra facendo riferimento al licenziamento di Nicola D'Angelo.

"L'Italia sarà un esperimento, noi saremo un esperimento. Possiamo fermarci? ha chiuso Calabrò, e senza motivazione, e anzi contraddicendo quanto aveva appena detto circa la complessità della materia si è risposto No, dobbiamo chiudere subito, dobbiamo chiudere entro l'estate".

Insomma, il dibattito è stato ridotto ai minimi termini e secondo Nicotra la questione è semplice. "Si teme che presto l'aria politica fuori e dentro Agcom non sarà così favorevole. Forse non ci sarà la stessa protezione dei grandi soggetti dominanti il mercato dei media e non sarà così facile spianare la strada ai progetti di conquista che il sistema mainstream ha sull'informazione online. E allora bisogna fare in fretta, raccogliere tutto il possibile in tempi brevi", sottolinea l'esperto.

"E allora che importa se ci avevano assicurato che ci sarebbe stato un nuovo incontro con tutti i soggetti interessati per discutere i risultati della consultazione pubblica? Che importa se ci avevano rassicurato che il regolamento, nella sua forma definitiva sarebbe anch'esso entrato nuovamente in consultazione permettendo un ampio dibattito? Che importa mentire e mentire pubblicamente? Che importa? Hanno tagliato tutto perché hanno una fretta terribile. Se mamma televisione impone che il Web italiano debba essere forgiato in questo modo, Agcom e Calabrò obbediscono".

Pare che un funzionario AGCOM abbia sussurrato a Nicotra e il resto del gruppo del "Libro bianco su diritti d'autore e diritti fondamentali nella rete Internet" un ultimo messaggio da lasciare ai posteri.

"Ma è possibile che qui sotto vengano a protestare per ogni stronzata e ora, che stanno per portare una censura infernale in Italia non c'è un cane che venga a dire qualcosa?".
« Ultima modifica: Giugno 27, 2011, 13:40:24 pm da Yavonz Original »


"Ma veda..."

    Offline Yavonz™ Original

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    « Risposta #1 il: Giugno 28, 2011, 14:17:05 pm »
    azz nun se ne fotte nessuno?


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      « Risposta #2 il: Giugno 28, 2011, 14:20:17 pm »
      Se accadrà anche questo..sicuramente ci sarà una sorta di guerra civile,siamo censurati in tutto,non possono toglierci l'unico strumento dove non ci sono freni...ahhhh nono vi faccio vedere come li combiniamo se passa...
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        « Risposta #3 il: Giugno 28, 2011, 14:21:30 pm »
        tra un pò ci negano anche l'aria.........
        L'esteriorità è la più grande strunzata dell'umanità. Io sono un esteta in ogni caso. Sono molto vanitoso ma non a livelli femminili. Rendersi presentabili è sinonimo di grande personalità, io ho una personalità straripante, talvolta m'arravoglio sul'io perché il mio io esteriore supera il me stesso interiore.
        Il mondo è questo.
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        Se hai un'immagine, qualche bene materiale ed una reputazione (positiva o negativa che sia) attorniata da valori interiori che non ti rendano vuoto come la massa hai il pieno controllo della situazione.
        Non c'è nulla di male nel curarsi esteriormente, anzi, è essenziale se non vuoi rimanere ai margini e farti pigliare per il culo da quattro reietti indegni.
        Sono le regole del gioco ... - La priorità è essere pieni nella scatola cranica, poi nelle mutande, nella cura della persona, nel vestiario e via discorrendo.

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          « Risposta #4 il: Giugno 28, 2011, 14:28:44 pm »
          Non capisco che c'entra la censura, è un provvedimento contro la pirateria

            Offline terrence gene bollea

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            « Risposta #5 il: Giugno 28, 2011, 16:16:04 pm »
            Non capisco che c'entra la censura, è un provvedimento contro la pirateria
            spesso, come in questo caso, dietro la scusa "pirateria/pedopornografia" si nasconde la volontà di censurare.
            Abbiamo già vissuto nel nostro piccolo una situazione di "censura" sull' altro forum e non parlo dell' ultimo evento ma non so se ricordate il periodo della statuetta in faccia al porco che vennero le SS a rompere i coglioni con la scusa stupida "incitamento alla violenza" che poi non sapevano manco indicare una sola parola che "incitava" alla violenza.
            Qui si da margine di manovra ad un poliziotto "se questo blog non mi piace trovo una scusa per chiuderlo" ecco il pericolo é proprio questo.
            Le bugie sono create dagli invidiosi, ripetute dai cretini e credute dagli idioti

            - Anonimo

            NO AL GENOCIDIO MEDIATICO CONTRO IL MIO POPOLO!!!!!!

