Cardiologo salva vita a paziente: poi muore di infarto

Home| Register | Accedi

Quando si parla di sanità nel nostro Paese il triste primato va purtroppo alle questioni di malasanità e, a volte, si parla di innovazioni scientifiche che danno speranza. Ci sono poi delle volte in cui bisogna rendere omaggio all’operato di uomini di valore. In questo caso un dottore, ma soprattutto un uomo, che ha messo da parte se stesso per gli altri a rischio della propria vita. Sabato mattina, Vincenzo Capacchione, ha avvertito un malore, ma per rispettare i suoi doveri si è recato in ospedale, ha effettuato un’operazione perfettamente riuscita poi, è morto per un infarto.
Il dottor Capacchione, 49 anni, cardiologo dell’ospedale di Rho (Milano), nonostante i dolori al petto e con qualche linea di febbre, chiamato in ospedale per un’urgenza, essendo reperibile, per timore che non ci fosse nessuno a sostituirlo, ha messo da parte la sua salute per occuparsi di quella altrui.

Recatosi in ospedale ha effettuato un intervento di angioplastica al paziente e si è assicurtato personalmente che non ci fossero state complicazioni. Solo dopo aver verificato che l’intervento era perfettamente riuscito si è recato dai suoi colleghi al pronto soccorso per riferire del suo malessere, ma ormai era troppo tardi, il cardiologo si è accasciato sul pavimento ed è morto nel giro di pochi istanti rendendo vano ogni tentativo di rianimazione da parte degli altri medici.

Vincenzo Capacchione era definito un “pilastro” della struttura ospedaliera Guido Salvini di Garbagnate Milanese, un medico di importanza fondamentale per l’istituto e di questo Capacchione era a conoscenza, ma ciò nonostante era rimasto un uomo umile e disponibile e forse questa sua estrema disponibilità si è rivelata fatale.

Ermenegildo Maltagliati, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Salvini ha commentato con queste parole la tragica scomparsa:

“Quando arrivano sul tuo tavolo notizie di questo genere è sempre difficile trovare le parole giuste. Se poi a questo si aggiunge il fatto che Capacchione faceva parte di un team di tre medici emodinamisti che ogni giorno, tra mille difficoltà, ha il compito di salvare la vita alle persone, davvero non si trovano le parole. Uomini come Capacchione, per il loro quotidiano impegno, per il loro altruismo e per la loro dedizione, danno lustro alle istituzioni per cui lavorano. E di questo, io in primo luogo, e tutti noi colleghi, gliene saremo sempre grati”.

Il dottor Capacchione lascia una moglie e tre figlie ancora piccole.

quando giugne la tua ora, non puoi fare niente, si vede cheera l'ora del dottore e non del paziente,!!!!