              Offline omostr

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              « Risposta #6 il: Giugno 28, 2011, 16:20:01 pm »
              siamo alla frutta...veramente da un po' di tempo c'amma magnat pur o dolc...addà venì baffon... :panic:
              ...mai stato al San Paolo...
              4/11/2012 Napoli-Torino

                Offline leif

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                « Risposta #7 il: Giugno 28, 2011, 16:40:30 pm »
                questi sono talmente dinosauri che non capiscono che è impossibile fermare con la forza la diffusione della pirateria su internet.
                E questo ragionamento vale per tutte le attività che si svolgono sulla rete
                L'internazionalizzazione. Un club satellite in cina. La cittadella del cinema da fare a Castelvolturno in cambio delle autorizzazioni a fare la cittadella dello sport. I tabelloni full HD dall'America. La scugnizzeria. La tavola rotonda per lo stadio. Voglio prendere un club inglese. 124,5 milioni di euro. Voglio la Circumvesuviana. I Napoli new yorkers. Se voglio spendo pure 30 milioni di euro per un giovane. La clinica dello sport costruita intorno al dott. De Nicola. Napoli channel. Io come voi voglio vincere.

                  Offline leif

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                  « Risposta #8 il: Giugno 29, 2011, 11:24:59 am »


                  LA POLEMICA
                  Anonymous attacca Agcom
                  "Minacciata la Rete libera"
                  Il prossimo 6 luglio verrà approvata la delibera con cui il Garante si arroga il diritto di abolire contenuti dal web dopo sommari procedimenti. L'Agenzia si difende: "Noi unica vittima della campagna. Garantiremo massima trasparenza"

                  Anonymous attacca Agcom "Minacciata la Rete libera"
                  La rete Anonymous ha posto sotto attacco il sito dell'Autorità garante per le comunicazioni, nel nome della libertà per Internet. In particolare, si denuncia: "L'Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d'autore.
                  L'Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall'Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario. Questa normativa dovrebbe entrare in vigore tra pochi giorni. Per questo chiediamo l'aiuto di tutti in questa protesta" contro misure che minano "alle fondamenta il diritto di avere una Rete libera e imparziale".

                  Sotto tiro sono le disposizioni contenute nella delibera 1 dell'Agcom 668/2010, che sarà approvata il prossimo 6 luglio, e che potrebbe rendere il nostro il primo Paese al mondo in cui un'autorità amministrativa può ordinare, "alla fine di un procedimento sommario, la cancellazione di un contenuto multimediale dallo spazio pubblico telematico", denunciano gli attivisti riuniti nell'iniziativa Sitononraggiungibile. In base al regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel caso in cui dovesse essere riscontrata una violazione del copyright, il gestore del sito sotto osservazione avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Dopo un contraddittorio tra le parti da svolgersi nell'arco di cinque giorni, il Garante potrebbe disporre la cancellazione dei contenuti.

                  "L'attacco al sito dell'Agcom, che fornisce un servizio ai cittadini (consumatori, utenti, imprese) è un gesto che danneggia tutti e fa riflettere su come qualcuno intenda il concetto di libertà", commenta l'Agenzia in una nota chiarendo che "Qualsiasi provvedimento in materia di tutela del copyright sarà adottato dopo un procedimento caratterizzato dalla più ampia e interattiva consultazione e dalla massima trasparenza e sarà aperto ai contributi costruttivi di chiunque persegua una linea di disponibilità al democratico confronto". Per Agcom, "l'unica vittima di questa compagna è l'Autorità che, da parte sua, ha invece scelto la via democratica di un'amplissima partecipazione, del più aperto dibattito e della consultazione di tutte le parti".
                  L'internazionalizzazione. Un club satellite in cina. La cittadella del cinema da fare a Castelvolturno in cambio delle autorizzazioni a fare la cittadella dello sport. I tabelloni full HD dall'America. La scugnizzeria. La tavola rotonda per lo stadio. Voglio prendere un club inglese. 124,5 milioni di euro. Voglio la Circumvesuviana. I Napoli new yorkers. Se voglio spendo pure 30 milioni di euro per un giovane. La clinica dello sport costruita intorno al dott. De Nicola. Napoli channel. Io come voi voglio vincere.

                     

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